Una bella vittoria. Ma stavolta gli amici e i supporter di Giulia Arturi non hanno applaudito una delle tante sue prodezze cestistiche e il teatro di “gara” non era un palazzetto. Il traguardo tagliato dalla ventiseienne playmaker del Geas è stato infatti la laurea magistrale in Scienze Sociali per la Ricerca e le Istituzioni (facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali), conseguita all’Università statale di Milano, discutendo la tesi “Il doping nello sport: culture devianti e pratiche di controllo”. Tante emozioni, bollicine e felicità. Insieme a lei, in rappresentanza di tutta la squadra, Bea Barberis e Francesca Galli che la seguiranno nei prossimi anni verso lo stesso obbiettivo: l’intera, giovanissima rosa del Geas è infatti impegnata nel percorso scolastico e universitario.
Un grande risultato di vita, che fa seguito alla primo step della laurea triennale di qualche anno fa e che è stato raggiunto parallelamente alla carriera agonistica di Giulia, al più alto livello, nel suo club storico e nei raduni della nazionale. Per il Geas, che vuole essere soprattutto una scuola di vita, un momento di vera gioia: compagne, staff e dirigenti fanno un forte applauso al loro insostituibile punto di riferimento, e non solo in campo. La tradizione continua: il club rossonero ha da più di un decennio “capitane e dottoresse”: il testimone è passato infatti da Annalisa Censini (economia) a Michela Frantini (psicologia) e ora a Giulia Arturi.
Ufficio Stampa