immagine a cura di Mario Leonelli

Secondo ritiro consecutivo stagionale per il pilota di Garda, portacolori di Omega, che vede affievolirsi le proprie speranze di puntare al Trofeo Rally di Zona 2.

Verona, 02 Maggio 2022 – Il decennale del Valsugana Historic Rally serve sul piatto di Michele Solfa un boccone molto duro da digerire, fatto di un ritiro che, unito a quello accusato sulle strade di casa della Lessinia, lo allontanano dall’obiettivo dichiarato della stagione 2022.

Uno soltanto l’avversario in classe 2/>2000 di terzo raggruppamento ed una classifica che, già al termine della prima “Spiado”, chiariva i valori in campo con il portacolori di Omega, iscritto da Alpha, che, su una rivitalizzata Alfa Romeo Alfetta GTV6, infliggeva quasi un minuto al rivale.

Il dodicesimo parziale assoluto ed il sesto in raggruppamento facevano ben sperare per la giornata del Sabato ed infatti il pilota di Garda, sulla successiva “Sella”, piazzava una zampata che gli consentiva di balzare al settimo nella generale, sul gradino più basso del terzo raggruppamento e di allungare a quasi due minuti il margine nel testa a testa per la classe.

Sulla prova più lunga ed insidiosa, la temuta “Trenca”, Solfa si confermava uno dei protagonisti di giornata, in coppia con Nicolò Salgaro sulla vettura della casa milanese curata dal Team Ferlito, perdendo una posizione in assoluta ma rimanendo nei piani alti della classifica.

“Sulla prima prova il feeling era buono” – racconta Solfa – “e, con il nuovo cambio, l’auto si è rivelata molto più bella da guidare. Anche i tempi iniziavano ad uscire. Peccato per la seconda, siamo stati bloccati da una 037 che si è girata davanti a noi, mentre la terza è andata bene.”

Ancora uno scratch in classe sulla ripetizione di “Spiado”, gap di oltre quattro minuti sull’unico inseguitore, ed una provvisoria che lo vedeva nono assoluto e quarto di raggruppamento.

Quando il tutto sembrava pronto per delineare un finale da incorniciare una forte vibrazione iniziava a manifestarsi al posteriore, preludio di un’autentica doccia fredda per il povero Solfa.

“Sulla penultima speciale” – aggiunge Solfa – “ho iniziato a percepire una forte vibrazione arrivare dal di dietro. Il rumore aumentava, sempre di più. In sostanza abbiamo rotto la campana della trasmissione, quella che si attacca dietro al cambio. Siamo riusciti ad arrivare al termine della prova speciale, perdendo quasi due minuti e mezzo in classe, ma il vero problema è che ci siamo resi conto dell’impossibilità di proseguire, sia perchè il lavoro era troppo complicato ma anche perchè non avevamo i pezzi per la riparazione. Davvero un peccato perchè eravamo nei dieci assoluti, in lotta per il podio in raggruppamento ed ampiamente primi di classe. Una delusione enorme, difficile da spiegare. Siamo amareggiati.”

Un secondo zero nel tabellino personale del Trofeo Rally di Zona 2 che potrebbe portare Solfa a rivalutare il proseguimento nella serie targata ACI Sport, in vista dei prossimi appuntamenti.

“Con due ritiri non possiamo pensare di lottare per il campionato” – conclude Solfa – “quindi cercheremo di sbollire un po’ di nervosismo e poi decideremo. Forse andremo al Campagnolo.”