Il brillante cammino del Livorno, che ha chiuso il torneo al secondo posto. Al momento della sospensione, media di 4 punti a partita.

Prima della sospensione dettata dall’emergenza del Covid-19, il Livorno Rugby aveva giocato, nel suo ottavo campionato consecutivo di B, girone 2 – il raggruppamento del centro Italia – 11 partite. 44 i punti raccolti: media di 4 punti a gara. Un bottino sufficiente per garantirsi il secondo posto, alle spalle dell’imbattuta capolista Florentia (i gigliati hanno racimolato 54 punti su 55 a disposizione). A conti fatti, per i biancoverdi si è comportato meglio l’attacco (292 i punti all’attivo: solo il Florentia, a quota 373, è risultato più prolifico) della difesa (167 i punti incassati: meglio hanno fatto, rispettivamente con 69 e 140 punti, il Florentia ed il Valorugby Emilia cadetto, quest’ultimo ‘solo’ quarto in classifica). Come noto, la Fir, prima federazione sportiva in ordine di tempo, ha deciso nello scorso mese di marzo, di annullare tutti i campionati. Non sono stati assegnati gli scudetti (neppure quelli giovanili) e non si sono registrate promozioni, né retrocessioni. Dal girone 2 di B, sarebbe salita in A solo la prima classificata e sarebbe retrocessa in C1 solo l’ultima. L’analisi del torneo, per il Livorno Rugby – e ovviamente per tutte le altre squadre – può essere solo parziale. Il campionato, per i labronici allenati da Michele Ceccherini, è iniziato in grande stile (brillante, rotondo e ‘abbondantemente’ condito dal bonus-attacco il match valido per la giornata d’apertura, con l’Imola in casa) ed è proseguito con due gare vinte, non senza sofferenza (senza bonus e con sole due mete globalmente realizzate, contro il Valorugby Emilia cadetto, a Parma, e in casa con i Lions Amaranto, nello ‘storico’ primo derby tutto livornese della cadetteria). Poi è giunta la ‘madre di tutte le gare’, il confronto esterno con il Florentia, squadra che, non certo a sorpresa, si è ben presto installata al vertice. Sul nuovo sintetico del campo gigliato, match vero, nel quale gli ospiti hanno giocato con grande slancio. Il confronto si è chiuso sul 20-10 per i locali, ma – soprattutto per quanto evidenziato nel primo tempo – i labronici avrebbero meritato molto di più. Pur consapevoli della grande occasione persa, i biancoverdi non si sono persi d’animo e dalla quinta all’ottava fatica stagionale hanno saputo – talvolta affidandosi alla propria concretezza – raccogliere il massimo. Vittorie condite dal bonus aggiuntivo sul terreno del Parma’31, in casa con la Capitolina Roma cadetta e con lo Jesi e sul terreno del CUS Siena. Poi, il 19 gennaio, la seconda sconfitta stagionale (stavolta con la magra consolazione del ‘bonus-difesa’) in casa con il Modena, in una partita dal doppio volto: 15-0 i padroni di casa (punti della scatenata coppia Piras-Canepa) dopo 22’ di gioco e poi rimonta degli emiliani (15-20 il finale). La sfortunata partita con il Modena ha cancellato le residue possibilità di tenere vive le speranze promozione, ma non ha cancellato la volontà di lottare e di cogliere buoni risultati e di seminare. Nei due successivi impegni (entrambi in trasferta: partite che poi si sono rivelate le ultime della stagione), sono giunti, a Formigine e a Imola, successi ‘pieni’ (cioè vittorie con l’aggiunta dei bonus). La squadra labronica, nonostante una serie di infortuni che hanno falcidiato la rosa, ha disputato un torneo decisamente positivo. Rosa dall’età media piuttosto bassa, composta, in larghissima parte, da elementi nati e cresciuti nel florido vivaio. La società biancoverde è al lavoro per programmare la stagione 2020/21. Già ufficializzata la scelta del tecnico: sulla panchina della prima squadra torna Marco Zaccagna, al timone della formazione nelle annate 2017/18 e 18/19, chiuse rispettivamente al terzo e al quarto posto. A Riccardo Squarcini è invece stata affidata la direzione tecnica generale ed il coordinamento dei settori juniores e seniores.
Ufficio Stampa