General Contractor Jesi 66
Raggisolaris Faenza 67
(14-22; 28-39; 52-55)

JESI: Ferraro 2, Giulietti ne, Gay 6, Memed, Moretti ne, Gloria 10, Ginesi ne, Valentini 3, Rocchi 13, Rizzitiello 10, Cocco, Magrini 22. All.: Francioni
FAENZA: Bianchi ne, Mazzagatti ne, Siberna 17, Vico 5, Ballabio 14, Poggi 9, Reale 2, Molinaro 3, Petrucci 2, Aromando 15. All.: Garelli
ARBITRI: Barbieri e Di Gennaro

E sono sette… Continua la marcia dei Raggisolaris, arrivati alla settima vittoria consecutiva. Come da previsione, la partita a Jesi è stata molto difficile e soltanto nel finale i faentini sono riescono a vincerla, anche se avrebbero potuto chiuderla in precedenza visto che hanno sempre comandato i giochi. La determinazione e la lucidità negli ultimi secondi sono state le armi decisive per il successo e saranno fondamentali anche negli ultimi due incontri di regular season per provare a centrare i play off.

Nel primo tempo i Raggisolaris giocano un’ottima pallacanestro, mettendo in difficoltà Jesi che fatica a contenere gli attacchi faentini. Siberna è il grande mattatore del primo quarto con ben 15 punti dei 22 che permettono di arrivare al primo riposo avanti 22-14 poi salgono in cattedra tutti i giocatori e il vantaggio tocca anche il 39-25 prima del 39-28 dell’intervallo.

Come era intuibile, la General Contractor ha una grande reazione e grazie alle triple prova a rifarsi sotto, ma i Raggisolaris sono attenti a respingere ogni tentativo di rimonta, non riuscendo però mai a piazzare il break decisivo. La stoccata potrebbe arrivare con la tripla di Vico del 49-38 o con quella di Poggi del 65-57, che cancella la rimonta marchigiana arrivata fino al 55-57, ma in entrambi i casi non c’è la fuga.

Si arriva così al concitato finale dove Magrini con due tiri da tre, porta i suoi sotto 66-67 a 1’07’’. Negli ultimissimi secondi, Rocchi e Vico non trovano fortuna in attacco poi la palla finisce nelle mani di Magrini che davanti a tre giocatori faentini prova la penetrazione, ma la difesa romagnola fa buona guardia. Il pallone finisce prima sul ferro e poi nelle mani di Ballabio. I Raggisolaris possono esultare.