Trekking a cavallo: alla scoperta dell’Isola di Culuccia, nella costa tra Santa Teresa e Palau
L’andatura tranquilla del cavallo e un panorama mozzafiato: dai sentieri dell’isola di Culuccia (in realtà un istmo, collegato con un stretto sentiero di sabbia a Santa Teresa Gallura), si possono ammirare Spargi, Punta Sardegna, Porto Pozzo e le Bocche di Bonifacio. Domenica 30 maggio dalle ore 9 si svolgerà una manifestazione di Trekking equestre, sotto la guida dei Tecnici di Equitazione di Campagna della FISE Sardegna: Anna Teresa Vincentelli e Gian Carlo Guaraglia. Ritrovo alle 8.30 e partenza alle 9.
Scopo fondamentale della pratica del Trekking è avvicinare e conoscere la natura, rispettandola e tutelandola. Ripercorrere a cavallo antichi sentieri ed importanti vie di comunicazione ci dà la possibilità di praticare sport ispirandoci alla nostra storia e alle nostre tradizioni. Il Trekking è anche un formidabile attrattore turistico perché consente di conoscere una Sardegna dove le auto non possono arrivare.
I percorsi su sentieri e strade sono molto vari, vengono scelti in relazione al territorio e al grado di preparazione dei cavalieri. In questo caso il percorso è di circa 20 Km, con grado di difficoltà medio-facile. L’arrivo è previsto intorno alle 12.30 per il pranzo.
L’evento gode del patrocinio della Fise nazionale.

Isola di Culuccia – Riportata in vita grazie a Stella e Marco Boglione che nel 2017 ne sono diventati proprietari. L’Azienda Agricola Culuccia è un’avventura imprenditoriale e un progetto di valorizzazione del piccolo paradiso naturale di circa 300 ettari, noto anche come Isola delle Vacche.
Dal 1923 al 1996 il suo unico abitante fu il tenace Angelo Sanna, Ziu Agnuleddu, che lasciato il proprio lavoro di ufficiale postale a Santa Teresa si ritirò come un eremita sull’isola, senza
acqua corrente e luce elettrica. Negli anni ‘50, Sanna piantò la Vigna in Puntata con vitigni autoctoni galluresi: Vermentino, Pascale di Cagliari e Nieddu Addosu. Negli anni ‘60 Culuccia attirò le attenzioni di molti investitori, interessati ad acquistarla per sviluppare un progetto turistico complementare alla Costa Smeralda, ma Angelo Sanna rifiutò ogni proposta, per preservare la bellezza della sua isola.
Dal 1992 è “Oasi Permanente di Protezione Faunistica e di Cattura” e vi è proibita l’attività venatoria. Dal 2004 l’isola è “Area di notevole interesse”, di cui sono tutelati il sistema a baie, promontori, scogli, i sistemi dunali della spiaggia del Liscia e le zone umide costiere retrostanti. Inoltre la Culuccia fa parte della rete europea di aree protette, nota come Rete Natura 2000, ed è “Zona di Protezione Speciale”, per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari. La flora e la fauna dell’isola di Culuccia sono quelle tipiche della Gallura.

Nell’isola sono presenti numerosi recinti, ricoveri e abbeveratoi per animali oltre a vigne e orti che poco alla volta sono stati recuperati alle funzioni originarie: olio, mirto, gin, miele, allevamenti bovini, ostriche e vino sono i fiori all’occhiello della produzione dell’Azienda Agricola di Culuccia.