Nella sala stampa del Pala Gianni Asti, coach Casalone ha presentato la sfida contro Pallacanestro Cantù, che andrà in scena domenica 17 ottobre, alle h.17.00, in diretta TV su MS Channel.

“LNP aveva deciso di trasmettere questa partita in televisione a bocce ferme, ma credo che il percorso che stanno facendo in questo momento le due squadre – nonostante le due sole partite disputate – gli abbia dato ragione. È una partita che ha della storia dietro, parliamo di due squadre che si sono affrontate più di cinquanta volte in Serie A, c’è grande tradizione in queste società, credo che sia una partita da rispettare e onorare – da parte delle società, dei giocatori e dei tifosi al palazzetto -, una grande occasione di pallacanestro.

Come prima cosa, voglio salutare il mio collega Marco Sodini al quale sono molto legato, parte del mio percorso di pallacanestro è collegato a Marco, credo sia un bravissimo allenatore, e sono contento di poterlo affrontare, è la prima volta che ho questa occasione. Lui ha fatto un percorso molto interessante, di alto livello, in questi anni ha dimostrato di essere un grande allenatore e lo sta confermando in questa stagione. Sono contento di ritrovare due giocatori con il quale ho avuto il piacere di lavorare: Francesco Stefanelli con il quale – insieme ad Alibegovic – ho condiviso una stagione a Tortona e Lorenzo Bucarelli – che ho avuto la fortuna di allenare a Sassari – un ottimo ragazzo prima che un ottimo giocatore, sarà un piacere rivederlo in mezzo al campo. L’ultimo dei giocatori che “conosciamo”, è Marco Cusin, speriamo di non averlo messo troppo bene in condizione durante la preseason e che possa non giocare troppo bene contro di noi, ma proseguire il resto del campionato in maniera egregia.

Credo che Cantù sia una squadra che vuole puntare alla promozione, come ha dichiarato più volte, con giocatori interessanti, ma mi sembra riduttivo parlare dal punto di vista tecnico dei singoli: potremmo parlare di Johnson o Allen sicuramente giocatori importanti, ma credo che parlare di loro e non degli altri sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti del club che ha costruito quel tipo di roster, nei confronti dell’allenatores che li allena tutti i giorni e dei giocatori stessi.

So che ci sarà diverso pubblico di Cantù, penso che ci siano anche dei tifosi che ci seguiranno in trasferta e penso sia una bell’occasione per vederli anche lontano dal Pala Gianni Asti: come squadra abbiamo bisogno del nostro tifo, lo abbiamo dimostrato contro Milano giocando una grandissima partita spinti dal nostro pubblico”.