Le parole dei protagonisti dell’impresa
Standing ovation per te, standing ovation per la Lardini. Già, tutti in piedi, ad applaudire i protagonisti e le protagoniste dell’impresa. E pazienza se l’orologio segna l’1.30. E pazienza se piove a dirotto. Fuochi pirotecnici, cori, striscioni, un brindisi e un buffet improvvisato da Wally (grazie!), nel cuore di una Filottrano che ha il cuore impazzito. Di gioia. Adrenalina pura. La festa arriva quando è già domenica, con il pullman della squadra di rientro da Caserta. E’ una scena che si ripete negli anni, ogni volta diversa, ogni volta più bella e coinvolgente. La città è in piedi per trasmettere il suo calore, per esultare insieme agli attori della cavalcata in A1. Come un vero gruppo, quello che è sempre stato. Nelle parole dei tecnici e delle giocatrici resta la soddisfazione per aver scritto una pagina di storia. Rigorosamente con inchiostro indelebile.
Massimo Bellano (allenatore). “Le sensazioni sono molto belle. La vittoria di Caserta è la quadratura del cerchio, la giusta conclusione di una stagione costruita con bravura. Eravamo partiti per migliorare la posizione della stagione precedente ed essere competitivi. Abbiamo trovato subito l’amalgama, poi arrivare a vincere così tante partite era difficile da prevedere. Ma niente accade per sbaglio e le ragazze se la sono meritata. Paura di non farcela? Non si ha paura di perdere qualcosa che non si è ancora conquistato. Sapevamo che dovevamo vincere a Caserta per arrivare all’obiettivo. Nelle ultime partite avevamo fatto fatica dopo aver subito un break avversario, stavolta siamo stati bravi nel momento della difficoltà. Le sensazioni erano comunque positive, ho rivisto la squadra di tante altre imprese”. Per il tecnico vastese è la nona promozione in carriera, la seconda in A1 dopo quella con Ornavasso. “Questa ha un sapore davvero particolare. Non era facile per me ripartire dopo l’esonero di Scandicci e per questo ringrazio le atlete, lo staff, la società che ci ha sempre permesso di lavorare con tranquillità. La dedica va soprattutto alla squadra, per quello che ha saputo fare”.

Andrea Quintini (vice allenatore). L’A1 l’aveva già conquistata con Loreto, ma era maschile. “Dietro la gioia, la felicità e la soddisfazione c’è il duro lavoro iniziato ad agosto, la voglia di correggersi e migliorarsi fin dalla prima settimana. E’ stata una promozione costruita durante l’anno e il grande merito va alla gestione di Massimo (Bellano, ndr) e alle ragazze che hanno sempre spinto al massimo ad ogni allenamento. A Caserta si è vista una squadra determinata, convinta, capace di fare sempre la cosa giusta. C’era la voglia di far bene, quella che ci ha caratterizzato tutto l’anno e non ci ha mai abbandonato, nemmeno nei momenti più complicati”.

Sofia Tosi (schiacciatrice, 10 presenze, 51 punti). “La sensazione più bella l’ho avvertita oggi (ieri, ndr) nel secondo set, avevo il cuore che mi scoppiava. Poi è stato un crescendo. Alla fine pensavo di piangere, perché so cosa c’è dietro questa promozione. Ho saltato due mesi per infortunio, mi sarebbe piaciuto vedere come sarebbe andata personalmente senza quel problema. Ma va bene così, perché sono comunque riuscita a dare il mio contributo, giocando anche da titolare. Sono contenta per la squadra, lo staff e i tifosi”:

Martina Marangon (libero, 3 presenze). “E’ la prima vittoria, al di là di quelle ottenute nelle giovanili e dopo la Coppa Italia. L’emozione è davvero tanta. E’ stata un’annata positiva dall’inizio alla fine. Non è stato facile conciliare lo sport con lo studio, ma ne è valsa davvero la pena”.

Francesca Bosio (alzatrice, 26 presenze, 39 punti). “Sono felicissima, non mi aspettavo di fare così bene alla prima stagione da titolare in serie A. Sapevo che eravamo una squadra forte, ma vincere campionato e coppa è qualcosa di incredibile. E’ stata una stagione con tanti momenti importanti, ne cito due: la sconfitta con Soverato (la prima in stagione, ndr) perché è stata utile anche quella e poi la gara di oggi (ieri, ndr) nella quale ci giocavamo tutto”.

Sonia Galazzo (alzatrice, 13 presenze, 4 punti). L’A1 l’ha conquistata proprio in quella Caserta che l’ha vista protagonista la scorsa stagione. “Era evidentemente un segno del destino. Doveva andare così, anche arrivare all’ultima giornata per prenderci questa promozione. Vincere la coppa e poi il campionato non è una cosa che accade tutti i giorni ed è un merito che va a tutta la squadra. Abbiamo vinto insieme ed è la cosa che conta”.

Federica Feliziani (libero, 26 presenze). Dalla serie D all’A1, con la stessa maglia, con la stessa energia. Con Filottrano nel cuore. “Ogni volta è un’emozione diversa, ogni vittoria ha sensazioni a sé, ma questa è davvero incredibile. Sul 24-13 del terzo set sentivo i brividi lungo tutto il corpo. E’ qualcosa di grande, di immenso, servirà un po’ di tempo per rendersi conto di quello che abbiamo combinato. La partita da ricordare? La vittoria a Soverato, perché dalle difficoltà siamo venuti fuori come fanno le squadre che hanno qualcosa in più. L’aggettivo per la stagione? Strepitosa. Contribuire a portare Filottrano in A1 è qualcosa che uno sogna da piccolo. Poi un giorno ti svegli e capisci che è successo sul serio”.

Chiara Negrini (capitano, schiacciatrice, 26 presenze, 202 punti). “Questo successo ha tanti significati per me, anche a livello famigliare. E’ una soddisfazione bellissima, arrivata al termine di un’annata sempre al vertice e dopo aver vinto anche la Coppa. La stagione è nata da una serie di incastri, dal lavoro di qualità portato avanti da un allenatore sempre presente, anche umanamente. Si è creata la chimica e l’atmosfera giusta tra di noi e con tutto l’ambiente, con i nostri fantastici tifosi. Fare il capitano di questa squadra è stato bello, più passava il tempo e più le compagne mi hanno riconosciuto questo ruolo. Ed è la gratificazione più grande. Il punto sulla promozione è la ciliegina sulla torna: ci siamo guardate con Francesca, ci siamo sorrise e abbiamo capito che si poteva fare. La ringrazio per l’opportunità che mi ha dato”.

Tereza Vanzurova (opposta, 25 presenze, 450 punti). La prima volta che ha disputato la serie A2 l’ha vinta con Novara. La seconda con Filottrano. 100% Vanzurova. “Anche quella volta il successo arrivò all’ultima giornata. Per me è una grande soddisfazione a livello personale e professionale. Sono veramente felice per Filottrano, anche per esserci trovati. Mi hanno aiutato tanto, tutti, ogni giorno. Ho fatto tanti punti, è vero, ma sono lì per quello, è il mio lavoro. Poteva sembrare tutto difficile dopo due sconfitte, ma non ci credevamo tutte e l’abbiamo dimostrato a Caserta con una forza che si è risvegliata nel momento giusto”.

Elisa Rita (centrale, 12 presenze, 15 punti). Dalla B1 all’A1 in un percorso lungo cinque anni. Filottranese acquisita. “L’A1 è il massimo a cui si possa aspirare, è un sogno che si avvera. La squadra, lo staff tecnico, la società, la curva, i tifosi: è stato tutto perfetto. Abbiamo vinto all’ultima giornata e anche questo è sinonimo della forza di questo grande gruppo. Ho cercato di rendermi sempre utile quando sono stata chiamata in causa. La partita da ricordare? Quest’ultima e quella della vittoria in coppa Italia sono gare che mi potrò mai scordare”.

Alessia Mazzaro (centrale, 26 presenze, 257 punti). Da un campionato vinto all’altro, dall’A1 con Monza all’A1 con la Lardini. Stavolta da protagonista. “Sono due emozioni forti, ma diverse: quella di quest’anno è stata una grande soddisfazione, anche per averla conquistata da titolare. E di questo ringrazio le compagne, lo staff e la società per questa possibilità che mi è stata data. Ho iniziato la stagione in gran forma, poi sono riuscita a mantenere un buon livello e aiutare le mie compagne. Sono felice di aver fatto vedere quello che so fare”.

Asia Cogliandro (centrale, 25 presenze, 318 punti). “E’ tutto bellissimo, da non crederci. Quando abbiamo rimontato nel secondo set ho pensato che era fatta, che l’A1 era nostra. Questa vittoria significa molto, è una grande soddisfazione per tutti quelli che ci stanno attorno e dà grande motivazione per continuare”.

Elena Cappelli (schiacciatrice, 18 presenze, 12 punti). “Sono felicissima, personalmente è un riscatto dopo le ultime stagioni. All’inizio della partita c’era un clima teso, ma la tensione era quella giusta per vincere. Non cambierei nulla di tutto quello che è successo in questa stagione, sono contenta di far parte di questo gruppo, ogni volta che sono stata chiamata in campo la squadra mi ha aiutato tantissimo”.

Lana Scuka (schiacciatrice, 24 presenze, 344 punti). “Volevo vincere il campionato di A2 prima di mettermi alla prova con l’A1. La scorsa estate avevo tante offerte, ma ho scelto Filottrano perché credevo in questa squadra. Onestamente non mi aspettavo di fare così bene, mi dispiace solo il problema che mi ha condizionato negli ultimi due mesi. La partita determinante? Quella di oggi (ieri, ndr): abbiamo lavorato perché doveva succedere”. Ed è successo.