C’ è stata una bolgia prima e dopo il match nel pallone di viale Vienna. Al momento dell’ingresso in campo le euforiche giallo nere sfrecciano nella loro metà campo in compagnia di sorridenti bambini del vivaio a cui non sembra vero poter trascorrere alcuni istanti a stretto contatto con le loro campionesse di riferimento. Allo scoccare del quarantesimo minuto, il parquet selargino si trasforma in una pista da ballo con caotica commistione di pubblico e atlete. Degna conclusione di una sfida bella, vibrante, ben interpretata dalle ragazze di Fabrizio Staico che hanno saputo tener testa alle quadrate muggianesi.

FABRIZIO STAICO: “C’È ANCORA MOLTO DA MIGLIORARE”

E proprio il coach locale ancora sconvolto dal tiratissimo finale legge così il 59 – 57 a suo favore: “Siamo migliorate di testa e su questa testa dobbiamo continuare a lavorare. Il finale di gara ne è la dimostrazione lampante perché su due azioni abbiamo percepito solo la metà di quello che ci siamo detti durante il minuto di sospensione. E questo dipende dal fatto che certe situazioni raramente sono state vissute. Ci auguriamo che se si dovessero ripetere, siano veramente attuabili perché studiate a fondo. Però non abbiamo pagato tanto per queste ingenuità in quanto nei momenti in cui bisognava attaccare il canestro non ci siamo tirati indietro”.

Ieri è sembrata in ombra Beatrice Morselli, ma in compenso ha preso quota Robertina Di Gregorio: “Durante le partite non mi aspetto nulla di particolare dalle singole atlete – puntualizza Staico – perché se il giorno dovessi contare sulle percentuali fisse di ciascuna, la partita si perderebbe. La nostra forza è che le occasioni le devono avere tutte. Un giorno può capitare a Morselli, un giorno a Di Gregorio, la prossima volta mi auguro che sia un’altra. Questo vuol dire che c’è compattezza, idea di gioco e squadra.

DI GREGORIO, LUSSU E PERSEU: UNA GIORNATA DA INCORNICIARE

Non vederla più amareggiata col volto perduto nel nulla sulla sua panchina fa davvero un bell’effetto. Il giorno della riscossa di Roberta Di Gregorio è coinciso con quello di un successo frutto del carattere e del raziocinio. “Ho trascorso tre settimane durissime perché le mie percentuali erano davvero disastrose – ammette la guardia pugliese – ma coach Staico mi è stato davvero tanto vicino E poi a casa Rox, Bea e Stefy mi stavano molto addosso. Questa partita è stata veramente fantastica, quelli ottenuti oggi sono due punti che ci regalano il sogno di una salvezza”. E di sicuro l’ambiente è proprio dei migliori per non sprofondare nell’ inquietudine: “Con le ragazze mi sono trovata benissimo, già dopo la partita di Cremona mi sentivo parte integrante della squadra”.

Sono stati undici minuti intensi quelli trascorsi sul parquet dalla “capo branco” Selene Perseu. Nel dopo gara non molla per un attimo la piccola Camilla Uda, figlia della sua ex compagna di mille battaglie Alessandra Cogoni, con la quale ha condiviso i successi giovanili, fino alla serie B. “Piccole Selene crescono – dice orgogliosa la neo quarantenne tutto pepe – come Camilla, tante altre sue compagnette sono sempre presenti alle nostre partite e non si vogliono perdere mai un nostro allenamento”. Ha bene in mente le prodezze compiute nella gara appena terminata: “Ho regalato palle importanti come quella all’indirizzo di Emanuela che è giunta in un momento decisivo della gara. Mi fa molto piacere anche aver provocato lo sfondo di un’avversaria, merito dell’esperienza accumulata in tanti anni di attività”.

Ora bisogna continuare sulla retta via, magari evitando certi finali thrilling: “A quarant’anni il cuore rischia di non reggere più davanti a questi momenti palpitanti – continua Selene – qui nessuna avversaria deve andare via con due punti e siamo state brave ad impedirlo; certe sfide si potrebbero chiudere qualche minuto prima, senza commettere quelle ingenuità dettate dall’inesperienza. Come per esempio non marcare una giocatrice che sta sola sulla linea dei tre punti. Con un pizzico di concentrazione in più, sia in attacco, sia in difesa, possiamo intraprendere la strada giusta”. Rimane infine colpita dal Muggia: “Quando incontro giovani ragazze che rispetto a me sono delle bimbe, così fisiche e atletiche, è un piacere immenso guardarle dalla panchina. E allora mi viene da immaginare una cosa simile in Sardegna. Anche se ci manca la fisicità, si potrebbe fare qualcosa”.

Miglior realizzatrice della sua squadra. Anna Lussu stavolta non ha acciacchi di nessun tipo che la dilaniano, e il suo apporto è stato ancora una volta straordinario: “Oggi ero semplicemente molto stanca – dice Anna – abbiamo avuto a che fare con delle atlete giovani e veloci e poi nell’attaccare il canestro abbiamo incontrato molte difficoltà. Penso di aver fatto bene anche se poi, come al solito, arriviamo punto a punto seppur le nostre avversarie siano state molto brave. Abbiamo lavorato molto sul fallo dell’ultimo secondo, la palla è stata gestita molto meglio, senza forzature e c’è stato maggior dialogo tra noi. E anche nella difesa a zona credo che ci sia stato un netto miglioramento. Ci servivano questi punti molto importanti, siamo felicissime; questo è il compenso del duro lavoro accumulato in settimana. Ora ci prepariamo alla trasferta di Venezia che prevedo molto tosta”

LA CAPITANA E IL MEDICO SOCIALE

I suoi eleganti guizzi offensivi e la solenne caparbietà nel chiudere i buchi della retroguardia fanno parte ormai dell’armamentario ordinario della squadra. Capitan Emanuela Tinti col suo naturale sorriso dialoga con sempre più vivacità: “Oggi è stata gestita diversamente, come due partite fa l’inizio non è stato dei migliori, però il finale ci ha sorriso. Non abbiamo perso la testa, siamo riuscite a tenere il vantaggio dopo che le abbiamo recuperate. L’entusiasmo ovviamente è alle stelle, l’aver vinto la gara contro la Virtus e quella di oggi, rende il tutto molto gratificante. Stiamo riuscendo a giocare meglio insieme. In difesa è andata abbastanza bene, tutto sommato le abbiamo tenute, fisicamente loro erano più grosse rispetto a noi. A me marcava sempre un’avversaria che aveva un po’ di centimetri in più ed era anche grossa. Il fatto che in difesa riusciamo a capirci è importantissimo. In attacco secondo me dobbiamo lavorare di più.

Il Dottore del San Salvatore salta ed esulta come un giovincello imberbe. La gioia che le stanno procurando questa fanciulle non è quantificabile. Ripreso il controllo della situazione Mariano Contu racconta l’ultima straordinaria avventura: “La partita è stata abbastanza equilibrata, alla fine ha prevalso la lucidità negli schemi di gioco, nella distribuzione della palla, nella gestione delle azioni più importanti. Tranne che nei primi minuti, c’è stata una prevalenza del Basket San Salvatore. Muggia ci ha sempre tampinato, ma non ha mai avuto la forza di andare oltre perché le nostre ragazze sono state trascinate soprattutto da tre figure. In primis Anna Lussu che ha dettato i tempi e i ritmi sul campo, poi sopra le righe anche Yordanova e Roberta Di Gregorio. Tutte e tre hanno gestito la palla nella maniera più corretta. Sono soddisfatto perché siamo in perfetta media, e questo è il risultato minimo per una squadra che può continuare a crescere e che nel proseguo può darci davvero delle belle soddisfazioni. Ci attendono due trasferte importanti, la prima a Venezia, la seconda a Milano. Speriamo di portare a casa qualcosa, se non altro un impegno in campo, poi se ci sarà qualche risultato positivo vuol dire che siamo cresciuti ulteriormente”.

PARLA ANCHE L’ALLENATORE OSPITE

“Non cerco scusanti, oggi dovevamo fare un altro tipo di partita, non abbiamo cominciato bene la stagione sul piano del gioco” A dichiararlo senza mezzi termini è Matija Jogan, allenatore dell’Interclub Muggia. “Sono deluso dal rendimento di alcune giocatrici – continua il tecnico del club friulano – mi aspetto molto di più. Eravamo in trasferta lunga, ci siamo fermati fuori, siamo a Selargius dal 2 novembre. Potevamo vincere ma davanti a noi abbiamo trovato una squadra che ha disputato una delle migliori partite dell’anno perché Di Gregorio non ha mai giocato così, Lussu non aveva mai tirato così tanto da tre. Ci hanno punito sulle nostre cose pratiche e noi abbiamo gestito i palloni in una maniera quasi vergognosa”.

LA PARTITA SU VIDEOLINA SPORT

Con la telecronaca di Mauro Farris e l’autorevole commento di Beppe Muscas anche la partita col Muggia sarà trasmessa dal canale tematico Videolina Sport. Gli appuntamenti sono per Lunedì 5 novembre ore 11,30 – ore 17,00; Martedì 6 novembre ore22,30; Mercoledì 7 novembre ore 21,00.