FCRI, FIDAF E FIPT ENTRANO INSIEME NELLE SCUOLE ITALIANE

Cricket, football americano e palla tamburello insieme per un progetto ambizioso di promozione delle rispettive discipline nelle scuole italiane, completamente gratuito. Oggi a Roma, la Conferenza Stampa di presentazione, cui seguirà l’avvio della collaborazione nelle scuole di Primo e Secondo Grado di tutta Italia.

C’è voglia di novità nelle scuole italiane, tornate a lavorare in presenza a pieno ritmo e sempre più alla ricerca di nuovi metodi di coinvolgimento di bambini e ragazzi, adeguati all’età e orientati ad uno sviluppo psicomotorio equilibrato, oltre che ad un’istruzione di qualità. Con queste finalità bene in mente, le Federazioni Italiane di Cricket, Football Americano e Palla Tamburello hanno messo a punto un ambizioso progetto di collaborazione, “Ora Giochiamo Insieme”, presentato questa mattina a Roma, alla presenza dei Presidenti delle tre Federazioni (Edoardo Facchetti, Leoluca Orlando, Fabio Marabini), nonché del Presidente di Sport & Salute S.p.A., Vito Cozzoli.

Il progetto comune nasce dalla consapevolezza che l’attività sportiva scolastica rappresenta la base motoria ideale per le diverse fasce di età degli studenti della scuola primaria e secondaria (sia di primo che di secondo grado) e che, attraverso l’apprendimento di attività multidisciplinari e multilaterali, che prevedono l’utilizzo di attrezzi diversi (come ad esempio il tamburello, le mazze da cricket o le flag e la palla da football), è possibile favorire in modo appropriato tutte le capacità coordinative generali e speciali, nonché l’uso di codici espressivi e il miglioramento del linguaggio corporeo. Non meno importante, la possibilità di trasmettere ai ragazzi, attraverso l’insegnamento delle tre discipline di squadra, etica e valori quali il fair play, il rispetto dell’avversario, l’inclusione e la valorizzazione delle diversità.

La sinergia tra le tre Federazioni punta altresì a supportare le associazioni sportive, spesso in difficoltà nell’accedere al mondo scolastico, guidandole e coinvolgendole a 360° nel Progetto, che proseguirà per tutto il 2023, con particolare attenzione al periodo estivo: le attività, infatti, saranno distribuite sia in ambito curriculare (da un minimo di 6 ad un massimo di 10 ore per disciplina, per ogni classe, a settimana), che extracurriculare, al fine di garantire la continuità dell’attività sportiva anche nei mesi liberi dagli impegni scolastici.
Tutte le attività non prevederanno costi né a carico delle famiglie né delle scuole e si svolgeranno, oltre che a scuola, anche presso la sede della ASD associata o presso altro luogo idoneo. Gli insegnanti saranno affiancati da figure specifiche (laureati in Scienze Motorie o in possesso del diploma ISEF, tecnici federali delle Federazioni coinvolte) e seguiranno un percorso che, partendo dalla semplice attività motoria-sportiva di ‘gioco sport’, porterà gradualmente all’apprendimento degli elementi tecnici specifici delle tre discipline sportive. Al termine del progetto, i materiali tecnici utilizzati resteranno in dotazione alla scuola.

Il Progetto “Ora giochiamo Insieme” è stato ammesso a contribuzione nell’ambito del “Fondo per la promozione dell’attività sportiva di base sul territorio”, finanziato da Sport e Salute S.p.A. ed è già stato inserito sulla piattaforma “Progetti Scolastici”, al fine di ottenere il riconoscimento da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara.

Molto soddisfatto il Presidente di Sport e Salute SpA, Vito Cozzoli, che ha apprezzato le sinergie createsi tra le tre DSA per valorizzare le rispettive discipline sportive ma anche e soprattutto per favorire e promuovere la pratica sportiva nel nostro Paese e ridurre la sedentarietà, obiettivi principali di Sport e Salute. Cozzoli ha ribadito il ruolo di Sport e Salute quale ‘incubatore di idee’ più che di ‘cassaforte’ dello sport italiano, elogiando l’idea alla base del progetto Ora Giochiamo Insieme. Sono seguiti gli interventi dei tre Presidenti, uniti dall’entusiasmo e dalla passione, ma anche dalle difficoltà legate alla gestione di organizzazioni sportive impegnative, con la necessità di far fronte alla mancanza di fondi e alla difficile situazione economica attuale.