L’Italia supera 15-2 in 7 riprese una formazione ungherese troppo fallosa in difesa (4 errori alla fine) e inesperta per potere impensierire gli azzurri, che collezionano 13 valide, di cui 5 doppi. Risolve un big inning da 8 punti che blinda la prima vittoria azzurra nel XXVII Campionato Europeo in Repubblica Ceca.

Gli azzurri giocano la partita d’esordio dell’Europeo contro l’Ungheria, sul campo dei Trebic Nuclears, con il lutto al braccio per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il lineup azzurro vede l’innesto, come battitore designato, di Vito Friscia, che si è unito alla squadra qualche ora prima, ma non c’è Alberto Mineo, lasciato a riposo per un fastidio muscolare; dietro al piatto si accuccia quindi Giulio Monello.

Sul monte c’è Matteo Bocchi, ad affrontare una formazione magiara mediamente molto giovane, per una formazione che raggiunge la Pool A continentale per la prima volta e non ottiene nulla dai lanci del partente del Parmaclima nel primo terzo di partita.

Contro Sean Fekete, la selezione italiana trova invece subito il passo giusto: Natanael Batista e Ricardo Paolini inaugurano il primo attacco con un singolo e un doppio in fila, che valgono la prima segnatura. Con 2 out e la base a Friscia, il terza base ungherese Chacin commette un errore di tiro sulla battuta di Astorri che fa entrare entrambi i corridori, mentre lo stesso prima base azzurro va a siglare il 4-0 grazie al doppio di Sebastiano Poma.

L’Italia riempie i sacchetti nella seconda ripresa, senza muovere il tabellone, nonostante il doppio in apertura di Mattia Mercuri.

Nel terzo inning, sul nuovo lanciatore Tibor Bagyinszki. uno dei pochi veterani della formazione di Piros Szabolcs, dopo la base e la rubata di Astorri, Poma concede il bis, con un doppio lungo la linea di foul destra e anche la squadra azzurra replica la situazione precedente, riempiendo le basi, ma né Paolini, né Garcia trovano il colpo vincente.

A inizio quarto s’interrompe la partita perfetta di Bocchi, con il bunt valido verso Garcia di Cesar Chacin, spinto poi a casa base dal doppio a destra di Graeham Luttor.

Il bottino di punti prosegue nel quarto, con la complicità del lanciatore ungherese che aggiunge 2 falli personali alla base per ball di Friscia, giocato sempre molto lontano dall’area di strike, al secondo errore di Chacin, al doppio di Monello e al singolo di Celli. Sul 6-1 entra il nuovo pitcher, Alexander Ogg, sostituito senza avere realizzato eliminazioni, con l’Italia sull’8-1. Non cambia la musica con il terzo rilievo magiaro Benedek Laffer, a sua volta troppo impreciso, e gli azzurri chiudono il quarto turno sul 13-1.

Dopo 4 riprese complete, 2 valide e 1 punto concessi e 6 strikeout, Matteo Bocchi lascia il posto a Mattia Aldegheri, che dopo il singolo concesso a Domiszc, risolve il quinto turno con 3 K consecutivi.

Entra Tommaso Battioni per Mercuri, e il suo singolo, il primo con la maglia della Nazionale maggiore, è tutto ciò che l’Italia raccoglie nel suo quinto attacco, mentre nel proprio sesto turno l’Ungheria muove il suo punteggio con 2 singoli a seguire di Chacin e Morua e la volata di Luttor.

La parte bassa del sesto porta per l’Italia le 2 segnature del 15-2, con la valida di Giulio Monello che fa entrare Friscia e Celli e, ancora, una difesa avversaria in grande difficoltà.

L’ultima difesa sul monte spetta a Nick Davis, che chiude senza difficoltà una partita già decisa da tempo.

Il secondo appuntamento per l’Italia è lunedì alle 17:30; contro la Svezia.

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Nelle foto by Corrado Benedetti DUCK FOTO PRESS: Vito Friscia in battuta, Ricardo Paolini in difesa della seconda base, Mattia Aldegheri sul monte