NAUFRAGHI SENZA VOLTO. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo
(Raffaello Cortina Editore)
di Cristina Cattaneo  .

Il corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo paese, l’Eritrea; quello di un altro, proveniente dal Ghana, con addosso una tessera della biblioteca; i resti di un bambino che veste ancora un giubbotto la cui cucitura interna cela la pagella scolastica scritta in arabo e in francese. Sono i corpi delle vittime del Mediterraneo, morti nel tentativo di arrivare nel nostro paese su barconi fatiscenti, che raccontano di come si può “morire di speranza. A molte di queste vittime è stata negata anche l’identità. L’emergenza umanitaria di persone che attraversano il Mediterraneo ha restituito alle spiagge europee decine di migliaia di cadaveri, oltre la metà dei quali non sono mai stati identificati. Il libro racconta, attraverso il vissuto di un medico legale, il tentativo di un paese di dare un nome a queste vittime dimenticate da tutti, e come questi corpi, più eloquenti dei vivi, testimonino la violenza e la disperazione del nostro tempo.
Professoressa ordinaria di Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Milano e direttrice del laboratorio LABANOF, Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense, Cristina Cattaneo è attualmente coinvolta nell’identificazione dei migranti morti in mare, in particolare nei naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e del 18 aprile 2015. Una delle vite spezzate raccontate da Cattaneo nel testo ha, lo scorso gennaio, ispirato la struggente vignetta del disegnatore Makkox, quella del giovane naufrago ritrovato con la pagella cucita nel giubbotto. Il disegno, che ha avuto milioni di condivisioni sul web, raffigura un bambino in fondo al Mediterraneo che tutto fiero mostra la sua pagella a un polipo che commenta “Uau, tutti dieci! Una perla rara”,

Nata nel 2000, Casba Società Cooperativa Sociale è la prima cooperativa fondata a Napoli da cittadini di origine straniera. È costituita da mediatori culturali e operatori provenienti da diversi Paesi del mondo che si occupano di integrazione e inclusione sociale in particolare con gli obiettivi di: facilitare l’accesso degli immigrati ai servizi e alle altre opportunità territoriali; promuovere campagne e interventi informativi e culturali rivolti alla cittadinanza per aumentare il grado di conoscenza sul fenomeno migratorio e contrastare il diffondersi di stereotipi negativi e/o di atteggiamenti discriminatori; favorire l’attivazione di una rete tra enti pubblici e il privato sociale, per la gestione dei servizi rivolti agli immigrati e a persone in difficoltà. Dal 2015, nell’ambito della rete europea Migrantour Intercultural Urban Routes, promuove l’iniziativa Migrantour Napoli, itinerari in città creati e condotti da cittadini di origine straniera e proposti a studenti, residenti e turisti. Dal 2016 organizza ogni anno la rassegna Racconti dalla Città-Mondo Parole | Visioni | Passi, due giorni con narratori e narratrici di diversa provenienza e cultura per dare voce alla pluralità di punti di vista che abitano le nostre città già multiculturali. Casba, inoltre, dal 2018, promuove a Napoli l’iniziativa Indovina chi viene a cena? in cui persone e famiglie di origine straniera, l’ultimo sabato del mese, aprono le porte delle loro case e offrono una cena speciale, familiare, con l’idea di fare incontrare le persone e le loro culture nella maniera più antica: a tavola.