La volata salvezza fra la Fulgida Etruschi Livorno ed il Convitto Nazionale Arezzo comincia in questa ultima domenica di febbraio. Gli aretini, terz’ultimi, vantano, rispetto ai verde-amaranto labronici, due punti in più e gli scontri diretti favorevoli. Per evitare di accompagnare in C2 il Pistoia (fanalino di coda e già virtualmente certo della retrocessione), la Fulgida dovrà dunque raccogliere, nelle restanti quattro partite, almeno tre punti in più rispetto al Convitto Nazionale. La quarta di ritorno di C1 propone questa domenica alle 14,30 Sesto Fiorentino – Fulgida ed Arezzo – Amatori Prato. Sul piano tecnico, Sesto e Amatori Prato sono più attrezzate delle avversarie di giornata. Il Sesto occupa la quinta piazza con 22 punti all’attivo, mentre l’Amatori Prato è primo a quota 40 e proviene da una striscia di 8 vittorie ed 1 pareggio nelle ultime 9 partite. Però attenzione: è una domenica particolare, con tanti giocatori chiamati al seggio per le elezioni politiche. Non solo. Amatori Prato e Sesto, finora, hanno onorato fino in fondo i loro impegni ed hanno ottenuto buonissimi risultati, ma sono al tempo stesso consapevoli che, non potendo contare su un settore giovanile completo, non potranno accedere agli spareggi promozione. Insomma, le possibili assenze e gli stimoli più feroci del Convitto Nazionale e della Fulgida potrebbero anche cambiare le carte in tavola. Non si tratta di due gare dall’esito scontato. I livornesi, che pure, a Sesto Fiorentino, dovranno fare a meno di tre pedine preziose quali Novi, Baldi ed Esposito, sono pronti a giocare la ‘gara della vita’. Con un successo, potrebbe arrivare il sorpasso in classifica sull’Arezzo. La preziosissima affermazione interna di domenica scorsa con Pistoia, ha permesso all’allenatore dei verde-amaranto Fabbrini di gettare una tanica di benzina sul fuoco dell’entusiasmo. Sesto (che ha in graduatoria l’esatto doppio dei punti dei livornesi) è una buona squadra, ma anche nel match di andata non impressionò: di fatto i fiorentini si limitarono a sfruttare le amnesie degli avversari per siglare, in contropiede, le mete del sofferto successo.

Fabio GIORGI
Ufficio Stampa
Foto di capitan Buonaccorsi