Alessio Gaudio: “Il minibasket è cresciuto molto. Il confronto con gli altri allenatori è importante”

Dopo i primi mesi di lavoro in qualità di responsabile del settore minibasket bianconero, Alessio Gaudio ha tracciato un bilancio dell’attività stagionale, che non può essere che “positivo in quanto abbiamo aumentato il numero degli iscritti rispetto all’anno scorso e abbiamo avviato un progetto nelle scuole con la collaborazione della Polisportiva Derthona e della Fondazione Camagna. Inoltre, anche lo staff si è ampliato, dalle cinque persone iniziali – io, Stefano Degrada, Dario Gay, Valentina Scardaci e Clara D’Amico – ora abbiamo raggiunto le dieci unità grazie alla partecipazione di cinque ragazzi del settore giovanile che ci consentono di rendere la nostra offerta più completa”. Un altro aspetto che Gaudio sottolinea con entusiasmo è la “partecipazione dei ragazzi agli eventi prima delle gare casalinghe della Serie A2, in cui abbiamo coinvolto società non solo del nostro territorio, come Alba che è venuta a vedere una nostra gara. Si tratta di un’iniziativa che ha riscosso grande successo anche nelle famiglie, per cui il prossimo anno abbiamo l’intenzione di ampliarla ulteriormente”.

Tutte e quattro le squadre del minibasket bianconero – Esordienti, Aquilotti, Scoiattoli e Pulcini – partecipano ai rispettivi campionati: Gaudio spiega come “nel caso degli Esordienti e degli Aquilotti partecipiamo ai campionati federali nel girone con le squadre delle province di Vercelli e Novara, mentre gli Scoiattoli hanno partecipato ad alcuni concentramenti a tre con Serravalle e Valenza giocando due partite nella stessa giornata sul campo di ognuna delle formazioni partecipanti. Per quanto riguarda i Pulcini, a partire dalla settimana prossima, giocheremo delle gare in mini gironi: per i ragazzi saranno le prime esperienze agonistiche e sarà divertente vederli giocare. Inoltre, verso la fine dell’anno sportivo vorremmo organizzare lo Jamboree regionale Esordienti: stiamo lavorando con la Federazione per ospitarlo noi”.

Il confronto con gli allenatori del settore giovanile, reso possibile a livello logistico dalla vicinanza degli uffici e dei campi da gioco a Tortona, è un altro aspetto che Gaudio ritiene importante per lo sviluppo dell’attività, in quanto “ho la fortuna di lavorare spalla a spalla con un professionista del calibro di Massimo Bisin, che ha grande esperienza e mi dà consigli sia personali sia professionali. In ufficio, poi, mi confronto con Paolo De Ros, Vanni Talpo, che oltre ad essere assistente della prima squadra allena l’Under 18 DNG, e con il presidente del settore giovanile Andrea Ablatico, che segue quotidianamente la nostra attività. La collaborazione che si è creata fa sì che i problemi vengano affrontati e risolti grazie all’aiuto di tutti”.

Un momento importante di confronto è avvenuto in occasione della visita a Tortona di Andrea Capobianco, CT della Nazionale Under 20 Maschile, che “ha dato numerosi spunti su cui potere lavorare – afferma Gaudio – perché Capobianco non è mai banale e ritengo che sia uno dei migliori allenatori di squadre giovanili su cui possiamo contare in Italia. È stata un’esperienza formativa e importante perché la nostra società sta cercando di crescere come settore giovanile sia a livello locale sia a livello nazionale”.

Oltre ad essere responsabile del settore minibasket, Alessio Gaudio è anche allenatore della formazione Under 16 Eccellenza bianconera. Nel suo modo di essere, l’allenatore “non cambia, in quanto cerco di essere un punto di riferimento e un esempio per i ragazzi in quanto lo ritengo importante per la loro crescita. Le esigenze dei più piccoli non sono meno importanti di quelle dei ragazzi”. Le principali differenze tra i due ruoli riguardano invece “gli obiettivi, che sono molto diversi. Inoltre, è importante avere una buona preparazione tecnica perché i ragazzi dell’Under 16 devono essere pronti per affrontare un campionato difficile quale è l’Under 18 DNG”.

Nell’ottica del percorso che i giocatori compiono dal minibasket al settore giovanile, la figura di Marco Ramondino, che ha sempre curato la crescita dei giovani, è di “fondamentale importanza – prosegue Gaudio – perché fa vedere la fine del percorso a un ragazzo che cresce nelle nostre giovanili. Marco ha un occhio di riguardo per i giovani che si allenano con la prima squadra, anche in passato ha saputo tirare fuori il meglio da giocatori che ora hanno un ruolo importante in Serie A2. Inoltre ci dà dei consigli perché partecipa alle riunioni tecniche del settore giovanile e ci aiuta a tarare il lavoro per preparare i ragazzi a giocare al massimo livello possibile. Marco ci completa ed è fondamentale perché ci fa vedere l’obiettivo finale”.
Ufficio Stampa