Saudi International: Manassero da urlo, è da solo in testa dopo il primo round

Il 28enne veneto parte forte e, a King Abdullah Economic City, inizia la gara dell’Asian Tour nel migliore dei modi mettendo in fila anche i big mondiali

L’azzurro sorride: “Ho iniziato bene ma la strada da percorrere è ancora lunga. Quest’anno spero nella trasformazione”

Avvio da sogno per Matteo Manassero che, a King Abdullah Economic City, con una prova bogey free caratterizzata da un parziale di 62 (-8) colpi, con otto birdie, ha chiuso il primo round del PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers da solo in testa alla classifica.

Manassero parte forte, anche i big mondiali dietro di lui – Meglio anche dei big mondiali. Il terzo torneo dell’Asian Tour 2022, che mette in palio 5.000.000 di dollari (di cui 833.000 andranno al vincitore), per Manassero è iniziato nel migliore dei modi. Il 28enne di Negrar (Verona) ha realizzato sei birdie nelle prime nove buche giocate, salvo poi siglarne altri due nella seconda parte di gara. Non solo: Manassero ha sfiorato il suo miglior personale in un round (-9) e avvicinato il record, in un singolo giro, del Royal Greens & Country Club (par 70). Dopo 18 buche l’atleta veneto ha due colpi di vantaggio su un quintetto d’inseguitori composto dall’inglese Sam Horsfield, dallo spagnolo Adri Arnaus, dal giapponese Ryosuke Kinoshita e dagli americani Bubba Watson e Harold Varner III, tutti secondi con 64 (-6). Mentre in settima posizione con 65 (-5) c’è, tra gli altri, Dustin Johnson (campione in carica). Lo statunitense, numero 5 del world ranking, ha vinto la prima edizione della competizione nel 2019, salvo poi concedere il bis nel 2021 dopo essersi classificato secondo nel 2020. Tra i favoriti della vigilia, insieme a Xander Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo e ottavo nel world ranking), 23/o con 67 (-3), e a Bryson DeChambeau (nono nell’ordine di merito mondiale), 85/o con 73 (+3), è tra le grandi star dell’evento.

Il Saudi International vanta infatti un field di assoluto livello con in gara tre tra i migliori dieci golfisti del pianeta. E tra i concorrenti ci sono pure altri campionissimi come Patrick Reed, Cameron Smith e Tommy Fleetwood, tutti 13/i con 66 (-4), e Phil Mickelson, 23/o con 67 (-3).

La gioia di Manassero – “E’ stato uno di quei giorni in cui tutto va per il meglio. Mi sono concesso molte chance da birdie e in campo stavo davvero bene. Dentro di me ho dimenticato che questo campo avesse un par 70 e forse è stato anche meglio così. La gara è ancora lunga e spero di continuare a fare bene. ‘Cosa mi aspetto nel 2022?’. Che possa essere un anno di trasformazione. Sono conscio che potranno esserci alti e bassi ma dovrò continuare a lavorare sempre nel miglior modo possibile”. Questa la soddisfazione di Manassero al termine del primo round.

Nel palmarès dell’atleta veneto già due successi in Asia – Nel palmarès di Manassero figurano già due successi in Asia. Il primo arrivato nel 2011 al Malaysian Open, il secondo nel 2012 al Barclays Singapore Open. Nel settembre del 2020, Manassero dopo oltre sette anni di digiuno ha ritrovato il successo nel Toscana Alps Open, torneo dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario dell’Alps Tour (il terzo circuito europeo). Poi, nel 2021, è stato protagonista di un anno in crescendo (dove ha sfiorato più volte il successo) che gli ha permesso di guadagnarsi un posto per il Rolex Challenge Tour Grand Final, gara riservata ai migliori 45 giocatori del secondo circuito europeo maschile). Da sempre tra i grandi talenti del golf italiano, Manassero è però anche il più giovane vincitore del DP World Tour (che quest’anno ha sostituito nel nome l’European Tour), grazie all’affermazione nel 2010 al Castellò Masters in Spagna (che ha fatto suo all’età di 17 anni, 6 mesi e 5 giorni). E ancora: il più giovane vincitore del BMW PGA Championship.

Il PIF Saudi International powered by SoftBank Investment Advisers in diretta tv su Sky – Il torneo dell’Asian Tour viene trasmesso in diretta su Sky Sport Arena con la seguente programmazione: seconda giornata, venerdì 4 febbraio, dalle ore 9.00 alle 11.00 e dalle 12.30 alle 15.30; terza giornata, sabato 5 febbraio dalle ore 9.30 alle 14.00; quarta giornata, domenica 6 febbraio, dalle ore 9.30 alle 14.00.

Augusta National Women’s Amateur: Melgrati e Benedetta Moresco al Masters femminile

Dal 30 marzo al 2 aprile, in Georgia (Usa) anche due azzurre nella terza edizione del torneo

L’Augusta National Women’s Amateur torna a tingersi di azzurro. Dal 30 marzo al 2 aprile in Georgia (Usa), nella terza edizione del Masters femminile, saranno due le italiane in gara: Benedetta Moresco e Carolina Melgrati. Accompagnate da Roberto Zappa, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Dilettanti Femminile della FIG, si sono guadagnate l’accesso in un field che comprende in tutto 71 tra le migliori amateur al mondo. Un grande traguardo non solo per le due atlete ma anche per la Federazione Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, e per tutto il settore tecnico federale. Che testimonia l’importante lavoro fatto dalla FIG anche nell’ambito del progetto “Golf è Donna” – con l’obiettivo di valorizzare il movimento femminile – in vista della Ryder Cup 2023 che, per la prima volta nella sua storia, si giocherà in Italia sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.

Le due azzurre – Per Benedetta Moresco, 20enne nata a Vicenza, dopo l’esordio del 2021 sarà la seconda apparizione all’Augusta National Women’s Amateur. Mentre Carolina Melgrati, 19enne di Monza, farà il suo debutto nella competizione.

La Moresco, che studia negli Usa alla University of Alabama (insieme alla sorella Angelica) è, attualmente, la miglior italiana nel world amateur golf ranking dove occupa il dodicesimo posto. Nel suo palmarès anche il successo – arrivato nel 2020 – all’Annika Invitational Usa. La Melgrati è invece trentasettesima nel WAGR e nel 2021 ha ottenuto una Top 10 (decimo posto) al Ladies Italian Open dopo un torneo da protagonista.

La gara su 54 buche, l’ultimo round all’Augusta National – La terza edizione dell’Augusta National Women’s Amateur si giocherà sulla distanza di 54 buche. Dopo le prime 36, in programma al Champions Retreat Golf Club, le migliori 30 concorrenti il 2 aprile si sfideranno (dopo un giorno di prova campo) per il titolo all’Augusta National (il mitico percorso voluto da Bobby Jones) dove, pochi giorni più tardi (dal 7 al 10), i big del golf maschile si contenderanno la “Green Jacket” nella 86esima edizione del The Masters.

Nell’albo d’oro fino a questo momento spiccano le affermazioni dell’americana Jennifer Kupcho nel 2019 (anno del debutto della competizione) e della giapponese Tsubasa Kajitani nel 2021 (nel 2020 l’evento è stato cancellato a causa dell’emergenza sanitaria).

Un field di grande livello – Dalla statunitense Rose Zhang, numero 1 del world amateur golf ranking, alla svedese Ingrid Lindblad, seconda nell’ordine di merito mondiale. Sarà un field di grande livello quello dell’Augusta National Women’s Amateur 2022. Per quel che riguarda la Top 10 del WAGR all’appello mancherà solo la campionessa uscente, la nipponica Kajitani (sesta). Ci saranno però, oltre alla Zhang e alla Lindblad, anche l’americana Rachel Heck (terza), la sudcoreana Youmin Hwang (quarta), la svedese Beatrice Wallin (quinta), l’austriaca Emma Spitz (settima), la cinese Xiaowen Yin (ottava), la scozzese Hannah Darling (nona) e la statunitense Julia Johnson (decima). A condizione che non passi al professionismo, la vincitrice riceverà un invito per giocare lo US Women’s Open e il Women’s British Open del 2022, oltre a qualsiasi altro evento amatoriale (il diritto varrà per un anno) di USGA, R&A e PGA of America.