Sono state 36 le imbarcazioni a vela d’epoca, classiche e tradizionali che dall’1 al 3 settembre 2023 hanno partecipato a Cerro di Laveno Mombello, borgo lacustre sulla sponda orientale del lago Maggiore, all’undicesima edizione della Verbano Classic Regatta. Due le regate disputate, con brezze leggere e temperature estive. Nei raggruppamenti in cui è stata suddivisa la flotta hanno vinto San Giuseppe (Gozzi), Star 1907 (Cruiser), Alouette (Racing), Tivano V (Dinghy 12’) e infine San Giusto III (Derive). Oblio del 1893, la più antica imbarcazione partecipante, si è aggiudicata il premio per il miglior restauro della deriva d’epoca. L’Inglesina Anna ha vinto il primo Palio dedicato a queste caratteristiche lance a remi in legno, originariamente importate sui laghi lombardi dai primi turisti inglesi agli inizi dell’800. La manifestazione è stata organizzata dall’AVEV, l’Associazione Vele d’Epoca Verbano (www.veledepocaverbano.com) presieduta da Paolo Sivelli, in collaborazione con il CVMV, il Circolo Velico Medio Verbano capitanato da Roberto Tommasi detto ‘Scienza’ e la Canottieri Cerro Sportiva con il patrocinio della FIBaS (Federazione Italiana Barche Storiche), AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici) e il sostegno di Regione Lombardia, Comune di Laveno Mombello.

Le imbarcazioni sono state suddivise in 5 categorie. Rappresentate le associazioni Vela Tradizionale, Superbamente, Vela Classica del Garda, A.B.I.L. e lo Yacht Club Italiano di Genova con lo splendido day cruiser Isabella, progetto dell’americano Herreshoff. Alla premiazione ha presenziato anche il Sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino. Di seguito i primi tre classificati di ogni raggruppamento:

Categoria Gozzi: 1° San Giuseppe, 2° Robilù, 3° Maniman

Categoria Racing: 1° Alouette (Toucan), 2° Shedir (Star), 3° Whisper (5.5 Metri S.I.)

Categoria Cruiser: 1° Star 1907 (gaff cutter), 2° Stroich (Int. Folkboat), 3° Sturmvogel (Flying Flipper)

Categoria Dinghy 12’: 1° Tivano V, 2° Gagà, 3° Runamor

Categoria Derive: 1° San Giusto III (Strale), 2° Mistral (Strale), 3° Totolla (Lightning)

I vincitori hanno ricevuto vele in ceramica di Laveno realizzate appositamente per l’evento. Il Memorial Piero Bedoni, è stato assegnato quest’anno al monzese Piero Marchese, per avere fatto tornare a navigare “con dedizione e romanticismo” la deriva Narwhal, un raro esemplare di monotipo Cusio, costruita sul Lago d’Orta nel 1938 in legno di larice, mogano e frassino.

Con l’edizione 2023 della Verbano Classic Regatta è nato il “Premio per il miglior restauro della deriva d’epoca”, vinto quest’anno da Oblio, sloop aurico datato 1893. La barca, costruita in fasciame di larice su ossatura di mogano e acacia e paramezzale in rovere, è lunga 5,50 metri e larga 2,05 metri. Imbarcazioni di questo tipo, simili agli ottocenteschi Clipper d’Argenteuil, sono state raffigurate anche nei dipinti dei francesi Monet e Renoir. In regata era presente a bordo anche il pluricampione di vela Enrico Negri, vincitore di competizioni sui Maxi, Fun e J24. Il “Premio per il miglior restauro della deriva d’epoca” è stato realizzato in collaborazione con il Rotary Club Sesto Calende-Angera, che ha donato il premio consegnato dal suo presidente Marco Feller.

Una vera e propria sfida a colpi di remo quella tenutasi sabato mattina 2 settembre presso il Porto Antico di Cerro di Laveno in occasione del “Primo raduno universale Inglesine”. Sei lance a remi di lunghezza variabile tra 5 e 7 metri hanno dato vita al primo Palio, organizzato in collaborazione con la Canottieri Cerro Sportiva, fondata nel 1919, dedicato a questo genere di scafi costruiti in legno di mogano a clinker, arrivate sui laghi lombardi fin dai primi dell‘800 al seguito delle facoltose famiglie inglesi che qui venivano a trascorrere le vacanze. La vittoria è andata a Anna, un’Inglesina dell’AVEV costruita negli anni Ottanta dal Cantiere Vidoli di Stresa, che ha preceduto sulla linea del traguardo l’Inglesina della famiglia Pedotti (con equipaggio della Canottieri Cerro), seguita da Nena, Giada e Jolanda. Presente anche la lancia di 7 metri di Vittorio Castellini, costruita nel 1920 dai Cantieri Ronchi di Pallanza. Il raduno è stata occasione per avviare il Registro Universale Inglesine (https://www.veledepocaverbano.com/registro-inglesine/), riconosciuto dal comitato scientifico della FIBaS (Federazione Italiana Barche Storiche), che consente a tutti i proprietari di ottenere l’attestato di riconoscimento di imbarcazione di interesse storico italiano. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto.