Bove in visita al campo della Miracoli FC

adidas scende in campo con Calciosociale. Si rinnova ancora una volta il legame tra adidas e Miracoli FC, la società calcistica capitolina che da anni è impegnata in un progetto socio-educativo per valorizzare la comunità giovanile del quartiere del Corviale.

Nata nel 2021, la partnership tra adidas e Miracoli FC esalta il concetto di ‘Impossible is Nothing’, portando sul campo da calcio i principi e i valori di Calciosociale, all’insegna dell’aggregazione e della crescita sociale e personale – oltreché tecnica – dell’atleta.

Miracoli FC rappresenta l’Italia come Scuola Calcio all’interno del progetto adidas Football Collective, la community adidas che riunisce le squadre di calcio dilettantistiche impegnate a favore dell’inclusione.

Massimo Vallati, creatore e ideatore di Calciosociale, ha dichiarato: «Siamo felici del sostegno di adidas, che ci aiuta a portare avanti il nostro sogno di un cambiamento sistemico nel mondo del calcio. Le Scuole Calcio possono diventare un luogo di elaborazione del pensiero, dove i ragazzi diventano degli agenti del cambiamento in grado di trasformare la loro vita e il territorio che li circonda».

Ospite speciale di questa nuova edizione dell’Evolution Camp di Miracoli FC Edoardo Bove, che ha recentemente siglato il suo primo gol nelle competizioni europee in un’esaltante finale di stagione dal punto di vista personale

Il centrocampista si è sottoposto ad una sessione di domande tra i bambini, raccontando tanti aneddoti: dal campo agli studi, fino alle passioni personali come il tennis, dal quale ha imparato una grande lezione: «Quando sbagli un passaggio il primo pensiero è che la colpa sia di quello che quel passaggio doveva riceverlo. Pur sapendo in cuor tuo che non è così. Ma nel tennis non è così, perché non c’è nessun compagno al tuo fianco. Quindi questo fatto di sbagliare da solo fa sì che ti prendi le tue responsabilità in un modo completamente diverso rispetto al calcio. E a me questo ha insegnato molto».

Un intervento riporta la conversazione indietro nel tempo. «Fin da piccolo il mio pensiero è stato quello di divertirmi – racconta Bove sorridendo – e ancora oggi che sono un professionista cerco di farlo ogni giorno. Penso che sia l’approccio migliore per tutti, anche per voi».

«Cosa ho imparato in questi anni? Che tutti sbagliano, anche in Serie A. È una cosa normale – ammette Bove con naturalezza -. Quindi concedetevi la possibilità di sbagliare, perché è così che si impara. Siate felici di quello che state facendo: divertitevi». Ad un tifosissimo, che gli ha domandato «Com’è giocare nella Roma da romanista?», il centrocampista ha poi risposto: «È la cosa più bella del mondo»,

Prima di salutare, il talento della Nazionale italiana Under 21 si è anche intrattenuto sul campo con i bimbi, prestandosi per autografi e selfie-ricordo che difficilmente questi ragazzi scorderanno.