•    foto di Gerhard Bertagnolli
    
    I MONDIALI DI SCACCHI
    SI COLORANO D’AZZURRO:
    E’ ITALIANO UNO DEGLI ARBITRI
    DELLA SFIDA TRA
    NEPOMNIACHTCHI E DING LIREN


Mancano solo cinque giorni: il 9 aprile, giorno di Pasqua, verrà giocata ad Astana, capitale del Kazakistan, la prima mossa del match che deciderà il nome del giocatore che potrà fregiarsi del titolo di Campione del mondo di scacchi, dopo la rinuncia al titolo da parte di Magnus Carlsen. E un italiano sarà tra i protagonisti. Non è (ancora) uno dei due sfidanti, che sono il russo Ian Nepomniachtchi e il cinese Ding Liren, bensì uno degli arbitri a cui è affidato il controllo sulla regolarità della sfida, e precisamente l’altoatesino Gerhard Bertagnolli, che affiancherà come “secondo” il serbo Nebojsa Baralic, capo arbitro.

Bertagnolli ha 46 anni, è nato a Bolzano, ed è responsabile dell’assistenza tecnica presso una ditta informatica. Dalla passione per il gioco, che non si è mai spenta (è tesserato al Circolo Palermitano Scacchi) è passato a quella per l’arbitraggio, che pratica dal 2006, e in cui ha raggiunto i più alti livelli: è stato capo arbitro ai Mondiali seniores individuali, e ai Mondiali amatoriali, e secondo arbitro al Gran Prix 2019, uno dei tornei più prestigiosi del circuito scacchistico. Certo, non avrebbe mai immaginato di arrivare ad arbitrare il match del Campionato del mondo.

Spiega Bertagnolli: “Una sorpresa incredibile, tanto più che l’ho saputo appena una settimana fa. Ho dovuto organizzarmi con la mia ditta e i colleghi per prendere un mese di ferie, per fortuna non ho avuto problemi. Certo, quando ho iniziato ad arbitrare i tornei in Alto Adige non avrei mai immaginato che mi sarebbe capitata un’occasione simile. Credo che sia il ruolo più importante che possa toccare a un arbitro”. Ovviamente l’emozione è grande: “Anche perché non so cosa mi aspetta, in alcune occasioni i match mondiali sono stati ‘turbolenti’, spero che non sia questo il caso, ma sono preparato a tutto. Ritengo di essere stato fortunato, ma credo anche di aver lavorato bene, e che la FIDE, la Federazione mondiale degli scacchi, mi abbia scelto anche per questo”.

Gli arbitri negli scacchi hanno il ruolo di garantire il rispetto delle regole e la lealtà della competizione. Come accennato, nei match mondiali del passato il loro ruolo è stato difficile e cruciale. Ad esempio nel 1972, quando Bobby Fischer ha minacciato di ritirarsi dal match contro Spassky, se non venivano accettate delle condizioni che aveva posto. O nel 1978, quando Viktor Korchnoi accusò l’avversario Anatoly Karpov di aver assoldato un medium per ipnotizzarlo. O più di recente nel 2006, quando Veselin Topalov manifestò il sospetto che il rivale Vladimir Kramink andasse troppo spesso in bagno, forse per consultare il computer.

La sfida tra Ian Nepomniachtchi e Ding Liren in realtà si profila più tranquilla, ma non si sa mai. I due giocatori sono rispettivamente il numero 2 e il numero 3 del mondo. Il russo (che giocherà sotto la bandiera della FIDE) ha già partecipato al precedente match mondiale, nel dicembre 2021, dove è stato battuto in modo molto netto da Magnus Carlsen. Poi però si è rifatto vincendo l’estate scorsa il torneo dei candidati, in cui Ding Liren è arrivato secondo, sconfiggendo nella partita decisiva lo statunitense Hikaru Nakamura. Pochi giorni dopo, Carlsen, che è considerato tuttora il più forte scacchista vivente, ha annunciato la sua rinuncia a difendere il titolo mondiale, lasciando quindi il posto nel match al cinese. Nepomniachtchi, è giusto ricordarlo, è stato il primo firmatario di una petizione, siglata da molti altri scacchisti russi, contro la guerra scatenata da Putin in Ucraina. Non ha però lasciato il Paese, come ha fatto invece una ex Campionessa del mondo, Alexandra Kosteniuk, ora diventata svizzera.
Il match viene giocato sulla distanza di 14 partite a tempo “lungo” (3 ore e 15 minuti a disposizione di ogni giocatore, + 30 secondi per mossa), e vince chi per primo totalizza 7,5 punti. E’ previsto normalmente un giorno di riposo ogni due di gioco, e l’ultima partita si disputerà quindi il 29 aprile. Nel caso i due contendenti finiscano in parità, il 30 aprile il nuovo Campione del mondo verrà deciso con spareggi Rapid (25 minuti + 10 secondi per mossa) e in caso di ulteriore parità, con partite Blitz (3 minuti + 2 secondi per mossa). E quando il gioco si fa veloce e convulso, il ruolo dell’arbitro può rivelarsi davvero decisivo.