Anche l’avvocato Michele Briamonte sarà tra i protagonisti della The Night of Kick and Punch 9, organizzata sabato 15 dicembre da Angelo Valente e dalla Sap Fighting Style al centro sportivo Vismara di Milano e presentata da Elisabetta Canalis. Combatterà sulla distanza delle 3 riprese da 2 minuti ciascuna. Il nome del suo avversario sarà reso noto nei prossimi giorni. Avvocato cassazionista ed iscritto all’International Bar Association, socio fondatore di Grande Stevens International LLP con sede a Londra e Managing Partner di Grande Stevens Studio Legale Associato con sede a Torino, Milano e Roma, il 41enne Michele Briamonte è un grande appassionato di kickboxing, ma anche un entusiasta praticante. Si sta allenando per combattere sul ring con le regole dello stile full contact (calci e pugni al di sopra della cintola). Il full contact è il primo  stile di kickboxing inventato negli Stati Uniti. Il primo campionato del mondo si svolse il 14 settembre 1974 alla Cow Sports Arena di Los Angeles con i migliori atleti americani di quell’epoca: Joe Lewis, “Superfoot”   Bill Wallace, Jeff Smith, Howard Jackson ed Isaia Duenas. In seguito, gli organizzatori di quell’evento fondarono la federazione che oggi è conosciuta come World Association of Kickboxing Organizations e che  in Italia è rappresentata dalla FIKBMS (che è riconosciuta dal CONI). Nel corso dei decenni, kickboxing è diventato un termine generico per definire una serie di stili in cui è consentito colpire l’avversario con pugni e calci (a contatto pieno o leggero). I combattimenti a contatto pieno si svolgono sul ring, quelli a contatto leggero sulla materassina (definita “tatami”). Alla The Night of Kick and Punch 9 tutti i combattimenti saranno a contatto pieno e quindi avranno luogo sul ring. Nel corso della serata si svolgeranno anche un torneo di kickboxing-stile K-1 (calci, pugni e ginocchiate) ed uno di thai boxe (calci, pugni, gomitate, ginocchiate e proiezioni, ma nel momento in cui l’avversario è a terra si deve interrompere l’attacco). La manifestazione inizierà alle 19.00. L’avv. Michele Briamonte è anche un istruttore di kickboxing certificato dalla FIKBMS. Lasciamo che sia lui a parlarci della sua passione per la kickboxing.

Avv. Briamonte, da quanto tempo pratica la kickboxing?
“Pratico arti marziali da quando avevo sei anni avendo cominciato con il karate al Dojo Dojukai con il maestro Miura. Sono diventato cintura nera. Pratico gli sport da combattimento dal 1992, ho iniziato presso la Panza Gym.”

Da spettatore, quali campioni di kickboxing La entusiasmavano?
“Fra gli italiani Massimo Liberati ed Angelo Valente, che oggi posso vantare come miei maestri. Poi Franz Haller. Negli anni in cui facevo il corso per diventare istruttore, mi piacevano anche i match di Carlo Barbuto. Fra gli americani, i miei preferiti erano il campione del mondo dei pesi mediomassimi e massimi di full contact Rick Roufus – ha chiuso la carriera con un record di 65 vittorie, 9 sconfitte, 3 pareggi e 1 no-contest –
ed il leggendario pioniere del nostro sport Superfoot Bill Wallace, campione dei pesi medi per 6 anni che ha chiuso la carriera imbattuto con un record di 23-0.”

Ha sempre praticato il full-contact o anche gli altri stili?
“Da agonista, ho combattuto solo nel full contact. Quello del 15 dicembre al centro sportivo Vismara sarà il mio quarto combattimento di quest’anno. Ho praticato anche il semi contact ed il light contact, due stili in cui
– come si evince dal loro nome- i colpi non vengono affondati a potenza piena e di conseguenza il contatto è molto leggero. Ricordo con piacere il corso per istruttori che prevedeva delle lezioni entusiasmanti di semi e light con i maestri Cosentino e Pattarino. Nel 1997 sono diventato istruttore di full contact e light contact cintura nera di secondo grado iscritto all’albo FIKBMS, che all’epoca si chiamava FIAM. Nel 1998 ho avuto un’esperienza – che ricordo ancora con grande appagamento – come istruttore durante gli studi universitari.”

Cosa Le dà la kickboxing dal punto di vista atletico ed umano?
“Attitudine alla disciplina, costanza e determinazione. Rispetto per l’avversario e la consapevolezza di voler prevalere nel confronto rispettando le regole.”
Ufficio Stampa