VENERDÌ 16 NOVEMBRE – SECONDA SERATA
«Una madre per tutti: maternità per altri» è il reportage al centro del nuovo appuntamento con Stella Pende e “Confessione Reporter”, in onda su Retequattro venerdì 16 novembre in seconda serata.
Si tratta di una «realtà criticata, addirittura da molti criminalizzata, la cui illegalità è stata ribadita con vigore dal ministro delle Politiche per la famiglia Lorenzo Fontana, ma che uno scienziato e grande umanista come Umberto Veronesi definiva una donazione», afferma la giornalista in apertura di puntata.

«La maternità surrogata è lo sfruttamento del corpo di una povera donna bisognosa o è un dono che la madre portatrice fa ad una coppia di genitori che non potranno mai avere un figlio loro? Prima di schierarci da una parte o dall’altra – ribadisce Stella Pende – arriviamo fino alla fine del viaggio di “Confessione Reporter”».

Sono circa 70 all’anno, le coppie sterili che partono dall’Italia per andare in Ucraina a cercare una donna che avrà un figlio per loro: lì ci sono decine e decine di cliniche specializzate che offrono pacchetti da 10 a 30 mila euro. L’Ucraina sembra essere uno dei paesi più economici, per i connazionali che fanno i così detti viaggi della speranza. “Confessione Reporter” ha parlato con tre mammine ucraine, ragazze sposate con figli che vivono di questo lavoro.

A seguire, l’approfondimento della rete diretta da Sebastiano Lombardi incontra Sylvie e Valerie, che raccontano la loro esperienza con una madre surrogata americana. La coppia, in Francia, è stata tra le prime ha realizzare la genitorialità attraverso l’utero in affitto. Infine l’Italia. Una donna che ha provato la strada dell’Ucraina senza successo, racconta le difficoltà affrontate.

L’avvocato Antonio Manzione analizza la situazione del nostro Paese, mentre a Bologna l’ex senatore Sergio Lo Giudice apre le porte della sua casa e svela la sua famiglia: compagno e due figli, nati in America da mamma surrogata.

Ufficio Stampa