METTITI COMODO PORTA IL TEATRO IN VACANZA CON UN SOLO CLIC
Da aprile scorso ha preso il via la nuova stagione teatrale, Invitro teatro on demand: sette spettacoli messi in scena da sette teatri e ripresi appositamente per la piattaforma www.invitro.coop, disponibili on line e fruibili attraverso computer, smartphone e tablet.

Con l’arrivo dell’estate e con l’arrivo delle vacanze, potrai portare Invitro teatro on demand con te ovunque tu sia, al mare, in montagna, al lago o semplicemente in un posto a te caro…direttamente sul tuo tablet, computer o smartphone.

Potrai scegliere se acquistare gli accessi per una singola opera teatrale oppure l’abbonamento a tutti gli spettacoli on line per la durata di una stagione. Ci sono spettacoli che toccheranno il tuo cuore e potranno emozionarti stando comodamente seduto sotto l’ombrellone o in un posto tranquillo e ombreggiato avendo a portata di mano solo una connessione internet.
Ogni singolo spettacolo trasmesso su Invitro.coop ha una durata dai 50 ai 70 minuti.

A questo progetto, che ha proprio lo scopo di promuovere gli spettacoli in digitale a prescindere dalla riapertura delle sale per arrivare alla creazione di una piattaforma permanente, hanno aderito i teatri milanesi Teatro dell’Elfo, Teatro del Buratto, MTM Manifatture Teatrali Milanesi, Teatro Menotti, Teatro della Cooperativa, Teatro Magro di Mantova e Industria Scenica di Vimodrone.

Ai primi sei mesi dell’esperimento di Invitro.coop, se ne sono aggiunti altri sei, portando la fine del progetto al 31 marzo 2022.

GLI SPETTACOLI
Teatro Menotti “Far finta di essere sani” di G. Gaber e S. Luporini
In collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber
con Andrea Mirò, Enrico Ballardini e i Musica da Ripostiglio
di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
adattamento e regia Emilio Russo

Sono passati quasi 50 anni, ma lo spettacolo del signor G è ancora terribilmente di attualità. Stupisce e rincuora il fatto che Gaber sia riuscito ad anticipare i tempi, a raccontare la realtà come pochi altri al mondo, ma – allo stesso tempo – di andare oltre.
Sul palcoscenico Andrea Mirò, artista eclettica come pochissimi altri in Italia e Enrico Ballardini, attore, musicista e cantautore. Le musiche sono arrangiate dalla travolgente band Musica da Ripostiglio, presente da anni sui palchi dei festival di jazz e sui palcoscenici teatrali di tutta Italia.

Luca Pirozzi, Musica da ripostiglio: Lo spettacolo è molto attuale perché si pone l’eterna domanda cosa è normale e cosa non lo è. Parla delle nevrosi che ognuno di noi ha quotidianamente. Siamo sani o siamo pazzi, chi lo sa?

Enrico Ballardini: Il teatro canzone di Gaber è incredibilmente attuale nonostante sia stato scritto negli anni 70.

Teatro del Buratto “Janis – Take Another Little Piece of My Heart”
Ideazione: Luca Cecchelli
Testo, video e regia: Davide del Grosso
Con Marta Mungo e Davide del Grosso

Take another little piece of my heart è un viaggio alla scoperta di una delle più grandi figure del rock & roll, Janis Joplin, seguendo l’intuizione che a cinquant’anni dalla sua scomparsa possa essere un’interlocutrice straordinaria per le nuove generazioni.
Sulla scena un’attrice e un attore evocano, in un dialogo metateatrale, il mondo della Joplin attraverso articoli, pagine intime di diario, lettere e ovviamente musica.
Una little girl blue che, nel suo sapersi incamminare verso il futuro con incertezza e speranza, con rischio e desiderio, sembra l’avanguardia di ogni gioventù.

Davide del Grosso: Perché guardare Janis? Per il punto di vista particolare su Janis Joplin, sulla sua umanità dirompente e sofferente, sulla sua vita di adolescente in ricerca profondissima di sé e su quello che è riuscita a trovare.

Marta Mungo Janis – Take another piece of my heart è un viaggio all’interno della sua fragilità e forza, soprattutto nella sua adolescenza.
Dove fragilità e forza si incontrano e danno vita a qualcosa di dirompente

Teatro della Cooperativa “Nome di Battaglia Lia”
MEDAGLIA COMMEMORATIVA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
testo e regia Renato Sarti
con Marta Marangoni, Rossana Mola, Renato Sarti
musiche originali Carlo Boccadoro

All’interno della grande pagina della Resistenza, il quartiere di Niguarda a Milano e le donne dei suoi cortili ebbero un ruolo particolare. Niguarda si liberò il 24 aprile 1945, con un giorno di anticipo sul resto d’Italia.
Nome di battaglia Lia nasce da un attento lavoro di ricerca e raccolta di testimonianze dirette del nostro recente passato: Renato Sarti costruisce un testo che, usando le parole di Lia e delle sue compagne di lotta, racconta degli eroismi anonimi delle donne, in una realtà quotidiana fatta di famiglie da accudire nella fame e nelle malattie, senza però dimenticare quelle “piccole cose” che in quegli anni bui rendevano più lieve la vita.

Renato Sarti: Raccontiamo la storia della Resistenza al femminile. È una testimonianza importante
Rossana Mola: Parla del ruolo delle donne durante la resistenza, ci aiuta anche a capire molte cose che succedono oggi, è uno spettacolo che ti porta nella storia

Marta Marangoni: È un racconto vivace della Niguarda di un tempo, dove le donne avevano un ruolo fondamentale e sono state veramente importanti per la nostra liberazione.
Le donne sono state finalmente riconosciute come protagoniste, affiancando i partigiani anche nei libri di storia.

MTM Manifatture Teatrali Milanesi “Cyrano sulla Luna”
di Luca Chieregato
regia Luca Chieregato, Pietro De Pascalis con Pietro De Pascalis

Abbiamo preso Cyrano, quello del naso, quello dell’apostrofo rosa tra le parole ti e amo, quello di Rossana, il poeta spadaccino, e l’abbiamo mandato sulla Luna. Lui ha sempre sognato di andarci, lassù. Ora che è morto da poco, le sue parole ancora sfiorano l’eco dell’aria… e finalmente è arrivato lì. Lei, la Luna, non lo riconosce e fa domande bambine: che cos’è il teatro? E la verità? Cos’è il vento? Hai amato davvero?
Cyrano ripercorre tutta la sua storia, naviga lieve nella memoria e ricorda, dimentica, rivive. In scena c’è solo lui, Cyrano; gli altri sono fantasmi, ombre, guizzi di luce. A fargli compagnia c’è una luce di Luna, una Terra azzurra immersa nel buio da spiare da lontano, e le sue parole.

Pietro De Pascalis: Una storia eterna, una storia sull’amore, sulle difficoltà che tutte le persone hanno di uscire da un copione scritto. Il non riuscire ad uscire da questo copione porta la sua vita alla sofferenza e alla non felicità.
C’è una parte di Cyrano, di Cristiano e di Rossana in ognuno di noi.

Teatro dell’Elfo “Mary, una sarta per Shakespeare”
scritto diretto e interpretato da Elena Russo Arman

Il testo è ambientato all’epoca di Elisabetta I d’Inghilterra. C’è grande attesa per il nuovo spettacolo di Sir William Shakespeare in scena al Globe, il famoso teatro di Londra. Il più grande interprete del teatro elisabettiano, Mr Goodwin, è appena entrato in scena tra le ovazioni del suo adorante pubblico. Dietro le quinte resta la sua sarta tuttofare, Mary, il cui sogno è interpretare la parte di Giulietta, che ormai conosce a memoria, pur sapendo che non lo potrà mai fare perché è una donna, e le donne non possono recitare.
Attraverso lo sguardo ironico e scanzonato di Mary, Elena Russo Arman offre agli spettatori un modo diverso di scoprire il gioco teatrale, i mestieri di chi sta “dietro le quinte”, la magia del palcoscenico. È un testimone privilegiato che, da un punto di osservazione particolare – un camerino ingombro di oggetti di scena – rievoca i più celebri successi del Bardo, le cui storie fanno sognare da secoli spettatori di tutto il mondo e di tutte le età.

Elena Russo Arman: Nello spettacolo osserviamo da vicino un personaggio che lavora in un teatro, in questo caso il Globe. Il sogno di Mary è fare l’attrice ma…
Ci ricorda che i diritti non vanno dati per scontati. Nel 1600 le donne non potevano recitare. È bene ricordarlo perché i diritti vanno difesi e riaffermati: in 5 minuti si può tornare indietro di 400 anni.

Teatro Magro “SN 1604 | Corpo Celeste”
produzione Pantacon
regia Flavio Cortellazzi
con Elia Grassi

Nell’universo sono emersi molti fenomeni affascinanti: mostruosi buchi neri del peso di un miliardo di soli che mangiano le stelle e vomitano getti di gas; stelle di neutroni che ruotano su se stesse mille volte al secondo, la cui materia è compressa a un miliardo di tonnellate per centimetro cubo; particelle subatomiche così inafferrabili che potrebbero penetrare anni luce di piombo solido; onde gravitazionali il cui flebile passaggio non lascia alcuna impronta percettibile.
Un punto microscopico brilla, poi un altro, poi un altro: è l’impercettibile, è l’enorme. Questo lumicino è un focolare, una stella, un sole, un universo; ma questo universo è niente. Ogni numero è zero di fronte all’infinito.

Flavio Cortellazzi: L’astronomia è un argomento misterioso, e lo spettacolo permette una facile fruizione nonostante la complessità dei temi trattati

Fabio Dorini: è uno spettacolo adatto a tutti, a famiglie, ad adulti, a bambini e a chi semplicemente è curioso.
Lo spettacolo utilizza molto bene il rapporto tra attore e multimedialità.

Roberto Pavani: Connubio tra la multimedialità, linea trasversale pop presente attraverso delle icone del nostro tempo e attraverso una storicità che è pregnante

Industria Scenica “WEBulli”
di Serena Facchini ed Ermanno Nardi
con Marzia Gallo ed Ermanno Nardi

Anna ha 14 anni, fa le superiori in una cittadina alle porte di Milano. Ha una migliore amica, ha anche un ragazzo. È carina, è popolare. Un giorno si fa un video per il suo danzato. Ma quel video inizia a saltare da uno schermo all’altro.
Il bullismo a scuola c’è sempre stato, come anche il bisogno di farsi notare. Ma come sono cambiati oggi questi fenomeni tra social network e nuove tecnologie? Oggi gli “schiaffi” sono diventati intangibili, sono video pubblicati online, messaggi anonimi, foto rubate, false identità. Fisicamente fanno meno male, ma quanto feriscono nell’anima?
WEBulli indaga i fenomeni di cyberbullismo e sexting, ossia gli atti di bullismo e molestia e lo scambio di contenuti espliciti di carattere sessuale effettuati tramite i nuovi media digitali.

Ermanno Nardi: Se vi siete sentiti a disagio almeno una volta nella vita dovete vedere questo spettacolo

OBIETTIVO SOCIALE
Alla piattaforma Invitro è abbinata una campagna di raccolta fondi a favore dei lavoratori dello spettacolo (il 5% sugli incassi – vendita di spettacoli e abbonamenti, sponsorizzazioni).

INFORMAZIONI:
Accesso singolo spettacolo – € 8,00
Abbonamento 7 spettacoli – € 30,00

Per tutte le informazioni riguardanti il progetto Invitro – www.invitro.coop