Credits Maria Angela Cinardo – Mfsport.net

C.C. ORTIGIA 1928 – RN SAVONA 13-9 (4-3, 3-2, 2-1, 4-3)

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, F. Cassia 1, Giribaldi, A. Condemi 1, Di Luciano 1, Velkic 2, Ferrero 2, Gorrìa Puga, F. Condemi 1, Rossi, Vidovic 4, Napolitano (Cap) 1, Ruggiero. Allenatore: Stefano Piccardo

RN Savona: Nicosia, Rocchi 1, Patchaliev, Giovanetti, Panerai, Rizzo (Cap) 2, Caldieri, Bruni, Campopiano 2, Guidi 1, Durdic 3, Lanzoni, Da Rold. Allenatore: Alberto Angelini

Arbitri: Gernot Häntschel (Germania) e Tamás Kovács-Csatlós (Ungheria)

Superiorità numeriche: ORT: 9/15 + 2 rig; SAV: 4/15.
Espulsioni definitive: Lanzoni (S) e Caldieri (S) nel 3° tempo per tre falli. Guidi (S), Patchaliev (S), Rocchi (S), Panerai (S), Giribaldi (O), A. Condemi (O), F. Condemi (O) nel 4° tempo per tre falli.

Note: Rossi e F. Condemi sbagliano un rigore a testa (entrambi sulla traversa). Nel 4° tempo, il secondo portiere Da Rold (S) entra in vasca in attacco con la calotta n.10 di Guidi.

L’Euro Cup è una maledizione per l’Ortigia, eliminata ancora una volta non per demerito proprio, ma per qualcosa che va oltre la pallanuoto, l’acqua, l’agonismo. Aveva fatto l’impresa la squadra di Piccardo, disputando una partita maiuscola, difendendo bene, facendo un uomo in più magistrale, giocando una fase offensiva praticamente perfetta. Aveva rimontato anche il gap di 5 reti, centrando una rimonta storica. Fino a 2 secondi dalla fine, Ortigia a +5, gap azzerato, rigori ormai praticamente certi. Angelini chiama time-out, per giocare la palla dal centro, con tutti gli uomini avanti. Parte l’azione, ma il cronometro, che intanto è inspiegabilmente stato portato a 3 secondi e non a 2, rimane fermo (basta rivedere le immagini per capire). Rizzo così può avere il tempo per portarsi avanti e tirare (e solo a quel punto il cronometro riparte), mettendo dentro la rete del -4 che significa qualificazione. Le proteste dei biancoverdi si infrangono sull’inerzia della giuria e sull’impotenza del delegato, mentre la coppia arbitrale attende e poi ratifica quanto deciso dalla giuria stessa. Alla fine, dopo una gara straordinaria, con pochi errori che possono anche starci (vedi due rigori finiti sulla traversa), dopo una rimonta emozionante, con gol stupendi come quelli di Vidovic e Ferrero, si saluta immeritatamente l’Euro Cup. Uscire così non è facile da digerire. Difficile oggi parlare di pallanuoto e di gioco, di tattica e di valore (assolutamente indiscusso) dell’avversario. Oggi bisogna fare i conti con l’ennesima beffa, che fa male alla credibilità della pallanuoto.

Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo, non vuole rilasciare dichiarazioni: ”Non ha senso parlare, non ha senso che io dica qualcosa dopo quello che è successo”.

Anche il capitano, Christian Napolitano, amareggiato e deluso, è di poche parole, ma ci tiene a dire qualcosa: “L’incapacità della giuria non ha cancellato la nostra bella prestazione, ma ha deciso la partita. Gli errori commessi da noi, nell’arco di un match, ci possono stare, ma poi quando succede una cosa simile, quando si perde così fa male. Quello che è accaduto brucia. Mancavano due secondi e invece gliene hanno dati tre, poi Rizzo viene avanti con la palla e il cronometro parte quando tira. Credo che fino a quando ci sarà questa incompetenza attorno alla pallanuoto, questo sport non riuscirà mai a crescere”.

“Alla squadra non posso dire nulla – afferma il capitano dell’Ortigia – perché abbiamo fatto una partita incredibile, però davanti a tanta incompetenza, c’è poco da fare. Il problema non sono gli arbitri, che sono stati abbastanza coerenti con entrambe le squadre, il problema è la giuria, la sua incompetenza, sono stati imbarazzanti. Detto questo, complimenti agli avversari, sabato c’è un’altra partita, proprio contro di loro. Andiamo avanti”.