Arriva dal profondo nord il nuovo acquisto del Ponte Casa D’Aste che va ampliare il proprio reparto di lunghe con Emese Vida, giocatrice Serbo-Ungherese che ha giocato negli ultimi due anni nel campionato Islandese. Nell’ultima stagione con la maglia dello Snæfell, Emese ha prodotto oltre 11 punti di media accompagnati da oltre 15 rimbalzi a partita.

La giocatrice, classe 1993, vanta presenze nelle nazionali giovanili della Serbia con cui ha partecipato anche agli europei under 18 e under 20. Per lei sarà l’esordio nei campionati italiani dopo aver giocato in Serbia nello Spartak Subotica e nello ZKK Bor, per poi trasferirsi in Bosnia al ZKK Orlovi Banja Luka e infine approdare in Islanda.

“Credo che Emese Vida sia quel “centro mobile” che stavamo cercando da anni. Centimetri, fisico, velocità, mano morbida dalla media distanza e tanti rimbalzi, nella continuità di una delle migliori caratteristiche delle mie squadre”, spiega Coach Franz Pinotti presentando la nuova giocatrice Orange. “Prediligo giocatrici “guerriere”, che non mollano mai e danno tutto sul campo per raggiungere un obiettivo che vede sempre il gruppo squadra al primo posto”, ha proseguito il tecnico Sanga
aggiungendo: “So che è un’ottima passatrice, ma saprà conquistare i tifosi con difesa, rimbalzi e canestri. Da ultimo, ma non meno importante, è un architetto come me. Credo che ci divertiremo a costruire una squadra molto organizzata ma anche molto “artistica” e creativa. Con Tayara saranno una coppia “da urlo”.

Ma andiamo a conoscere meglio!

Partiamo dall’inizio: Benvenuta al Sanga! Quali sono le tue prime impressioni e le tue aspettative?
Sono molto contenta di arrivare al Sanga. Ringrazio il mio agente e la Società per avermi messo a disposizione questa bella opportunità. So che andrò a far parte di una realtà molto ambiziosa e molto organizzata che l’anno scorso ha giocato per la promozione. La speranza è che tutto funzioni al meglio, che io riesca a fare la mia parte per raggiungere i nostri obbiettivi. Ho ripercorso l’ultima stagione della squadra attraverso i post sui social e dalle foto: l’impressione è che vi sia un clima familiare, unito e accogliente, per me questa è una cosa molto importante.

Quando hai iniziato a giocare?
Mia mamma è stata una giocatrice di basket e quando ero piccola mi ha detto “ehi sei alta, dovresti provare!”. Inoltre, vengo da una città piccola con una grande tradizione di pallacanestro. Dopo scuola tanti bambini giocavano a pallacanestro ed era quindi un bel modo per stare con gli amici. Finite le lezioni c’era sempre un allenamento da seguire.

Descriviti come giocatrice
In Islanda ho imparato ancora di più l’importanza del gioco di squadra, mi piace mettermi a disposizione della squadra e la cosa che mi piace di più è cercare di leggere il gioco. La più grande soddisfazione sul parquet è vedere un taglio di una compagna per poi servirla al meglio, o dopo un rimbalzo trovare il passeggio che permette il contropiede. Per darvi un’idea: il mio giocatore preferito è Nikola Jokic (centro dei Denver Nuggets); adoro il fatto che sembri un giocatore lento e invece
dimostra sempre di avere tutto sotto controllo e in visione. Fra l’altro Jokic viene da una città che dista meno di un quarto d’ora da casa mia!

Sei mai stata in Italia? cosa ti aspetti?
Non ci sono mai stata, mentre i miei genitori l’hanno visitata più volte. Arrivo da una città islandese di circa 1000 abitanti, quindi Milano rappresenterà un grande cambiamento. Sono sempre aperta alle novità anche per quando riguarda le città. Sono laureata in architettura e mi piace scoprire e vedere sempre nuovi stili; sono molto curiosa!