AMA: ALLA BOMBONERA VIADANA HA PIÙ GRINTAE SI PRENDE I TRE PUNTI IN PALIO
Il ds Gozzi: “Il potenziale c’è tutto, il secondo set lo dimostra, a mancare ancora sono mordente e continuità”

AMA SAN MARTINO – È PIÙ VIADANA 1-3
(23-25, 25-14, 19-25, 19-25)
Ama San Martino: Zambelli 1, Lorenzini 12, Zappalà 5, Caffagni 3, Cassandra 8, Morselli, Bonfiglioli (L), Gozzi 1, Righi, Fregni (2L), Brizzi 8, Petratti 9, Porta 2, Santini 7. All. Baraldi, vice Bassoli
È Più Viadana: Silva 9, Trovò 11, Bartoli 21, Giovenzana 2, Maggi 10, Bellei 1, Carnevali (L), Daolio (2L), Baracchi, Pirozzi, Bertoli 8, Colella, Chiesa, Melli. All. Panciroli, vice Gualerzi
Durata: 30’, 22’, 25’, 28’. 1h59’
Note Ama: ace 4, service error 12, ricezione 59%, attacco 36%, muri 9
Note Sassuolo: ace 3, service error 13, ricezione 56%, attacco 43%, muri 12

I punti restano 13, la posizione in classifica scende al settimo posto, con la consapevolezza che per restare tra le big del girone C all’Ama San Martino servano maggior mordente e continuità. Contro la Viadana degli ex non è bastato infatti vincere il secondo set con un netto 25-14 per sventare la seconda sconfitta casalinga nell’ottava giornata di campionato: partiti di gran carriera vincendo il primo set, gli avversari guidati dal coach Panciroli si sono presi anche gli ultimi due volando a 7 punti in classifica da 11 posto, a -1 dalla spiaggia della salvezza. Partiti con sei sconfitte consecutive causa assenze importanti, i mantovani hanno rialzato la testa espugnando così anche la Bombonera dopo aver battuto Legnago. Anche l’Ama era reduce dalla bella vittoria contro Padova, ma, spiega il ds Stefano Gozzi, “Contro una squadra esperta come Viadana certe disattenzioni sul finale si pagano, serve mantenere lo stesso agonismo dall’inizio alla fine”.

Nel primo set il coach Baraldi ha scelto lo starting-seven con Zambelli al palleggio, Caffagni opposto (con Porta fermo ai box da due settimane salito solo per pochi palloni sul finale), Lorenzini e Cassandra in banda, Zappalà e Morselli al centro, Bonfiglioli libero. “Sono stati poi fatti molteplici cambi in corso d’opera che hanno funzionato – racconta Gozzi – ma il mordente non è stato quello giusto: purtroppo contro certe squadre paghiamo una sorta di timore reverenziale. Nel primo set siamo partiti in sordina e il doppio cambio con Gozzi e Brizzi ci ha permesso di accorciare le distanze fino a perdere d’un soffio. Nel secondo siamo saliti in cattedra giocando la nostra pallavolo e non ce n’è stato per nessuno, mentre nel terzo un calo di tensione ci ha costretto a inseguire fino alla fine. Nel quarto siamo andati persino avanti ma i troppi errori ci hanno condannato: questo ci dimostra che quello che manca ancora è solo la continuità, il potenziale c’è e dobbiamo credere di più nei nostri mezzi, giocando di squadra”.

Sabato prossimo, 3 dicembre alle 18, c’è in programma la trasferta a Fiorano Modenese contro la nona forza del campionato (11 punti): per non farsi superare bisogna vincere.