Scannapieco: «Siamo soddisfatti, speriamo che gli infortuni ci diano tregua»
Iannicelli: «Emozione particolare giocare contro Irpinia»

Al termine del match vinto contro il Basket Club Irpinia, il Dg Fabio Scannapieco ha espresso la propria soddisfazione per l’ottimo momento vissuto dalla squadra: «Siamo in striscia positiva e questa cosa ci fa molto piacere. L’inizio di partita contro Irpinia non è stato semplice, poi siamo riusciti a svoltarla. Abbiamo avuto anche qualche problema durante la settimana, con gli infortuni che persistono. Questo ci toglie, inevitabilmente, spazio nelle rotazioni. L’importante, comunque, era portare i due punti a casa e ci siamo riusciti».
Il Dg indica poi il segreto delle sette vittorie consecutive: «Credo che sia tutto merito della serenità che stiamo vivendo e della possibilità di allenarci con regolarità. Se gli infortuni ci daranno una tregua, probabilmente potremo esprimerci su livelli ancora migliori. Noi proviamo a dare il massimo, settimana dopo settimana. Sette successi consecutivi sono tanti, vogliamo continuare così».
Sempre di più lo spazio a disposizione dei tanti giovani a disposizione di coach Sanfilippo: «Abbiamo programmato la stagione proprio in questa direzione, con l’idea di inserire gradualmente i giovani. Non ha senso, per il nostro club, far giocare solo elementi che hanno già dato tanto alla pallacanestro. L’importante è che i nostri ragazzi continuino ad allenarsi come stanno facendo, pronti e carichi quando saranno chiamati in casa. Sono sicuro che lo spazio, per loro, arriverà».
Poi la chiusura: «Come detto, ci auguriamo di continuare a fare bene. Conquistare un posto nei play-off è l’obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio anno. Dopo un inizio difficile, ora stiamo risalendo la china e ci troviamo attualmente al quarto posto. Al di là della classifica, ribadisco però che l’aspetto primario è rappresentato dalla crescita dei nostri giovani e dalla prospettiva di veder nascere un roster importante nei prossimi anni».
Partita speciale per Andrea Iannicelli, avellinese D.O.C., ritrovatosi ad affrontare la squadra della sua città: «All’andata abbiamo disputato una partita molto contratta, a differenza di quanto accaduto in questo match di ritorno. Abbiamo dimostrato, soprattutto, maggiore consapevolezza nelle nostre potenzialità. Sapevamo che loro, per carta d’identità del roster e rotazioni più corte rispetto a noi, potevano essere più pericolosi ad inizio partita e ad inizio terzo quarto, per poi cedere un po’ dal punto di vista fisico. Non è un caso, infatti, che nella parte finale del secondo e del terzo quarto siamo riusciti ad imprimere quell’accelerata che ci ha permesso di acquisire vantaggio e stare più sereni».
Anche contro Irpinia, Bellizzi ha dimostrato di essere letale dall’arco: «La squadra è stata costruita con un’identità precisa. In queste ultime due partite è mancato anche Gerardo Esposito, che è un altro specialista del tiro da 3. Io e Di Mauro stiamo tirando abbastanza bene, grazie anche alle giocate di Manning e Beatrice che ci permettono di avere tiri molto molto comodi. Il nostro compito è farci trovare pronti e realizzare. Questo aspetto è stato ancora più evidente contro Irpinia, che ha i propri punti di forza sotto le plance. Siamo stati bravi a sfruttare lo spazio dall’arco e a punire i nostri avversari ripetutamente».
Poi un passaggio sulla serie positiva che va avanti da 7 turni: «Quando vai a cambiare 3/5 di un quintetto ben rodato come era il nostro dello scorso anno, è inevitabile riscontrare delle difficoltà iniziali. È arrivato Ernesto Beatrice che è un giocatore totalmente diverso da Trapani e che ha dovuto adattarsi ad un sistema di gioco non facile come quello di coach Sanfilippo. Discorso simile per Manning che, per età e provenienza cestistica, doveva ambientarsi in questo campionato. A ciò si sono aggiunti alcuni infortuni che hanno rallentato il nostro processo di crescita. Piano piano siamo però venuti fuori e i risultati si vedono».
Chiusura dedicata alle emozioni vissute nel match contro un Basket Club Irpinia capitanato dal cugino Fabio Iannicelli: «Non nego di aver avvertito un po’ di tensione, anche se meno rispetto alla gara d’andata. Sentivo tanto questa partita, perché conosco tanti dei ragazzi affrontati. Con Fabio giochiamo insieme da quando siamo piccolini. Io, in quanto figlio unico, lo considero come un mio fratello più piccolo. Ritrovarmi a giocarci contro, mi ha fatto un effetto davvero particolare. La dirigenza di Irpinia, poi, è la stessa che avevo quando ho giocato con Avellino nel settore giovanile. Ho dovuto togliermi, insomma, un po’ di pressione dalle spalle ad inizio match. I primi due tiri sono andati male, poi mi sono sciolto nel prosieguo della partita».