Nella prova di Coppa del Mondo-UCI spiccano i trionfi del belga Kevin Pauwels (élite), del francese Julien Alaphilippe (under 23) e per l’Olanda il figlio/nipote d’arte Mathieu Van der Poel (juniores) e la cannibale Marianne Vos (donne)
All’ippodromo delle Capannelle di Roma è andato in archivio il tanto atteso appuntamento internazionale di ciclocross che ha visto il ritorno della Coppa del Mondo in Italia dopo circa 3 anni per merito dell’Asd Romano Scotti presieduto dall’attuale cittì azzurro della specialità Fausto Scotti. Spettacolo garantito, oltre al consueto successo organizzativo dell’evento Roma 2013-3°Memorial Romano Scotti, in cui l’Italia ha potuto festeggiare i brillanti podi ottenuti da Marco Aurelio Fontana e Gioele Bertolini.
Nella gara regina riservata agli élite, Marco Aurelio Fontana, autore di una prova maiuscola, ha chiuso al terzo posto staccato di 22” alle spalle dei due fenomeni belgi Kevin Pauwels, primo, e Niels Albert, campione del mondo in carica, secondo. Salire sul podio non era facile ma Fontana, partito in avvio in quinta fila, con la grinta di un gladiatore, ha corso costantemente agganciato al trenino dei migliori dopo una rincorsa durata all’incirca quattro giri. Nel finale, poi, un salto di catena ha fermato per ben due volte il belga Klaas Vantornout (quinto al traguardo) e aperto così la strada per il podio a Fontana mentre in quarta posizione ha terminato l’altro compagno di fuga il francese Francis Mourey.

Un terzo posto preziosissimo per il bronzo olimpico del cross country di Londra 2012 al debutto stagionale in una prova di Coppa del Mondo oltre ad essere stato il più attardato nella preparazione specifica rispetto a tutti gli altri rivali: “Era la prima gara del 2013, direi che ho fatto un’ottima prova” ha detto Fontana, campione italiano in carica. “Sono felice per me e per avere riportato l’Italia sul podio in Coppa del Mondo e per di più qui a Roma. Belgi, cechi e olandesi sono fortissimi ma ci siamo anche noi. Ho dato tutto me stesso e adesso il mio programma proseguirà passando per i tricolori di Vittorio Veneto della prossima settimana e poi, assieme al direttore tecnico Fausto Scotti, penseremo al Mondiale. Ho voluto correre con una bandiera sudafricana sul petto in onore di Burry Stander che ci ha lasciato. Ci tenevo a ricordarlo, era un amico, un bravo ragazzo e un grande atleta. Il Sudafrica è diventato importante grazie a lui. Nell’ultimo mese sono morti due ragazzi, sulle strade ci vuole prudenza”. Preceduto per soli due secondi dall’olandese Twan Van Der Brand, un Enrico Franzoi (11esimo a 1’12”) in crescita ha perso la chance di agguantare meritatamente il decimo posto mentre un bravo ad Elia Silvestri (18esimo a 1’40”) che ha fatto meglio dell’attesissimo belga Sven Nys (20esimo a 2’10). Quest’ultimo è incappato in una giornata-no e alla vigilia condivideva la prima posizione e gli stessi punti in classifica con Albert.
Al belga Pauwels il terzo successo in Coppa del Mondo dopo Tabor (Repubblica Ceca) e Namur (Belgio), il numero 5 della stagione invernale in corso: “È stato un percorso adatto alle mie caratteristiche perché era molto veloce e ho potuto sfruttare al meglio tutte le mie potenzialità. Vantournout? Mi dispiace per quello che ha avuto. Peccato, è stato davvero bravo”. Grazie al secondo posto, il belga Albert ha limitato i danni in chiave classifica generale perdendo solo dieci punti su Pauwels. Con una gara da disputare in calendario (il 20 gennaio prossimo a Hoogereide in Olanda), Albert comanda la classifica con 485 punti, seguono i connazionali Pauwels (469) e Nys (446).
Tra i più giovani, l’Italia è stata protagonista grazie al bravissimo tricolore Gioele Bertolini che, nella gara juniores, ha conquistato il secondo posto a soli 24” dall’olandese Mathieu Van der Poel  (figlio dell’ex iridato Adrie e nipote di Raymond Poulidor vincitore di una Milano-Sanremo nel 1961) mattatore assoluto della categoria. Ancora per i colori azzurri, un plauso alla prima uscita in nazionale per il laziale Micheal Capati che ha chiuso in 11esima posizione a 1’28” dall’incontrastabile leader olandese della Coppa del Mondo.
Azzurri meno brillanti tra gli under 23 anche se Luca Braidot ha cercato di tenere il passo dei migliori fino al termine piazzandosi al 15esimo posto con 34” di ritardo dal francese Julien Alaphilippe che si è lasciato dietro la temibile e folta concorrenza di olandesi e belgi grazie a un fortunoso e coraggioso assolo nelle fasi conclusive.
La prova femminile è stata tutta ad appannaggio dell’olandese Marianne Vos che ha duellato contro la statunitense e attuale leader di Coppa del Mondo Katherine Compton, costretta a cedere il passo per 24”. Terza la ceca Katerina Nash a 1’08”. Onorevole decimo posto della campionessa italiana Eva Lechner che deve ancora raggiungere il top della condizione incoraggiante in vista dei prossimi mondiali statunitensi (2-3 febbraio) a Louisville nello stato del Kentucky.
Nella Capitale, Marianne Vos ha già lasciato il segno nel mese di giugno scorso in occasione della breve cronometro individuale del Giro d’Italia Donne disegnata lungo le strade attorno Caracalla e il Colosseo con indosso la maglia rosa. Sui prati delle Capannelle è stata davvero implacabile nelle ultime tre tornate staccando la compagna di fuga Compton oltre a concedere il bis in Coppa dopo la vittoria a Zolder (Belgio) il 26 dicembre scorso: “E’ stata una bella giornata – ha dichiarato l’atleta olandese, olimpionica a Londra 2012, 5 volte iridata di ciclocross e 2 volte su strada -. Mi sono sentita bene e ho potuto affrontare al meglio questa corsa così veloce, sembrava quasi di stare sulle montagne russe. Ho avuto una buona partenza e ho cercato di gestirmi nei primi tre giri, poi ho aspettato il momento in cui potevo attaccare e l’ho fatto; l’attimo era giusto perchè alla fine ho vinto”.

UOMINI ELITE: 1. Kevin Pauwels (Bel) in 1.01’17”; 2) Niels Albert (Bel) a 16”; 3. Marco Aurelio Fontana (Ita) a 22”; 4. Francis Mourey (Fra) a 27”; 5. Klaas Vantornout (Bel) a 32”; 6. Lars Van der Haar (Ola) a 50”; 7. Radomir Simunek (R. Ceca) a 51”; 8. Bart Aernouts (Bel) a 53”; 9. Marcel Wildhaber (Svi) a 1’02”; 10. Twan Van den Brand (Ola) a 1’10”; 11. Enrico Franzoi (Ita) a 1’12”; 18. Elia Silvestri (Ita) a 1’40”; 30. Mirko Tabacchi (Ita) a 2’56”; 33. Marco Ponta (Ita) a 3’01”; 34. Stefano Capponi (Ita) a 3’15”; 39. Fabio Ursi (Ita) a 3’26”; 40. Thomas Paccagnella (Ita) a 3’27”

Classifica generale dopo la settima prova
1.  Niels Albert (Bel) 485 punti
2.  Kevin Pauwels (Bel) 469
3.  Sven Nys (Bel) 446
4.  Klaas Vantornout (Bel) 356
5.   Lars van der Haar (Ola) 341
13. Enrico Franzoi (Ita) 235
40. Marco Aurelio Fontana (Ita) 65

DONNE ELITE: 1. Marianne Vos (Ola); 2. Katherine Compton (Usa) a 24”; 3. Katerina Nash (R. Ceca) a 1’08”; 4. Sanne Van Paassen (Ola) a 1’15”; 5. Sanne Cant (Bel) a 1’22”; 6. Helen Wyman (Gbr) a 1’37”; 7. Sabrina Stultiens (Ola) a 1’46”; 8. Lucie Chainel-Lefevre (Fra) a 1’48”; 9. Ellen Val Loy (Bel) a 2’02”; 10. Eva Lechner (Ita) a 2’03”; 17. Valentina Scandolara (Ita) a 3’09”; 19. Elena Valentini (Ita) a 3’32”; 21. Francesca Cucciniello (Ita) a 3’51”; 23. Alice Maria Arzuffi (Ita) a 4’33”; 26. Francesca Cauz (Ita) a 5’41”; 28. Alessia Bulleri (Ita) a 1 giro.

Classifica generale  dopo la settima prova
1.  Katherine Compton (Usa) 390
2.  Nikki Harris (Gbr) 254
3.  Sanne van Paassen (Ola) 250
4.  Helen Wyman (Gbr) 246
5.  Sanne Cant (Bel) 217
17. Eva Lechner (Ita)

UOMINI UNDER 23: 1. Julian Alaphilippe (Fra); 2. Mike Teunisse (Ola) a 16”; 3. Gianni Vermeersch (Bel) a 17”; 4. Wout Van Aert (Bel) a 18”; 5. Tim Merlier (Bel) a 19”; 6. Wietse Bosmans (Bel) a 20”; 7. David Van der Poel (Ola) st; 8. Michael Vanthourenhout (Bel) st: 9. Jens Adams (Bel) a 22”; 10. Michiel Van eer Heijden (Ola) st; 15. Luca Braidot (ita) a 34”; 19. Bryan Falaschi (Ita) a 1’02”; 21. Daniele Braidot (Ita) a 1’26”; 26. Nicolas Samparisi (Ita) a 1’54”; 27. Lorenzo Samparisi (Ita/B) a 1’56”; 28. Fabio Alfonso Todaro (Ita) a 2’16”; 30. Francesco Acquaviva (Ita/B) a 2’43”; 33. Igor Smarzaro (Ita) a 3’32”; 34. Tommaso Caneva (Ita) a 3’47”; 35. Luca De Nicola (Ita/B) a 3’48”; 36. Francesco Pedante (Ita/B) a 4’54”; 37. Pasquale Sirica (Ita/B) a 5’48”.

Classifica generale  dopo la quinta prova
1  Wietse Bosmans (Bel) 255
2  Wout Van Aert (Bel) 204
3  Corné van Kessel (Ned) 184
4  Mike Teunissen (Ned) 158
5  Gianni Vermeersch (Bel) 150
28. Luca Braidot (Ita) 35

UOMINI JUNIORES: 1. Mathieu Van der Poel Ol); 2. Gioele Bertolini (Ita) a 24”; 3. Quinten Hermans (Bel) a 1’16”; 4. Martijn Budding (Ola) a 1’17”; 5. Clement Russo (Fra); 6. Logan Owen (Usa); 7. Ben Boets (Bel); 8. Nicolas Cleppe (Bel) a 1’18”; 9. Yannick Peeters (Bel) a 1’21”; 10. Kobe Goossens (Bel) a 1’26”; 11. Michael Capati (Ita) a 1’28”; 16. Manuel Todaro (ita) a 2’; 18. Luca Andreatta (Ita) a 2’11”; 21. Nadir Colledani (ita) a 2’38”; 22. Stefano Bollardini (Ita) a 2’43”; 23. Moreno Pellizzon (Ita) a 3’; 25. Giulio Franzolin (Ita) a 3’10”; 28. Simone Perna (Ita) a 3’59”; 31. Gabriele Bellan (Ita) a 4’32”; 33. Giuseppe Sannino (Ita) a 5’49”; 34. Marco Zanella (ita) a 1 giro.

Classifica generale  dopo la quinta prova
1.  Mathieu van der Poel (Ola) 300
2.  Logan Owen (Usa) 205
3.  Martijn Budding (Ola) 205
4.  Quinten Hermans (Bel) 178
5.  Nicolas Cleppe (Bel) 156
7.  Gioele Bertolini (Ita) 126

Ufficio Stampa
Luca Alò