Il commento di coach Mimmo Sabatelli: «Una partita difficile. Buona partenza, ma pagato il loro break nel secondo quarto»

LA MOLISANA MAGNOLIA, IN SEMIFINALE L’EPILOGO DI UNA STAGIONE UNICA E MEMORABILE

Le rossoblù cedono di tre a Venezia dopo un match dalle mille emozioni.

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 63

UMANA REYER VENEZIA 66

(14-15, 26-33; 45-49)

CAMPOBASSO: Trimboli 2 (1/5, 0/4), Morrison 3 (0/5), Mištinová 7 (2/4, 1/3), Dedić 14 (5/12, 1/2), Kunaiyi 17 (8/13); Quiñonez 17 (3/8, 2/3), Giacchetti (0/1), Kacerik 3 (0/1, 1/1), Moffa G. R., Vitali, Trozzola. Ne: Narvičiūtė. All.: Sabatelli.

VENEZIA: Villa 5 (1/5), Fassina 14 (3/4, 2/5), Pan 3 (0/2, 1/6), Kuier 19 (3/6, 4/6), Shepard 11 (5/9); Berkani 9 (2/3, 1/6), Held 5 (1/1, 1/4), Nicolodi (0/2). Ne: Logoh, Gorini, Meldere e Santucci M.  All.: Mazzon.

ARBITRI: Dionisi (Ancona), Moretti (Perugia) e Bertuccioli (Pesaro Urbino).

NOTE: all’antidoping, a fine gara, sorteggiate Kacerik e Trimboli (Campobasso); Villa e Nicolodi (Venezia). Fallo tecnico al 34’52” (49-54) per Mazzon (allenatore Venezia). Fallo antisportivo al 24’33” (33-45) per Shepard (Venezia). Tiri liberi: Campobasso 10/15; Venezia 9/12. Rimbalzi: Campobasso 32 (Kunaiyi 9); Venezia 44 (Shepard 14). Assist: Campobasso 17 (Morrison 4); Venezia 10 (Fassina 3). Progressione punteggio: 6-3 (5’), 18-24 (15’), 36-45 (25’), 50-54 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 5 (8-3); Venezia 15 (30-45).

 

Termina, tra gli applausi, in gara due di semifinale la stagione per La Molisana Magnolia Campobasso. Così come al Taliercio, anche all’Arena le rossoblù devono cedere alla corazzata Reyer Venezia, ma lo fanno al termine di una gara in cui, gettando il cuore oltre l’ostacolo, le rossoblù spaventano – e non poco – la corazzata orogranata.

SOTTO L’EGIDA DI KUNAIYI Le magnolie, in effetti, partono forte attorno ad una Kunaiyi di lotta e di governo, andando sul +5 dell’8-3 con Venezia che prova, con le rotazioni, a creare problematiche alle rossoblù. Le lagunari, infatti, rientrano ed impattano a dieci, poi è un gioco di sorpassi e controsorpassi con  le venete che prendono la giusta inerzia al 10’ (14-15).

MODALITÀ DIESEL L’avvio sostanzioso delle orogranata nel secondo periodo – break di 6-0 – fa allontanare le venete sino al 14-21, costringendo coach Sabatelli a chiamarci time-out. L’emorragia pare non avere termine con le reyerine che arrivano alla doppia cifra di margine. Capitan Trimboli prova a dare ulteriore energia ai #fioridacciaio. Kunaiyi arriva in doppia cifra e riporta le campobassane a due possessi di distacco (18-24). L’attacco rossoblù però torna a picchiare in testa con Kunaiyi che prova a rianimare le rossoblù in più di una circostanza a fronte dei tentativi di imprimere velocità delle orogranata. La tripla di Dedić (26-31) manda in visibilio l’Arena, ma all’intervallo lungo le campobassane hanno comunque uno scarto di sette punti dalle proprie avversarie (26-33).

RISALITA VERTICALE Venezia prova ad accelerare al rientro dagli spogliatoi con i possessi pieni di distacco che divengono quattro sul 26-38. Mištinová e Dedić provano a dare vita ad un break, subito tacitato da due triple delle lagunari che volano sul +15 (30-45). Quattro punti consecutivi dai liberi di Quiñonez riportano sotto le rossoblù che, in maniera certosina, e con tanta pazienza, si riportano sino al meno quattro del 30’ (45-49).

ALL’ULTIMO RESPIRO Dopo una tripla di Venezia che apre l’ultimo periodo, un 4-0 firmato Dedić e Quiñonez riporta le campobassane ad un solo possesso di distacco (49-52) con cinque minuti e cinquantacinque secondi ancora da giocare per completare l’ultimo periodo. Le emozioni si susseguono senza sosta con le campobassane che non trovano la via del canestro e le ospiti che così riescono a salire al +7 del 52-59. Mištinová sigla il meno quattro con una tripla (57-61). Ma Venezia dà un ulteriore strattone (57-64) e coach Mimmo Sabatelli chiama un time-out di standing ovation per le campobassane con in campo le junior ed un ‘giorno all’improvviso’ è il coro che accompagna le rossoblù che arrivano sino al meno uno con due invenzioni di Quiñonez (due triple da urlo) che riportano sino al meno uno le rossoblù, costrette poi a dover cedre di un solo possesso alle proprie avversarie (63-66), chiudendo con un match da applausi una stagione da copertina.

 

 

 

 

ORGOGLIO ASSOLUTO In sala stampa il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli ammette come nel complesso, quella con le venete, sia stata «una partita difficile dove, come a Venezia, abbiamo iniziato bene, poi, nel secondo quarto, loro hanno preso un piccolo break che ha dato alle nostre avversarie una maggiore tranquillità, ma, del resto, stiamo parlando di una corazzata del calibro di Reyer. Alla fine ho deciso di chiamare time-out per tributare il giusto applauso a queste ragazze, rientrando in campo con le nostre junior. Ci sono state così quelle due triple e ci abbiamo anche creduto, peccato, ma è nella logica delle cose che le nostre avversarie portassero a casa la contesa».

DETTAGLI COMPLESSIVI Per i #fioridacciaio, così, la stagione si chiude con un terzo posto complessivo (dopo la quarta piazza in regular season), il quasi accesso alla Final Four di Coppa Italia, l’opportunità di proiettarsi (eventualmente) anche sulla Supercoppa della prossima stagione ed il diritto acquisito ad un posto in Europa nello scenario dell’EuroCup (sarà il club a decidere poi in merito alla partecipazione o meno alla seconda competizione continentale).