La Farnese Vini D’Angelo & Antenucci MCipollini si dota del passaporto biologico grazie all’accordo con il laboratorio di analisi Alto Sangro del Dott. Cocco, che monitorerà l’attività degli Under23 con le stesse metodologie usate per i professionisti.

ORTONA (CH) – La Farnese Vini D’Angelo & Antenucci MCipollini è pronta per l’inizio di stagione e per l’anno 2012 si avvarrà dello stesso protocollo con cui i professionisti della Farnese Vini Selle Italia sono monitorati dal pool medico interno. Appoggiandosi al laboratorio di analisi Alto Sangro del Dott. Cocco, del gruppo di studio Biochimica dello sport, i dodici atleti giallo – fluo del team con sede ad Ortona verranno controllati periodicamente costruendo un profilo biologico da cui il team potrà evincere stato di forma, status fisico e riscontrare immediatamente eventuali violazioni delle norme antidoping e del codice etico di squadra.

“Nel ciclismo di oggi è essenziale essere controllati – spiega il Dott. Cocco, responsabile del progetto in collaborazione con il Medico Sociale Dott. De Feo, Medicina dello Sport di Pescara – e monitorare questi giovani ragazzi li aiuterà a gestirsi, a imparare a conoscersi ed essere subito abituati ad un assiduo e costante controllo. Per la squadra poi, è un utilissimo strumento per la lotta al doping e per la tutela della salute dei propri atleti”.

Il funzionamento del passaporto biologico è semplice: tutti i dati raccolti nelle diverse analisi vengono memorizzati e analizzati in un programma sviluppato ad hoc, con cui viene costruito un profilo biologico della persona, da cui i ragazzi non potranno uscire. Nulla di nuovo dunque rispetto a quanto fa l’U.C.I. tra i professionisti, seppur con tempistiche e metodologie diverse.

Ma il passaporto biologico interno scelto dal team Farnese Vini D’Angelo & Antenucci MCipollini offre una prima importante garanzia in termini di etica, chiarezza e trasparenza, a cui il team non ha voluto rinunciare, credendo in una filosofia di squadra che fa della crescita personale e della consapevolezza dei propri atleti i suoi cardini più importanti.