Credits Maria Angela Cinardo – Mfsport.net

ANZIO WATERPOLIS – C.C. ORTIGIA 1928 8-14 (1-5, 2-2. 1-3, 4-4)

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, F. Cassia 2, Carnesecchi, Giribaldi, Di Luciano 1, Velkic 2, Ferrero 1, Gorrìa Puga 1, F. Condemi 2, Rossi 3, Vidovic, Napolitano (Cap) 2, Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo

Anzio Waterpolis: Santini, Fratarcangeli, Pelicaric, Susak 1, Caponero 1, Goreta 3, Barberini, Cuccovillo, Lapenna (Cap) 1, Bajic 1, Koprcina 1, Presciutti, Antonini. Allenatore: Roberto Tofani
Arbitri: Daniele Bianco (Genova) e Stefano Alfi (Napoli)

Superiorità numeriche: ANZ: 3/12; ORT: 5/11.
Espulsioni definitive: nessuna

Quella dell’Ortigia di Piccardo, quest’anno, è la storia di un gruppo di uomini straordinari, i quali, tra continue difficoltà e ingiustizie che avrebbero abbattuto un gigante, sono riusciti a tirar fuori il meglio, conquistando un altro traguardo storico. I biancoverdi vincono anche ad Anzio e, grazie alla contemporanea sconfitta del Telimar a Recco, blindano definitivamente e aritmeticamente il terzo posto (con il record di 56 punti), ottima posizione di accesso alle semifinali scudetto. Nella piscina di Anzio, i biancoverdi approcciano benissimo il match, mostrando da subito di essere concentrati, attenti in difesa, veloci e spietati in ripartenza. La doppietta di Velkic e il gol di Rossi mettono immediatamente in chiaro le cose. I laziali appaiono frastornati, sbattono sulla difesa e sul solito Tempesti, ma a metà tempo riescono ad accorciare con Bajic. L’Ortigia però risponde subito e, con Cassia e Ciccio Condemi, chiude il parziale sul 5-1. Nel secondo tempo, dopo un buon avvio, i biancoverdi devono fronteggiare il tentativo di reazione dell’Anzio, che prova a riaprire la gara con Goreta e Caponero, sfruttando anche una minore incisività dell’Ortigia, che inizia a sprecare qualcosa (4 superiorità consecutive). L’appannamento, però, dura pochissimo e si esaurisce nel finale, con il gol (a uomo in più) di Ferrero, per il 7-3 di metà gara. Nel terzo parziale, gli uomini di Piccardo tornano a spingere e, a parte il gol di Koprcina, che risponde all’iniziale +5 di Di Luciano, annullano ben 4 superiorità degli avversari, mentre nel finale la doppietta di Rossi fissa il punteggio sul 10-4. L’ultimo tempo ha poca storia, le squadre giocano senza tensione, si segna tanto (4 gol per parte) e c’è spazio anche per qualche minuto in acqua per il secondo portiere biancoverde, Ruggiero. Finisce 14-8. L’Ortigia è terza e ora attende notizie circa l’impianto della “Caldarella”, perché non è possibile immaginare un altro posto in cui giocare una semifinale scudetto.

A fine partita, Stefano Piccardo, allenatore dell’Ortigia, è entusiasta e, più che commentare la partita, elogia i suoi giocatori per la stagione disputata: “Sono molto contento e orgoglioso per questo traguardo storico. Oggi lo spazio deve essere tutto per i ragazzi, che hanno dimostrato di essere un grande gruppo. Faccio i complimenti a loro, alla società, a Peppe Marotta e Valerio Vancheri, che hanno creduto a questo progetto, alla famiglia Marotta, a Roberta Marotta che può festeggiare questo traguardo da presidente. È un risultato importante che entra nella storia di questo club. Oggi abbiamo giocato così come l’avevamo preparata, difendendo bene e poi dando profondità e ripartendo veloci. Abbiamo avuto un solo momento di difficoltà, ma ci siamo ripresi subito, siamo sempre stati con la testa in campo, presenti, e devo dire che in alcuni momenti abbiamo giocato veramente molto bene. Merito a questi ragazzi, perché hanno fatto qualcosa di straordinario ” .

A fine gara, parla anche capitan Christian Napolitano, contentissimo ma sempre con la testa già proiettata sulle prossime sfide: “Questa di Anzio è una vittoria importante, perché chiudiamo il discorso terzo posto, ma ora dobbiamo rimanere concentrati sulle prossime partite, perché sabato ci aspetta il Brescia, che adesso ci affronterà con più attenzione. Sono contento per questo risultato storico e faccio i complimenti alla squadra per come ha lavorato in questa stagione difficile. Abbiamo fatto una grande regular season, ora quello che succederà lo decideranno i play-off. Oggi ci siamo approcciati benissimo al match, siamo entrati in acqua decisi a chiudere da subito il discorso e ci siamo riusciti. Dobbiamo mantenere la calma e mettere altra benzina per affrontare al meglio il finale di stagione. Ora quello che ci serve è solo riavere una casa in cui allenarci ”.

Il capitano dell’Ortigia spiega la mentalità di questo gruppo e la sua capacità di trasformare i tanti ostacoli in forza e determinazione: “È stata una stagione difficilissima, per tutti, dal più anziano dello staff fino ai più giovani. Per mesi ci siamo allenati in condizioni difficili, in giro per la provincia e fuori, ci siamo allenati e abbiamo giocato a Catania, poi siamo tornati e ora siamo di nuovo costretti a girare. Questo ci ha compattato, ci ha fatto unire ancora di più, ci ha fatto andare avanti a testa bassa, con ancora più forza verso l’obiettivo. Non so se la gente lo sa cosa significhi un terzo posto in Serie A1. A Siracusa, credo che solo l’Ortigia di pallamano abbia fatto meglio, visto che ha vinto scudetti e partecipato alla Champions League. Speriamo che si capisca quello che abbiamo fatto a livello sportivo. Ora speriamo di tornare a lavorare in Cittadella e di poter disputare i play-off a Siracusa, perché giocare nella nostra piscina, davanti al nostro pubblico, ci darebbe un aiuto molto importante. Non mi interessa fare polemica, noi vogliamo solo rientrare al più presto a casa ”.