Atletica paralimpica: Castiglione della Pescaia, record italiani di Ricci nel giavellotto e Russo nel peso

La stagione dell’Atletica paralimpica entra finalmente nel vivo. Dalle piste e pedane di tutta Italia sono emerse prestazioni di assoluto rilievo agonistico ed indicazioni tecniche importanti per valutare lo stato di forma degli atleti post-lockdown.
A distinguersi sono stati i lanciatori che hanno partecipato al X Meeting Città di Castiglione della Pescaia.
Nel giavellotto F63 Stanislav Ricci (Francesco Francia) riesce nell’impresa di avvicinare i 50 metri e, con la misura di 49,47, aggiunge un ulteriore metro e mezzo al primato assoluto che detiene nella specialità.
Nicky Russo (Atletica Virtus Cassa di Risparmio di Lucca) straccia invece il record italiano del peso F37 resistente da tre anni (10,41) e diventa il miglior italiano di sempre con un lancio da 11,89.
Nel disco Oney Tapia (Fiamme Azzurre) e Lorenzo Tonetto (Trionfo Ligure) finiscono per soffrire la gara a grande partecipazione di oltre due ore, concludendo bene solo tre dei sei lanci a disposizione. L’atleta italo-cubano, argento mondiale e paralimpico F11, si ferma a 40,97, mentre il primatista tricolore F64 si esprime con 41,58. Nella pedana del peso F63 invece, Antonio Acciarino (Athletic Terni) fa registrare la misura di 9,85.
Per i 100 metri a categorie accorpate, il portacolori del Sempione 82 Riccardo Cotilli (T64) taglia il traguardo in 12.16, con il giovane Lorenzo Marcantognini (T63) che chiude in 15.12.
A Bergamo buono il primo test stagionale di Simone Manigrasso. Il velocista delle Fiamme Gialle, sesto al mondo, corre in 11.91 con vento contrario di 1.8 m/s.
Ottime le indicazioni dai concorsi del meeting di Treviso dove Francesca Cipelli salta 4,08 nel lungo F37. La giovane atleta del Veneto Special Sport avrebbe stabilito il nuovo limite nazionale per due centimetri, ma il record  non è omologabile per vento favorevole di 2.2 m/s. La compagna di club Agnese Caon, primatista italiana del peso F41, rientra alle gare con 4,23.
Ad Avola Salvatore Bianca (Arco Club Gela) atterra a 6,03 nel lungo T20, segnale assolutamente positivo per un ragazzo di soli 16 anni.

Foto Andrea Bruschettini