Cominciamo col dire che per noi, assolutamente non specialisti della Regolarità, il primo obbiettivo era quello di completare il gemellaggio tra due luoghi simbolo della passione e della storia automobilistica sportiva nazionale: l’Autodromo di Monza, dal quale eravamo partiti all’inizio della scorsa settimana, e il “Circuito delle Madonie”, nelle sue tre differenti versioni (Grande, Medio e Piccolo), teatro di oltre 60 anni di Targa Florio in versione competizione, di cui 18 valide per il Campionato Mondiale Sport Prototipi.
Perciò quando sabato scorso siamo arrivati a Floriopoli, dove c’è tuttora la struttura dei box davanti alla linea del traguardo che ha caratterizzato tutte le 61 edizioni de “La Cursa”, abbiamo potuto esclamare “missione compiuta”!
Poi naturalmente abbiamo portato a termine la gara, ma effettuando la deviazione del percorso necessaria per realizzare le immagini davanti ai mitici box, sosta non prevista dall’organizzazione, abbiamo pagato un conto piuttosto salato di penalità. Nonostante questo fuori programma, e il divertimento sul “Circuito delle Madonie” in barba alla media limitata imposta nei settori cronometrati, abbiamo comunque concluso nella top ten (9°) di Classe 6 e al 92° posto assoluto su oltre 120 partenti.
Tutto sommato una bella soddisfazione, perché questa 105^ edizione della Targa Florio Classica era particolarmente tecnica, perciò riservata agli specialisti della Regolarità. Inoltre va sottolineato il successo ottenuto dalla particolare livrea della Porsche 911 2.4 T del 1973 Motorstyle Racing, dedicata alla lunga tradizione del marchio di Stoccarda nella gara siciliana e al centenario dell’affermazione nella “Targa” 1921 di Giulio Foresti, zio di Simone Tacconi che ha affiancato Eugenio Mosca nell’avventura.