Il Team della Spedizione Last Overland, che percorre in senso inverso la rotta della famosa “Oxford & Cambridge Far Eastern Expedition” del 1955, nel suo viaggio da Singapore a Londra, venerdì 6 dicembre ha fatto una sosta a Nitra, in Slovacchia, per visitare lo stabilimento Jaguar Land Rover.
Sul posto li attendeva la più recente Land Rover, la nuova Defender, per un incontro con la sua antenata “Oxford”, una Land Rover Serie I. Il benvenuto a Nitra è stato dato dal Primo Ministro Peter Pellegrini e da Grant McPherson, Executive Director for Manufacturing di Jaguar Land Rover.
Il Team ha così colto l’opportunità di visitare il modernissimo impianto di Nitra e ammirare le nuove Defender in uscita dalla linea di produzione. Il capo spedizione Alex Bescoby ha dichiarato: “Desideravamo visitare Nitra fin dall’inizio del viaggio, per vedere il Centro di produzione della nuova Defender. Abbiamo ricevuto un’accoglienza fantastica da parte del team Land Rover – che ha reso speciale la partenza per il nostro viaggio verso Londra.”
Land Rover continuerà ad offrire il proprio supporto alla spedizione Last Overland che attraverserà Austria, Germania Francia e Belgio prima di arrivare, il 14 dicembre, nel Regno Unito.
In questo caso, a dare il benvenuto saranno i proprietari di Land Rover che, partendo da vari Paesi europei, si riuniranno a Folkestone per festeggiare il Team.
Successivamente, al Team di unirà una nuova Defender con una speciale livrea Oxford & Cambridge, per la tappa finale che vedrà l’arrivo all’Hilton Park Lane di Londra – a pochi metri dalla linea d’arrivo della First Overland, nel 1956.
Racconta Alex: “Il tragitto è stato decisamente carico d’azione, con i suoi alti e bassi, ed è incredibile come sia passato velocemente il tempo di viaggio, dopo diciotto mesi di pianificazione! Abbiamo guidato ancora una volta questa incredibile Land Rover sessantaquattrenne nei luoghi più remoti ed affascinanti del mondo, affrontando monsoni tropicali, il gelo di venti gradi sottozero e strade di montagna a 5000 metri di altitudine. La Oxford ha superato ogni ostacolo. Dal Nagaland al Tibet, dal Turkmenistan alla Serbia. abbiamo ricevuto accoglienze incredibili.”
La spedizione Last Overland: una prova di forza e grinta
Come ogni spedizione impegnativa, specialmente con l’attraversamento di numerose frontiere in un veicolo così datato, anche Last Overland ha dovuto affrontare dei problemi. Uno particolarmente memorabile è stato causato da un guasto meccanico: una ruota posteriore ha ceduto, mettendo completamente fuori uso il sistema frenante, mentre Alex e Nat viaggiavano a 110 km/h nel Turkmenistan.
Anche l’equipaggio è stato messo a dura prova. Gli otto componenti del Team, provenienti da Belgio, Francia, Indonesia, Regno Unito, Singapore e Stati Uniti hanno dovuto combattere con l’altitudine, la temperatura e le diete locali. Infatti, hanno dovuto affrontare sia occasionali episodi di avvelenamento da cibo che temperature rigidissime; in alcuni tratti del viaggio sono perfino dovuti ricorrere alla somministrazione di ossigeno, per combattere il mal di montagna.