Foto: Savioli_Martina di Rosario Turrisi

ANCHE PER MARTINA SAVIOLI SI CHIUDE UN CICLO: STOP ALLA PALLANUOTO, ARRIVA IL SALUTO ALLA SQUADRA

Per la prima volta in vent’anni di attività, non ci sarà nemmeno una Savioli in squadra Plebiscito Padova: dopo l’addio alla pallanuoto giocata di Ilaria, arriva il saluto anche di Martina.

Giocatrice tra le biancorosse sin dai primissimi anni di attività, ha disputato con la Società patavina tutti i campionati giovanili e assoluti, da capitano, da giocatrice, da fisioterapista.

Questa volta l’addio alla pallanuoto giocata è definitivo, ma la voglia di affiancare le ragazze, in altre vesti, è sempre tanta.

Quattro anni fa smettevo di giocare perché avevo scelto di seguire un master universitario” commenta Martina Savioli “oggi smetto perché credo sia arrivato il momento giusto per farlo. Pensavo sarebbe stato più facile scrivere queste parole, ma lasciare qualcosa che ami non è mai facile, ed è anche bello che sia così perché ti fa capire quanto quella cosa sia stata importante per te. È stata una decisione sofferta, ci ho pensato tanto, ma arriva un momento della vita in cui è giusto prendere altre strade e inseguire nuovi sogni.

Non ho rimpianti, tornando indietro rifarei tutto (ecco magari qualche rigore l’avrei tirato dall’altra parte ma solo quello!), ho conosciuto persone speciali e mi sono tolta tantissime soddisfazioni, ho avuto l’onore di sollevare la Coppa dello Scudetto come capitano della giovanile prima, e della prima squadra poi, e sono emozioni che mi porterò dentro per sempre.

Ma ciò che ha reso tutto così speciale è stata la mia squadra, con cui ho condiviso vittorie, sconfitte, gioie, dolori, scleri, difficoltà e risate a non finire…perché alla fine la differenza la fanno le persone con cui condividi un viaggio, voi siete state le migliori compagne di viaggio che potessi desiderare e posso solo ringraziarvi per questo.

Un grazie doveroso va a tutti gli allenatori che ho avuto e a Mirko, il preparatore atletico, vi ho già detto cosa penso quattro anni fa e non voglio essere ripetitiva ma voi sapete. Un grazie ai miei genitori, i miei primi tifosi, che hanno reso tutto possibile. Un grazie speciale anche a mia sorella per aver condiviso questi vent’anni di pallanuoto insieme (so che alle nostre compagne mancheranno le nostre litigate in spogliatoio).

Un grazie infine alla famiglia Barbiero, che ha sempre creduto in me e ha fatto sì che Padova diventasse per me come una seconda casa.

Lascio la pallanuoto giocata…ma nel cuore rimarrò sempre una giocatrice del Plebiscito Padova”