Rugby: la squadra delle ‘Pecore Nere’ (composta dai detenuti del carcere livornese ‘Le Sughere’) ha ripreso gli allenamenti.

Decisivo il nulla osta firmato dal Direttore dell’istituto penitenziario de ‘Le Sughere’ Carlo Alberto Mazzerbo: le ‘Pecore Nere’, dopo il lockdown ed il periodo più critico dell’emergenza legata al Covid-19, hanno ripreso ad allenarsi. I tre tecnici della squadra, Manrico Soriani, Michele Niccolai e Mario Lenzi – ovviamente con tutte le precauzioni del caso e indossando costantemente la ‘mascherina’ d’ordinanza – hanno ricominciato a guidare, da metà giugno, una volta alla settimana, le sedute per tale squadra del tutto speciale, composta da detenuti del carcere labronico de ‘Le Sughere’. Tutte le domeniche mattina, sul sintetico posto all’interno del carcere labronico, le ‘Pecore Nere’ effettuano allenamenti. Viene rispettato il protocollo FIR, che, per ora, impedisce il classico contatto e le classiche mischie. Ad onor del vero, rispetto al periodo invernale, rispetto a quando, prima della sospensione dettata dalla pandemia, questa squadra stava disputando il suo primo campionato federale (aveva inanellato nel torneo amatoriale Old toscano, girone 2, un’eccellente striscia di tre vittorie ed un pareggio su quattro partite), la condizione fisico-atletica è meno brillante. Non manca il tempo per tornare ad esprimersi nella forma migliore: prima del mese di ottobre, ben difficilmente si giocheranno gare ufficiali, con punti in palio. La storia di un pallone ovale da far rotolare all’interno dell’istituto penitenziario cittadino è iniziata, grazie ai Lions Livorno, circa 6 anni fa – sabato 27 settembre 2014 per la precisione – quando 22 giocatori amaranto, accompagnati dal presidente della società Mauro Fraddanni, dallo stesso Manrico Soriani (ex allenatore dell’under 16) e dai rappresentanti del comitato toscano della FIR, Marco Bertocchi e Claudia Cavalieri, dettero vita, sul terreno di gioco del carcere, ad un allenamento piuttosto sostenuto, con tanto di partitella in famiglia. Fu grande l’entusiasmo mostrato dai circa cento detenuti presenti sugli spalti. Da quel giorno, grazie ai Lions, grazie all’Associazione Amatori Rugby e grazie alla sensibilità ed alla concreta collaborazione della direzione e del personale de ‘Le Sughere’, sono scattati ‘veri’ allenamenti per i detenuti. Ben presto è stata allestita una squadra di rugby composta, appunto, da atleti reclusi nella casa circondariale livornese. La formazione, con grande autoironia, è stata battezzata, dagli stessi detenuti, ‘Pecore Nere’. L’intenzione di far disputare anche alcune gare amichevoli si è trasformata dopo alcuni mesi in realtà. Varie compagini di serie C si sono presentate all’interno dell’istituto carcerario, per giocare contro tale formazione, partite ricche di significato. Cinque anni dopo il primo allenamento effettuato dai 22 atleti Lions di cui sopra, e più precisamente il 24 settembre 2019, nel corso della conferenza stampa svoltasi nella sala riunioni dell’istituto penitenziario di Livorno, ecco l’annuncio di una grande novità: grazie all’interessamento del Comitato Toscano della FIR, le ‘Pecore Nere’ possono partecipare all’imminente campionato federale ‘Old’. All’incontro con i giornalisti, oltre ai tecnici Soriani e a Niccolai, parteciparono tra gli altri il direttore dell’istituto de ‘Le Sughere’ Carlo Alberto Mazzerbo, il delegato provinciale del CONI Gianni Giannone, il presidente del comitato toscano della FIR, Riccardo Bonaccorsi, il consigliere dello stesso comitato Luca Sardelli, l’assessore al sociale del comune di Livorno Andrea Raspanti, il garante dei detenuti Giovanni De Peppo, in rappresentanza dell’Associazione Amatori Rugby Toscana Arienno Marconi e, per i Lions, il consigliere Fabio Bizzi e l’addetto stampa Fabio Giorgi. I giocatori delle ‘Pecore Nere’ sono tesserati Associazione Amatori Rugby Toscana. Nel campionato Old potrebbero militare solo atleti che hanno già compiuto 35 anni: prevista, per alcuni elementi della squadra dei detenuti, una deroga. Le partite, viste le dimensioni del campo, piuttosto ridotte, sono disputate con soli 13 elementi, senza flankers. Il 16 novembre 2019 iniziò l’avventura nel torneo ‘Old’. Un’avventura entusiasmante, bloccata, bruscamente, dall’emergenza della pandemia. Un’avventura, per fortuna, non conclusa in modo definitivo: l’ovale ha ripreso, da metà giugno a viaggiare su quel terreno di gioco sintetico posto all’interno dell’istituto penitenziario..

Ufficio Stampa