I problemi delle scuole in vista della riapertura al tavolo di Città metropolitana con i presidi
Oggi la prima riunione del tavolo con i presidi istituito dalla Città metropolitana per analizzare
i problemi delle scuole in vista del nuovo anno

Si è svolta oggi, in videoconferenza, la prima riunione del tavolo permanente di lavoro che i consiglieri metropolitani Barbara Azzarà e Fabio Bianco, delegati rispettivamente all’istruzione e all’edilizia scolastica, e i loro dirigenti hanno istituito per coordinare e supportare i presidi, gli insegnanti e il personale non docente nel processo di ripresa delle attività scolastiche per l’anno scolastico 2020-21, ma anche in vista dello svolgimento degli esami di stato, che saranno in presenza. L’iniziativa, che è stata presentata con una lettera indirizzata ai capi d’istituto di tutte le scuole superiori di Torino e provincia alla fine di maggio, procederà per incontri separati in base ai tipi di scuole (Licei, Istituti Tecnici, Istituti Professionali), e oggi è stato il turno dei presidi dei Licei.
Nell’incontro odierno, a cui erano presenti anche i rappresentanti sindacali dei dirigenti scolastici, si è parlato di scenari e punti critici da tempo al centro del dibattito tra gli addetti ai lavori: se a settembre si dovrà riprendere l’attività scolastica dividendo i gruppi classe tra didattica in presenza e didattica a distanza, non sarà facile per tutti disporre di una rete in grado di supportare tanti collegamenti da remoto, e di telecamere per tutte le aule; sarà in alcuni casi necessario reperire un maggior numero di locali, verificando eventualmente anche l’idoneità di ambienti esterni; la diversificazione degli orari di accesso e uscita risulterà praticabile soltanto se il sistema dei trasporti pubblici sarà in grado di dare risposte adeguate in termini di numero di corse e di mezzi, e a questo scopo sta lavorando la direzione Trasporti della Città metropolitana insieme con l’Agenzia per la Mobilità e le aziende di trasporto.
Azzarà e Bianco hanno assicurato ai presidi che i tecnici delle direzioni di Edilizia scolastica della Città metropolitana prenderanno in esame gli edifici scolastici per programmare gli interventi di manutenzione ordinaria: servizi igienici, serramenti esterni, uscite di sicurezza, eccetera.
Gli esami di maturità saranno un vero e proprio banco di prova dell’attuazione delle misure anti-Covid: come è stato ribadito oggi, i tecnici della Città metropolitana aiuteranno i presidi e i loro collaboratori a individuare i locali più adatti allo svolgimento degli orali, e i percorsi di ingresso e di uscita. Nel frattempo, stanno cominciando gli interventi di manutenzione indispensabili per il corretto svolgimento degli esami, e stanno ripartendo i lavori straordinari e di adeguamento normativo già programmati e sospesi a causa dell’epidemia: l’intenzione è quella di portarli a una fase il più avanzata possibile nell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica, anche se non è pensabile di terminare tutti i cantieri entro l’inizio delle lezioni a settembre.
Gli interventi dei presidi hanno messo tutti in evidenza una serie di difficoltà: dal problema delle aule, che scarseggiavano già prima, ai trasporti, soprattutto per le scuole che raccolgono studenti da bacini intercomunali, dal numero degli studenti, che il prossimo anno sconterà il problema della mancanza delle bocciature fisiologiche, ai cantieri che se non terminano entro agosto possono creare problemi.
“Abbiamo già cominciato e continueremo a fare la ricognizione delle scuole territorio per territorio” hanno spiegato ai presidi i consiglieri Azzarà e Bianco, “per conoscere i problemi, a partire dal fabbisogno di aule: abbiamo deciso di muoverci anche se siamo ancora in attesa delle linee guida. Il governo nazionale ha promesso dei fondi speciali per far fronte alle esigenze dell’edilizia scolastica. In ogni caso, questo tavolo potrà fare proposte al Ministero”.

Ufficio Stampa