Dopo la lunghissima pausa forzata determinata dall’emergenza Covid 19, preso atto delle ‘Linee guida per la modalità dello svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra’ redatte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Ufficio Sport e del ‘Protocollo per la ripresa degli allenamenti in sicurezza nel contesto della pandemia da Covid 19’, uscito a inizio settimana a cura della Federazione Italiana Rugby, lunedì sera la prima squadra gialloverde ha ripreso gli allenamenti al campo, da ieri anche la squadra cadetta.
I giocatori che hanno partecipato, fino all’interruzione, al campionato di Serie A si allenano a piccoli gruppi di otto persone, suddivisi in turni per evitare affollamenti, all’interno della tensostruttura, per l’occasione aperta su due lati al fine di permettere una adeguata areazione. Nessun contatto e sanificazione costante dei macchinari di uso comune. A disposizione della cadetta, il campo sintetico. Ancora gruppi ridotti, distanziamento, nessun contatto e assoluto divieto dell’uso di palloni e scudi. Tutti i tecnici sono al lavoro con la mascherina di protezione.
Vittorio Musso, presidente Biella Rugby Club: “Siamo partiti dalle squadre senior, ma l’obiettivo è di estendere la possibilità di tornare ad allenarsi in totale sicurezza, a tutte le squadre gialloverdi. Arrivate le linee guida dagli organi ufficiali, abbiamo pensato fosse necessario dare un segnale forte e riprendere al più presto. Giocare a rugby in questo momento è impossibile, ma abbiamo pensato che l’impianto di cui Brc è dotato, era perfetto per ripartire in sicurezza. Abbiamo a disposizione grandi spazi sui quali far lavorare piccoli gruppi di atleti rispettando tutte le normative che regolamentano la ripresa dell’attività sportiva. Vedendo lo svolgersi di queste prime attività e testate adeguatamente le procedure in atto, riteniamo che l’impianto del Biella Rugby possa diventare un punto di riferimento per lo sport biellese nei prossimi mesi. A questo proposito, è nei nostri progetti l’organizzazione di un camp sportivo allargato a tutti i bambini, compresi quelli non tesserati al nostro club. Questa pausa forzata ha permesso ai nostri campi in erba di rigenerarsi, sarebbe bellissimo vederli pieni di bambini e atleti che si allenano. Purtroppo, al momento non abbiamo idee precise in merito a quali potrebbero essere i campionati che ci aspettano, ma abbiamo pensato che, al di là di riprendere una certa forma fisica e del piacere di rimettere insieme il gruppo, era meglio tenersi pronti. Al momento la Club House rimane chiusa, ma stiamo valutando tutte le opzioni per poterla riaprire almeno una volta a settimana, per ritornare a fare il famoso venerdì degli aperitivi”.
Corrado Musso, direttore sportivo Biella Rugby Club: “Gli allenamenti sono ripartiti perché potevano ripartire. Partecipano, per ora, i ragazzi che sono a Biella per residenza, studio o lavoro. Siamo un club di Serie A e riprendere gli allenamenti era una questione importante, in tanti non vedevano l’ora di riprendere. Chi perché fa questo o vuole fare questo nella vita, chi perché magari a casa non ha modo di allenarsi bene come può fare al campo, ma è doveroso precisare che non si tratta di una convocazione di squadra e non abbiamo costretto al rientro i ragazzi che prima del lockdown erano tornati presso le proprie abitazioni in altre regioni. L’impegno è per ora abbastanza blando, due o tre allenamenti a settimana, ma chi lo desidera può integrare accordandosi con i tecnici. Ovviamente il campo non è utilizzabile liberamente, ma ogni accesso è regolamentato da tutti i protocolli e le normative che ci hanno consentito la ripartenza ai quali ci atteniamo scrupolosamente”.