Importanti novità in queste ore in casa Libertas Opus Livorno.
Federico d’Elia, già Responsabile del Settore giovanile ed allenatore della nostra U20 Gold, è stato nominato come nuovo Direttore Tecnico.
Federico, raccontaci di questo nuovo incarico…
All’interno di una programmazione, che probabilmente avrebbe potuto avere corso con l’inizio della prossima stagione, la Società mi ha chiesto di dare una mano fin da subito, nel momento cruciale del nostro Campionato di Serie B, è non ho certo potuto dire di no.
Soprattutto perché credo fortissimamente nel progetto triennale della Società, dello spirito battagliero mostrato ed allo stesso tempo, condivisione per equilibrio e serenità, con il quale ha affrontato il periodo più complicato di questa stagione.
Stessa fiducia incondizionata nello staff e nel gruppo giocatori. Se avessi avuto il minimo dubbio, mi sarei tenuto alla larga. Ma abbiamo a che fare con grandi professionisti. E giocatori di talento indiscutibile.
Il tuo ruolo quindi quale sarà con precisione?
Il mio è un profilo che si pone a metà fra Gigi Garelli e Beppe Della Noce.
La mia sfera di competenza è ovviamente, prevalentemente quella tecnica.
Quindi, senza nessuna sovrapposizione o ingerenza, porterò il mio mattoncino ogni giorno, dando a coach Garelli ed a Matteo Pio, uno strumento in piu’ di confronto o di aiuto su qualsiasi tema, quando ne sentiranno il bisogno. Stesso discorso nei confronti dei giocatori.
Inoltre sono a disposizione del nostro GM Beppe Della Noce, che ad oggi si è dovuto destreggiare fra le mille cose che ci sono da affrontare. Lieto di collaborare quotidianamente ed alleggerirlo sui task che mi indicherà di volta in volta.
Come hai visto la squadra in questo momento difficile?
Inutile nascondere che il mese di Gennaio è stato complicato.
Sarebbe facile e semplicistico parlare di rilassamento
mentale seppur involontario, dopo le prime 4 vittorie in Campionato.

Credo che ci siano stati infortuni in elementi cardine del gruppo e conseguentemente, ne abbia risentito l’intensità degli allenamenti, che molto spesso sono poi lo specchio di quello che avviene in partita.
Ma se la squadra lotta e gioca con determinazione, come ha fatto a Piombino, accendendosi in difesa e lottando su ogni pallone, ogni difficoltà viene superata da se. Perché tutto parte dall’atteggiamento.
Ed a parità di atteggiamento, per talento carattere e bravura, questa squadra non va sotto con nessuno.
Previsione per il futuro?
Sicuramente il primo passo è lavorare bene. Come è stato senza dubbio fatto, con concentrazione ed intensità questa settimana.
Lo staff è super e la squadra è di talento e profonda.
Rispetto ad altri teams, potenzialmente siamo quella che ha il margine di crescita piu’ ampio.
Tutte le altre squadre come noi, hanno avuto infortuni pesanti e purtroppo casi di Covid.
Ma nessuna è partita con tutto il roster interamente composto di giocatori nuovi, da assemblare ed amalgamare, al fine di trovare quella coesione tecnica e caratteriale che serve in ogni chimica di squadra. E per completare questo processo, ci vuole tempo.
Riguardo al futuro, inutile guardare troppo lontano. A breve termine c’è da completare la prima fase e ci sono 4 partite tutte complicate e diverse fra loro.
La risposta di Piombino è stata importante, in un momento psicologico difficilissimo.
Ora dobbiamo assolutamente continuare su quella linea, con quel linguaggio del corpo, con quella determinazione ed atteggiamento.