3 a 1 alla Lazio, la Coppa è nerazzurra

Le lacrime di Bellarte e Leitao, due grandi protagonisti, quelle del patron Barbarossa, il regista di una realtà sportiva destinata a far parlare ancora a lungo di sé nello sport nazionale. E quelle di Borruto, out dopo 5’ per un grave crac del ginocchio. Sono i fotogrammi di un trionfo. L’AcquaeSapone Emmegross alza al cielo la sua prima Coppa Italia della storia, bissando un successo abruzzese dopo quello del Montesilvano nel 2007. Stefano Mammarella, miglior portiere della Final eight, vince così l’unico trofeo mancante nella sua impressionante bacheca. Arriva dopo un 3 a 1 leggendario inflitto alla Lazio nella bolgia del Pala Giovanni Paolo II.

Si parte dopo 20’’: subito Mammarella prezioso su Dimas. Via veloci: 38’’ e Murilo manca di poco il bersaglio su assist perfetto di Chaguinha, innescato dal break di Leitao. Lo spettacolo purtroppo perde uno dei protagonisti più attesi: dopo 5’ Borruto va in pressing sul portiere e si fa male al ginocchio. Il grave infortunio all’idolo di casa (lascia il campo nell’intervallo per una forte distorsione al ginocchio destro) è uno shock per i nerazzurri, che hanno bisogno di alcuni minuti per tornare a macinare gioco. Dopo 7’ e 31’’ potrebbero anche sbloccarla, ma il rasoterra di Caetano si stampa sul palo, salvando Molitierno. La Lazio risponde con il grande ex: la girata di Hector dal limite viene intercettata dalla spettacolare spaccata di Mammarella a metà tempo. Al 14’ Murilo fa un numero sulla destra, il suo tiro ribattuto sui piedi di Leitao non viene convertito in gol dal portoghese. Al 16’ Leitao di nuovo davanti a Molitierno non centra l’obiettivo, pochi secondi e Chaguinha chiude uno scambio in velocità, ma viene deviato (gli arbitri non concedono l’angolo). Prima dell’intervallo Hector ha la palla del vantaggio, ma il miglior portiere del mondo dice di no, ed è un boato. Vale quanto un gol.

Si ricomincia daccapo nella ripresa, ma con un cambio in meno per Bellarte (senza considerare che sono già fuori Coco per un’influenza e Zanchetta per scelta tecnica), costretto anche a dosare le forza di capitan Murilo, acciaccato dopo gli sforzi della semifinale. Nei primi minuti, la Lazio trova sempre Mammarella pronto a rispondere. I nerazzurri ci provano con tutto quello che hanno dentro. Con pazienza, provano a sfruttare anche il più piccolo errore laziale. Leitao ci mette tutta la sua esperienza internazionale per aprire in due la squadra di D’Orto. Dopo 7’ sfrutta un rimpallo al limite dell’area e si toglie lo sfizio di fare un cucchiaio a Molitierno. Trema la terra al Pala Giovanni Paolo II: il pivot ex Sporting Lisbona guarda la moglie Catarina e la piccola Cloe, in tribuna, e fa il gesto di lanciargli il cuore. Reazione immediata biancoceleste: 11’ Dimas da un metro calcia fuori, ipnotizzato dallo scatto felino sul palo di Mammarella, che si fa anche male, ma stringe i denti e si rialza, tanto per essere in linea con la notte epica dei suoi.

D’Orto non vuole più aspettare e a 5’30’’ dalla fine inizia a premere con Hector portiere di movimento. Proprio lo spagnolo ha la palla del pari davanti alla porta, ma ancora una volta Super Stefano lo mura. La difesa compatta dei nerazzurri frustra la Lazio, che commette un’altra ingenuità, sempre sul pressing intelligente di Leitao, che deposita nella porta vuota il raddoppio. Non c’è il finale morbido atteso da tutti. Pochi secondi dopo i laziali ripartono con rabbia e Murilo è costretto a fare fallo da ammonizione su Bacaro: il capitano viene espulso. Bisogna difendersi per due minuti con un uomo in meno. L’impresa diventa titanica. Brividi sull’incrocio dei pali colpito da Paulinho a 1’ dalla sirena, e quando Bacaro segna l’1-2 a 55’’ dalla fine. Ma la voglia è troppa. Chaguinha ruba un pallone a metà campo e lancia Calderolli per il tris sulla sirena che decreta il verdetto: la Coppa Italia 2014 è dei nerazzurri. Che la festa abbia inizio.

ACQUAeSAPONE EMMEGROSS – LAZIO 3-1 (pt 0-0)

ACQUAeSAPONE EMMEGROSS: Mammarella, Chaguinha, Leitao, Egea, Cuzzolino, Calderolli, Borruto, Caetano, Murilo, Montefalcone, Di Matteo, Baiocchi. All. Bellarte.

LAZIO: Molitierno, Salas, Raul, Bacaro, Hector, Paulinho, Ippoliti, Dimas, Ruben, Schininà, Mentasti, Patrizi. All. D’Orto.

ARBITRI: Daidone di Trapani, Galante di Ancona, Di Resta di Roma2. Crono: Messina di Vasto.

MARCATORI: nel st 7’52’’ e 17’03’’ Leitao (A), 19’05’’ Bacaro (L), 19’59’’ Calderolli (A).

NOTE: spettatori 2mila; espulsi Murilo (A) per doppia ammonizione e il vice allenatore dell’AcquaeSapone, Galici, per proteste; ammoniti Caetano (A), Di Matteo (A), Murilo (A), Dimas (L).

Ufficio stampa e comunicazione

AcquaeSapone Calcio a 5

Orlando D’Angelo