Britishvolt, azienda specializzata nello sviluppo e produzione di batterie, annuncia oggi la collaborazione con Pininfarina,
la rinomata design house italiana, per la costruzione della prima “giga-factory” di batterie su larga scala del Regno Unito presso la ex base della RAF di Bro Tathan, in Galles.

Pininfarina vanta un’esperienza di oltre 90 anni passati in prima linea nell’ambito del design automobilistico innovativo, con una più recente espansione anche nel campo dell’architettura. Dopo decenni di collaborazione con marchi d’eccellenza come Ferrari, Alfa Romeo
e Peugeot, compreso il rinnovamento della flotta di

Eurostar che operano tra Londra e Parigi, Pininfarina possiede un’eredità impareggiabile nei settori dei trasporti e dell’automotive. I suoi progetti rivoluzionari, famosi in tutto il mondo, garantiranno che la “giga- factory” di Britishvolt sia adatta allo scopo e sia al contempo un’elegante rappresentazione del futuro dell’industria automobilistica inglese.

ImageIn qualità di studio italiano operante in tutto il mondo, Pininfarina si pregia di integrare sempre la cultura locale e le esigenze della comunità nella creazione degli spazi per garantire il massimo impatto positivo sul benessere fisico e mentale, non dimenticando mai di dare primaria importanza alla sostenibilità anche in ambito industriale.

Pininfarina è sempre stata all’avanguardia nella mobilità elettrica, sviluppando già nel 1978 il prototipo Ecos.
Di pari passo con la creazione di nuovi paradigmi di mobilità ecosostenibile e a zero emissioni, la design house con sede a Torino è anche profondamente dedita a un numero significativo di soluzioni di propulsione elettrica in vari segmenti dell’ecosistema della mobilità. La priorità di Britishvolt è di collaborare con un’azienda che avesse esperienza in questo campo, che potesse progettare una struttura in grado di armonizzarsi con l’ambiente circostante e che fosse al tempo stesso aperta e accogliente nei confronti dei residenti locali.

Orral Nadjari, AD e fondatore di Britishvolt commenta: “Siamo onorati di collaborare con Pininfarina, design house conosciuta in tutto il mondo, per creare la nostra “giga-factory”. Noi di Britishvolt riteniamo che il design innovativo debba avere la priorità, affinché possa accordarsi con la qualità futura delle nostre celle agli ioni di litio. Grazie a Pininfarina, che porta nell’architettura tutta la forza della sua eleganza e del patrimonio del design automobilistico, riteniamo di poter raggiungere questo obiettivo”.

Orral Nadjari continua: “L’obiettivo di Britishvolt di diventare il primo produttore al mondo di batterie a emissioni zero si allinea perfettamente all’esperienza di Pininfarina nella creazione di ambienti innovativi, ecologici e high-tech. L’attenzione di Pininfarina per
l’impatto sociale è ciò che ci ha spinti a stringere questa partnership, come dimostra l’accurata selezione di materiali sostenibili che tengono conto dell’intero ciclo di vita dell’edificio. Il loro equilibrio tra design pionieristico e la comprensione della cultura locale è
proprio ciò che Britishvolt è orgogliosa di portare avanti”.

Silvio Pietro Angori, AD di Pininfarina, aggiunge: “Siamo orgogliosi di collaborare con Britishvolt a
un progetto tanto ambizioso, contribuendo così alla creazione del più grande impianto di produzione di batterie del Regno Unito e portando avanti l’evoluzione della mobilità elettrica. Ci siamo sempre concentrati sulla combinazione di design senza tempo e sostenibilità
sociale e ambientale, sia nel design automobilistico che nell’architettura. Il design sostenibile non rappresenta più un’opzione che prima o poi va considerata: è un impegno ineludibile per creare valore sociale ed economico per
le generazioni future”.

Giovanni de Niederhäusern, Senior Vice President Architettura di Pininfarina afferma: “Il 2020 coincide con il novantesimo anniversario di Pininfarina. Nel corso degli anni siamo stati capaci di attingere all’esperienza fatta nel mondo dell’automotive e applicarla all’architettura, a partire dalle metodologie DFMA (Design for Manufacture and Assembly, progettazione per la fabbricazione e l’assemblaggio) per le costruzioni, fino all’uso del BIM (Building Information Modelling, modellizzazione delle informazioni di costruzione)
per valutare e migliorare le prestazioni del ciclo di vita
degli edifici”.

Orral Nadjari conclude: “Siamo consapevoli dell’impatto
significativo che avrà la nostra “giga-factory” di circa
250.000 metri quadrati sul sito e sul contesto urbano. Interagire con la comunità locale sarà di massima priorità per noi e ci assicureremo di instaurare un dialogo costante con i residenti e le aziende di Bro Tathan.
ImageVogliamo che questa struttura rimanga una meravigliosa testimonianza della cultura locale, di un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale e delle eccellenze del paese nella ricerca e nello sviluppo nel campo dello sviluppo e della produzione di batterie, settore in forte crescita in Europa e nel mondo”.

Ufficio Stampa