SI SOFFRE, MA RIBALTARE È BELLO

Cominciare col derby porta bene alla franchigia nero-rosso-argento, proprio come accadde due anni fa. Solo che ad Assemini maturò un risultato a senso unico, mentre sotto i riflettori di Monte Claro la disputa, dai due volti, ha avuto un esito positivo ma più concitato.

C’è molta strada da fare, ma grazie a questo incentivo, la popolosa famiglia crociata pensa al domani con maggior consapevolezza e pronta più che mai a recepire gli insegnamenti di Tim Tobin rivelatosi grande stratega, in grado di risolvere le problematiche in corso d’opera.

Il presidente Emanuele Garzia ha trascorso la nottata a bordo campo, a stretto contatto con i suoi giocatori, molti dei quali alla prima esperienza: “Inizialmente abbiamo sottovalutato gli avversari – ha dichiarato – ma successivamente ci siamo svegliati, incamerando il risultato. Faccio i complimenti a tutti, ma soprattutto ai rookies e a Matteo Cordeddu che è stato nominato il migliore dei nostri in questo esordio. Infine non posso dimenticarmi del nostro sponsor Dental Più, sempre vicino nei momenti che contano e pronto a sostenerci”.

Non si trattava di una giornata tipica primaverile e infatti diversi supporters hanno preferito guardare la partita attraverso la telecronaca in streaming allestita da Directa Sport. Ma i presenti, seppur imbambolati da incontrollate masse d’aria, non solo scorgono maggiori dettagli, ma acquistano una copia del DVD NOI (la storia trentennale dei Crusaders a cura di Stefano Sernagiotto).

Sguardi rilassati da parte dei rappresentanti delle Cliniche odontoiatriche Dental Più di Sanluri, Sassari e Roma. “Ci speravamo tanto in questa vittoria – esclama Aldo Canessa, l’uomo immagine dell’azienda – e sicuramente il rocambolesco vantaggio ospite ci ha lasciato interdetti. Poi è venuta fuori la vera anima dei Crusaders, quella che conosciamo sin troppo bene e ci spinge a darle il nostro sostegno. La seconda parte del match è stata esemplare e finalmente si sono viste facce esultanti, proprio come noi ce le immaginavamo. Speriamo che sia l’inizio di una lunga serie di risultati positivi”.

Hanno sconfitto la tensione legata alla prima volta anche le Crusadettes regalando al pubblico presente le loro prime corografie. “Alla fine è andata bene – dice la capitana Martina Nieddu – nonostante un vento mai sentito spirare così forte. Questo ci ha reso più complicata l’esecuzione degli esercizi perché tutto della nostra divisa volava. Aggiungiamo anche le incertezze legate alla prima volta come per esempio indovinare i giusti tempi per effettuare le esecuzioni. Stiamo già pensando al prossimo appuntamento, a maggio, quando si spera che le condizioni atmosferiche siano più clementi”.

Il presidente Emanuele Garzia è rimasto profondamente colpito dallo spirito di abnegazione delle ragazze: “Ringrazio di cuore Martina e le sue compagne per l’impegno profuso e il grande supporto che hanno dato alla squadra, la vittoria è anche merito loro”.

CAMPIONATO ITALIANO FOOTBALL A 9 2019 FIDAF

WEEK 3

CAGLIARI (RM) – C.S. Monte Claro – Via Cadello, 9 – 26/03/2022 – Ore 20:00

CRUSADERS CAGLIARI 16

SIRBONS CAGLIARI 12

Marcatori: Td Alessandro Delussu run (Sir);

Td Felipe Brisu kick off return (Cru) + 2 pt addizionali di Lauchlan Siro Thomas Meloni pass Massimiliano Mandas; Td Matia Pisu (Cru) pass Massimiliano Mandas; Safety (Cru); Td pass Emanuele Mura (Sir)

DOPO LA PAUSA IL RISVEGLIO

Sapersi riprendere da una situazione che al termine del primo tempo si stava facendo preoccupante rivela presenza di spirito e compattezza. Il colpo d’occhio sul rettangolo sinteticamente inerbato fa subito capire che le forze umane a disposizione dei padroni di casa sono nettamente superiori rispetto a quelle ospiti. Ma tale peculiarità non deve mai dare eccessive sicurezze perché gli agguati non si fanno attendere. Quando dispiegano le loro trame offensive i Sirbons avanzano gradualmente, facendo cose semplici ma efficaci, e alternando consapevolmente le corse ai lanci, in modo da disorientare ulteriormente le sentinelle avversarie. Fino a quando non arriva il patatrac ben imbastito da un ex, tra gli artefici dello scudetto 2010, Alessandro Delussu, che assieme al fratello gemello Andrea seminano continuamente scompiglio. La corsa del primo è implacabile e il gelo della tifoseria locale si mischia ai fendenti distribuiti da un vento che in via Cadello e dintorni è normalmente di casa, ma per questo derby ha deciso di strafare. I Cru accusano il colpo e solo nell’ultima parte del secondo quarto accennano ad una reazione con una corsa di Matteo Cordeddu ed un completo di Felipe Brisu. A modellare il passaggio ci ha pensato il qb Max Mandas, chiamato a sostituire dignitosamente, come già accadde nella scorsa stagione, l’infortunato e quotato Michele Meloni.

Non ci vuole chissà quale immaginazione per capire quanti fulmini, teschi e saette partano dalla bocca dell’head coach Tim Tobin durante l’intervallo. Ma i giustificati rimproveri sortiscono effetti che definirli immediati pare un eufemismo. E i meriti del disgelo sono tutti di uno special team ben istruito e addestrato a spedire la sfera il più lontano possibile. A ricevere il kickoff della ripresa è Brisu, elegante, veloce e immediato nel percepire le intenzioni dei “bloccatori”, bravi ad aprire i sentieri profumati del pareggio. Il sorpasso è questione di un’altra manciata di secondi, e lo legittima di Lauchlan Siro Thomas Meloni sollevandosi dal terreno per abbrancare la palla sferrata da Mandas.

Ora la situazione si capovolge: con così tanti atleti a disposizione i crociati hanno fiato da vendere, mentre i Sirbons accusano il peso del doppio ruolo. Si fa largo il longevo Matia Pisu, i cui scatti sono ben letti dal qb, lesto a servirlo sul corridoio di destra.

Nel frattempo la difesa locale dà segnali di efficienza costringendo gli avversari ad una safety: quintali di abbracci, spintoni e pacche hanno come destinatari Francesco Giuliano e Giuseppe D’Angelo, propiziatori dei due punti della tranquillità. A pochi minuti dal termine i Sirbons accorciano con un Td pass che però non viene trasformato perché nei paraggi, ben appostato, c’è Emill Nabil Ashak. La sua mole non gli impedisce di correre oltre la metacampo, prima dell’inevitabile placcaggio: ma uno scroscio di applausi è tutto per lui. Non c’è più tempo per altre iniziative, i Cru possono chiudere la serata con i soliti riti festosi e l’incoronazione per Mattia Cordeddu come MVP (vedere intervista in basso).