Credit: Joe Pappalardo

Si è svolta questa mattina con inizio alle ore 11.30, presso la sala Ligny dell’Hotel Crystal di Trapani, la conferenza stampa di presentazione dell’Arena Granata, progetto ambizioso e futuristico portato avanti dagli imprenditori Basciano e Bongiorno.

Alla presenza di una folta cornice di pubblico e di molti tifosi della Pallacanestro Trapani, la conferenza stampa, moderata dal dott. Dario Gentile, è iniziata dedicando un minuto di raccoglimento in memoria della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985.

Dopo un breve video che ha ripercorso i fasti dell’epopea della Pallacanestro Trapani dei primi anni ’90 e delle emozioni che solo l’atmosfera del Palagranata sapeva regalare, il primo ad intervenire è stato l’avv. Domenico Lombardo, procuratore speciale della società che ha rilevato all’asta il lotto in cui sorge il Palagranata: «L’idea dell’investimento nasce nel mese di giugno 2020 da un sogno, quello di tornare a far rivivere quel post magico. Dopo le prime udienze deserte, il 23 febbraio è la data di svolta della nostra storia perché abbiamo potuto festeggiare l’aggiudicazione dell’asta. Quel giorno, 10 minuti prima di entrare in udienza, ho scoperto che vi era un altro soggetto interessato all’immobile; il giudice ha così disposto la gara e, dopo una serie di rilanci, il bene è stato finalmente aggiudicato alla società che fa capo a Bongiorno e alla famiglia Basciano».

Il primo a prendere la parola dopo l’intervento dell’avv. Lombardo è stato Gregory Bongiorno: «Mi sento trapanese d’adozione anche grazie alla Pallacanestro Trapani. Del Palagranata ho il ricordo di una partita in cui fui rapito dalla passione della gente, qualcosa di sbalorditivo. Fabrizio Giacalone mi ha avvicinato alla famiglia Basciano, a cui sono legato da un sistema di valori e da una visione. Non si tratterà semplicemente di ristrutturare il palazzetto e di tornare a giocare perchè se così fosse questo progetto sarebbe fallimentare. Si tratta di qualcosa di molto più grande, che ridarà lustro ad una zona della città che versa in brutte condizioni. Il nostro obbiettivo è quello di fare un’arena polifunzionale, dove non si giocherà solamente a basket. Essere polivalenti diventa una necessità per permettere un equilibrio economico-finanziario che poi possa mantenere ad alti livelli la pallacanestro a Trapani. I progetti sono tanti e saranno duraturi nel tempo ma, per il raggiungimento di questi, servirà l’aiuto di tutti, anche della pubblica amministrazione. Vorrei ottenere un primato: avere la prima arena in Sicilia».

L’amministratore delegato della Pallacanestro Trapani Nicolò Basciano ha poi aggiunto: «Voglio ringraziare tutto il mio staff che in questi due anni difficilissimi ha affrontato e superato tante difficoltà. Per questa nuova avventura devo dire grazie a Gregory Bongiorno che ha mostrato grande voglia di entrare nel progetto. La pallacanestro è un veicolo sociale importantissimo che da lustro a tutto il territorio ma, ad oggi, non si può pensare di fare solo sport e da qui nasce l’esigenza di un’arena polifunzionale. Proveremo ad organizzare una moltitudine di eventi ed a creare tutta una serie di impianti, sia all’interno che all’esterno. Lavoriamo su un progetto che possa accompagnarci anche a realizzare il sogno di tornare in Serie A, ma per farlo servirà tempo e la sinergia di tanti».

A chiudere gli interventi dei relatori è intervenuto il presidente della Pallacanestro Trapani Pietro Basciano: «I club sportivi in generale sono importanti per la crescita sociale e meriterebbero più attenzione da parte delle istituzioni. Dopo esserci seduti ad un tavolo, abbiamo impiegato pochi secondi a decidere che avremmo dovuto provare ad investire sul Palagranata. Abbiamo già fatto un incontro con una società americana che gestisce eventi e strutture sportive nel mondo ed una volta preso possesso dell’area parleremo con vari tecnici e progettisti che ci permetteranno di capire la fattibilità delle nostre visioni. L’Arena sarà tra i 3500 e i 5000 spettatori, non oltre. Io mi aspetto, già domani nella partita contro la capolista Udine, di vedere una bella cornice di pubblico. La squadra e lo staff quest’anno ci hanno regalato molte emozioni e faremo il possibile per tenerli con noi anche in futuro. Quando parlo di supporto da parte della città intendo che a settembre non mi aspetto 2000 abbonati, ma nemmeno 200, mi aspetto che venga palesato interesse ed affetto nei confronti della Pallacanestro Trapani. Noi non ci tiriamo indietro e anzi, con questo ulteriore investimento stiamo rilanciando il nostro impegno economico e finanziario ma abbiamo bisogno di tutti quanti. Il progetto sulla pallacanestro rappresenterà l’1% di quello che vorremo realizzare con l’Arena. Da non tecnico penso ci vorranno 6 mesi solo per pulire. C’è tanto lavoro di manutenzione ed il primo passo sarà capire l’area su cui andare a lavorare. Da oggi in poi lavoreremo su due progetti incrociati: l’arena e la pallacanestro. Sulla Pallacanestro sentiamo il bisogno di ri-organizzarci e, a tal proposito, a giorni ufficializzeremo un nuovo direttore generale che darà una mano alla società e al progetto dell’arena granata. Veniamo da due stagioni disastrose dal punto di vista economico ed i conti sono in rosso ma l’ambizione e le idee ci sono, adesso vanno sostenute».

Alla conferenza stampa erano presenti anche due “bandiere” della pallacanestro trapanese, l’ex capitano Davide Virgilio e l’attuale capitano Marco Mollura (assieme ad una rappresentanza di squadra e staff) che hanno voluto salutare i tifosi ed augurare buona fortuna per il raggiungimento di tutti gli ambiziosi obbiettivi futuri.

Dopo le risposte fornite dai relatori alle tante domande poste dai vari giornalisti presenti in platea, la conferenza si è chiusa alle ore 13.