“TELETHON BASKET GAME”: VIRTUS E CANTÙ INSIEME PER LA RICERCA

Una sfida storica servirà a sensibilizzare il pubblico del basket
Dopo Mingardi, sarà Silvia Mezzanotte e cantare l’inno di Mameli

Si chiama Telethon Basket Game, ed è il modo migliore che Virtus Bologna e Pallacanestro Cantù potevano scegliere per sensibilizzare gli appassionati di pallacanestro sull’attività e sui progetti di Fondazione Telethon, l’ente che da un quarto di secolo esatto (è nato nel 1990) lavora nel campo della ricerca sulle malattie genetiche rare. E lo fa in modo concreto e totale, seguendo la “filiera della ricerca”, ovvero raccogliendo fondi, finanziando progetti accuratamente selezionati, attivando la stessa ricerca nei suoi 371 laboratori sparsi per l’Italia.

Così, la partita Granarolo-Acqua Vitasnella, che andrà in scena domenica alle 20.30 (con diretta su Rai Sport 1) si è tinta dei colori della ricerca e della solidarietà, come i dirigenti delle due società hanno spiegato nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, oggi pomeriggio all’Atahotel di Bologna. Per Virtus Bologna erano presenti il presidente Renato Villalta, il vicepresidente Claudio Albertini e il consigliere delegato Sandro Crovetti, per Cantù l’amministratore delegato Luca Orthmann. Con loro Carlo Fornario, responsabile dell’area Aziende di Telethon, il direttore territoriale Nord Est di BNL, Massimiliano Mastalia, e Andrea Mingardi, cuore e voce da innamorato della V nera.

“Credo che questa iniziativa sia molto importante”, ha spiegato il presidente Renato Villalta. “Come Virtus siamo attenti anche a questo aspetto: se lo sport può essere un valore aggiunto e uno strumento di aiuto ci mettiamo in prima fila perché questo avvenga. Il nostro rapporto inizia domenica, ci impegneremo a divulgare con i nostri tifosi e i nostri canali per far conoscere questa realtà in modo da dare il nostro aiuto”.

“Siamo molto contenti e orgogliosi di partecipare a questa iniziativa” gli ha fatto eco Luca Orthmann. “Le società sportive come la nostra dal territorio prendono molto ed è giusto che poi cerchino di restituire qualcosa. Questa iniziativa va in questo verso: per noi è motivo d’orgoglio. Condivido che ci siano delle comunanze valoriali fra la ricerca e i valori dello sport. Una delle cose che ci accomuna è saper far fronte alla sconfitta: perdiamo e il giorno dopo bisogna ripartire per vincere la partita successiva, e lo stesso accade nella ricerca. Il successo nella ricerca arriva magari dopo tanti fallimenti, ma arriva perché le persone continuano con determinazione per ottenere il risultato finale”.

Telethon si racconta con i numeri: 420 milioni di euro investiti nella ricerca dal 1990 ad oggi, oltre 2500 progetti e 1500 ricercatori impegnati sul campo. Ma si racconta anche con le immagini, come quelle di “La partita di Marika”, storia di una ragazza innamorata del basket e della vita che ha ereditato la malattia dalla madre e sa che in futuro ne subirà le conseguenze, ma affronta il presente con coraggio e determinazione.

“Quando abbiamo pensato a come cogliere questa occasione”, racconta Carlo Fornario di Telethon “abbiamo pensato alla storia di Marika che è legata al mondo del basket. Sua mamma adesso non c’è più, è mancata alla fine dell’anno. La malattia porta a morte certa, è la Corea di Hankington. Così si può immaginare la pressione che si ha per sfruttare e vivere il tempo. Ogni momento è prezioso per la ricerca. Con lei abbiamo ancora dieci, quindici anni. E per questo vogliamo sfruttare ogni momento che abbiamo. Utilizzando testimonial di valore che condividono i nostri progetti. Lo sport più che in ogni altro ambiente ci insegna che il lavoro di squadra ci può portare successi”.

Spiega Claudio Albertini, vicepresidente di Virtus Bologna, che “daremo come società un segno tangibile di vicinanza a Telethon domenica. E visto che Bologna è una città generosa, cosa che si è vista anche nel derby di beneficenza dell’under 19 con ricavato devoluto ad Ageop e Casa dei Risvegli, per domenica lanciamo l’invito che l’iniziativa raccolga il massimo, tutto quello che serve per essere vicini a questa realtà. Come Virtus ci siamo fatti promotori fin dall’inizio del campionato di far suonare l’ino nazionale all’inizio delle partite. Siamo stati i primi anche a fare cantare l’inno da Andrea Mingardi, che è uno dei nostri grandi testimonial, e lui lo ha fatto in modo unico. Domenica lo faremo di nuovo, e avremo una grande voce femminile: ci sarà Silvia Mezzanotte, cantante dei Matia Bazar, con alle spalle tanti successi e anche una parallela carriera professionale da solista. Sarà un inno ancora una volta personalizzato per far sì che le partite siano momenti di aggregazione, spettacolo e emozione. Lo sport all’Unipol Arena, che già accoglie spettacoli, dovrebbe diventare sempre di più un evento di gioia e spettacolo”.

Massimiliano Mastalia ha ribadito il sostegno di Gruppo BNP Paribas – BNL nei confronti di Telethon.

“Abbiamo iniziato nel 1992 a stare accanto a questa realtà, e in 23 anni abbiamo raccolto oltre 250 milioni di euro. Speriamo domenica di raccogliere un po’ di fondi, come già facciamo tutti i giorni attraverso i nostri canali”.

Chiusura per Andrea Mingardi, che per primo ha cantato l’inno di Mameli alla Unipol Arena.
“La vita è l’unica malattia che non ha una cura, diceva Woody Allen. La mia esperienza di solidarietà nasce dalla Nazionale cantanti raccogliendo oltre 120 milioni. Telethon è una speranza, un must, qualcosa che unito allo sport dà un senso anche in aiuto alle istituzioni. Anche la Virtus ha fornito speranza all’intera città con la sua rinascita. Devo ringraziare Renato e la Virtus che mi hanno concesso di cantare il mio inno in versione “soul”. Silvia Mezzanotte è una delle voci più importanti del panorama italiano. Ha una capacità incredibile a livello vocale, è strepitosa. Nulla a che fare con quelle che avete sentito a San Remo. Sarà un grande evento, e voglio dire alla gente che verrà: tirate fuori la pilla! Non bisogna dimenticare, diamo speranza a un progetto”.

Il Telethon Basket Game servirà a sensibilizzare ma anche a raccogliere contributi concreti. Come quello che Virtus e Cantù hanno deciso di mettere sul tavolo, per dare un segnale ai tanti tifosi che alla Unipol Arena troveranno i volontari Telethon a spiegare il lavoro nobile dell’ente e a chiedere un sostegno. Inoltre, le canotte firmate dei due capitani delle squadre (Allan Ray ha portato personalmente la sua, quella di Abbass è stata mostrata da Gabriele Monda, brand manager di Ferrarelle) saranno messe all’asta sul sito www.charitystars.it.

Per aiutare Telethon a costruire progetti e ad alimentare la speranza.

M. Tarozzi

foto dell’evento, scattate da Mario Carlini per Virtus Bologna.