La Città Metropolitana di Torino con VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, Hydroaid, Fondazione Museke e Politecnico di Torino ha aderito al progetto di Amref Health Africa che, grazie ad un finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nel corso di oltre tre anni di lavoro ha sviluppato un programma volto a promuovere la salute pubblica attraverso l’accesso all’acqua pulita e all’adozione di corrette pratiche igienico-sanitarie e di prevenzione delle malattie.

Il progetto S.M.A.R.T – Sanitation marketing, Agriculture, Rural Development and Transformation” era stato avviato il 1 giugno 2018 con un finanziamento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e si è concluso a fine ottobre .

Grazie alla diffusione di nuove competenze nel marketing delle strutture sanitarie e nella produzione in campo agricolo ed animale, sono state avviate attività generatrici di reddito e start up imprenditoriali.

Un’azione di cooperazione internazionale integrata e multisettoriale che ha riguardato duecento villaggi, in stretta collaborazione con le autorità locali competenti per la salute, l’igiene, l’approvvigionamento idrico, l’educazione e la formazione professionale.

I risultati hanno portato ad un netto miglioramento dell’accesso all’acqua nell’area di intervento (dal 47% al 67%); all’aumento notevole dell’utilizzo delle strutture igienico sanitarie (dal 7% al 40%) e al miglioramento delle competenze di base sulle corrette pratiche igieniche, la conservazione e la manipolazione del cibo. Sono state inoltre avviate trenta microimprese dedicate alla produzione e vendita dei componenti delle strutture igieniche; oltre 260 donne e uomini formati sulla produzione agricola ed animale e supportati nella creazione di attività generatrici di reddito. Infine, le autorità locali hanno beneficiato di formazione tecnica volta migliorare le capacità dei tecnici nella corretta pianificazione e gestione delle risorse idriche; oltre 2000 ragazzi e ragazze delle scuole del territorio coinvolti in attività di sensibilizzazione sulla salute e sull’intercultura e la convivenza pacifica.

In totale, oltre 20mila persone hanno visto la loro vita e quella dei loro figli migliorata.

“La Città metropolitana di Torino crede molto nella cooperazione internazionale – commenta il vicesindaco metropolitano Roberto Montà – e questi progetti concreti ci rafforzano nella convinzione che i nostri Enti con piccoli sforzi possono costruire segnali importanti di sviluppo”.

“Questo tempo ci ha dato alcune lezioni, dure, drammatiche, ma che non possiamo dimenticare. Abbiamo creduto per decenni che fosse la sola economia a far girare il Mondo, che la salute arrivasse molto dopo. Oggi abbiamo imparato quanto, anche un’azione semplice come lavarsi le mani – solo per fare un esempio – possa fare la differenza. Se poi la salute incontra possibilità di lavoro e sviluppo economico, abbiamo buone possibilità di aver favorito un cambiamento sostenibile nel tempo. Si aggiunge a questa lezione quella che ci ha mostrato che la salute di una comunità lontana da noi si può ripercuotere su chi sta a migliaia chilometri di distanza.  Il lavoro fatto insieme al VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, alla Città Metropolitana di Torino, Hydroaid, Politecnico di Torino e Fondazione Museke, rappresenta un allenamento importante, nel campionato della salute globale. In primo luogo, per le azioni concrete in Etiopia, secondo poi per aver mostrato questo allenamento di cittadinanza globale, anche agli italiani. “Crediamo che l’educazione e la formazione siano alla base di uno sviluppo realmente sostenibile e inclusivo. – afferma Renato Mele, Programme Officer del VIS per il progetto S.M.A.R.T. – Grazie a questo progetto è stato possibile intervenire in un’area del Paese particolarmente fragile, al confine con il Sud Sudan ad alta densità di rifugiati, creando un centro di formazione con attività rivolte prevalentemente a donne e aumentando la resilienza delle comunità ospitanti”.