Et voilà, il tavolo da gioco è servito. Bello, appariscente, solido e soprattutto funzionale. Al momento di liberarlo dal velo che dava una tocco di mistero al suggestivo parco giochi comunale di Zeddiani, un centinaio di persone attendeva il rito inaugurale solennizzato dai due protagonisti istituzionali che hanno tenuto a battesimo il nuovo progetto “Vivi il Ping-Pong”: il presidente regionale della federazione Simone Carrucciu e il sindaco del piccolo e ordinato borgo dell’oristanese Claudio Pinna.
L’entusiasmo è immediato, grazie al team di giocatrici del Comitato si sono aperte subito le danze con racchette e palline, indispensabili per testarlo nei minimi dettagli. Tutti sono rimasti soddisfatti, compreso il giocatore paralimpico in carrozzina Daniel Catalin Maris che ha dimostrato ai presenti come in quel tavolo possono accostarsi senza alcun ostacolo anche le persone con disabilità. Non solo i bambini presenti, ma anche gli amministratori si sono concessi una partitina serale prima di brindare con la popolazione durante il rinfresco organizzato nel bar attiguo.
Dietro questa opera di arredo urbano, senza fini di lucro, caratterizzante il progetto ideato dal Comitato Fitet Sardegna e trasmesso a tutti i comuni dell’isola, c’è stato un notevole lavoro di intermediazione tra gli uffici comunali (con i responsabili Sebastiano Piredda e Roberta Fais) e la federazione stessa che ha poi curato l’evoluzione dei lavori assoldando l’impresa per gli scavi e il fornitore del tavolo. Nel pacchetto programmato dalla Fitet sarda anche l’acquisto di un defibrillatore che valorizza ulteriormente l’area sportiva zeddianese già dotata di giochi per i più piccini, un campo di calcetto e un altro di basket. La zona è video sorvegliata e a scoraggiare eventuali raid teppistici ci pensa pure lo staff che gestisce il punto di ristoro del parco, posizionato proprio di fronte. Alle cortesissime barwomen si potranno chiedere in prestito racchette e palline per trascorrere momenti sportivi spensierati in tutti i giorni dell’anno.
Per il grande giorno erano presenti anche il sindaco di Santulussurgiu Diego Loi, in qualità di presidente dell’Unione dei Comuni del Montiferru e Alto campidano, il suo collega Francesco Pinna, primo cittadino di Bonarcado e il delegato provinciale del Coni di Oristano Gabriele Schintu. Folta anche la rappresentanza di atleti delle vicine società di tennistavolo: i longevi atleti hanno fatto intendere che ogni tanto faranno una capatina da quelle parti per sessioni d’allenamento all’aperto.

IN PIEDI ATTORNO AD UN TAVOLO

Alla fine tutti hanno voluto cimentarsi con la disciplina, come sempre seducente ma che in pochi decidono di praticare con meticolosità. E nel suo intervento Simone Carrucciu ha fatto intendere che un tavolo all’aperto sempre disponibile può aprire nuovi spiragli e, oltre all’aspetto prettamente ludico-sociale, invogliare la gente a dedicarsi con più assiduità agli allenamenti, magari affiliando una squadra alla Fitet. “Altri comuni si sono interessati all’iniziativa – ha detto il presidente della Fitet Sardegna – ed ora con un bagaglio d’esperienza alle spalle saremo sicuramente più spediti nella realizzazione delle future aree da gioco”. Carrucciu si mostra contento per i risultati finali: “Realizzare le idee non è mai facile, solo un grande lavoro di squadra porta risultati tangibili. Da persona nata nella provincia d’Oristano mi fa doppiamente piacere che questo nuovo percorso sia partito da Zeddiani e ne approfitto per ringraziare il sindaco Claudio Pinna e l’intera amministrazione comunale, i suoi collaboratori tecnici – amministrativi e ovviamente tutto lo staff della Fitet Sardegna che ha seguito minuziosamente gli innumerevoli aspetti che un progetto tale genera. Ringrazio gli ospiti presenti per la particolare attenzione rivolta al nostro progetto, e infine tutti coloro che si sono riversati nel parco giochi; abbiamo dato vita ad una bella festicciola. Lo sport è vita!”.
A ruota interviene il primo cittadino Claudio Pinna: “L’inaugurazione è stata emozionante, le sensazioni scaturite sono molto positive. Non nascondo che essere stati i primi in Sardegna ci lusinga assai. Non ero presente al momento dell’installazione del tavolo ed ero curiosissimo di vederlo. Inserito nel contesto del parco è davvero uno spettacolo. Abbiamo pensato soprattutto ai bambini perché l’obiettivo primario è di coinvolgere loro affinché facciano sport e più in generale attività di aggregazione. Ma il progetto interessa tutti. Questo evento è stato preceduto da un anno complicato dal punto di vista delle procedure che ci hanno procurato un sacco di difficoltà, ma penso sia normale. Vedere poi il risultato finale dà grandi soddisfazioni che azzerano tutti gli sforzi fatti per arrivarci. Ringraziamo la Fitet Sardegna per aver fatto la proposta da noi accolta immediatamente; e poi coloro che si sono adoperati sia negli uffici della federazione, sia in quelli comunali per giungere in sintonia a questo risultato. Compresa la ditta che si è occupata del montaggio e dell’installazione.
Un ruolo chiave l’hanno svolto le figure prettamente tecniche che hanno lavorato per dare concretezza al disegno “politico”. Sulla sponda Fitet Sardegna ha agito l’ingegnere Stefano Cau, per puro caso anche lui oristanese d’origine che ha collaborato con fruttuosa sinergia assieme a Roberta Fais e Sebastiano Piredda.
“Sebbene fosse la prima volta dovevamo attenerci ai canoni previsti per i lavori pubblici – argomenta Stefano Cau – con la scelta dei preventivi più vantaggiosi tra le diverse ditte contattate. Vivi il Ping-pong ha una sua struttura base che è identica per tutti, almeno a livello modulare, per un solo tavolo. L’esecuzione dei futuri progetti dovrà essere adattata e modificata in funzione dei luoghi che saranno scelti per l’edificazione: potrebbero essere piazze, prati verdi, o siti sabbiosi. La combinata tavolo – defibrillatore è un elemento aggiunto di importanza molto rilevante: probabilmente anche i siti che andremo a visionare in futuro non saranno dotati di area cardio protetta. In questo caso non solo si tutela chi in quel momento sta facendo attività sportiva ma anche coloro che si trovano lì per caso. Ringrazio l’ufficio tecnico e quello amministrativo del comune di Zeddiani che si sono resi disponibilissimi per la perfetta riuscita dell’iniziativa”.
Il Presidente Unione dei Comuni del Montiferru e Alto Campidano Diego Loi ha accolto di buon grado l’invito della municipalità zeddianese: “Iniziativa interessante tesa a promuovere l’attività sportiva e più in generale i temi dell’inclusione. Viene così introdotta nel nostro territorio la pratica di uno sport non molto diffuso da queste parti e che può rappresentare un’opportunità importante. Le nostre piccole comunità offrono le più variegate iniziative possibili in contesti molto belli anche dal punto di vista estetico e questo è un ulteriore modo per dire che sono vive e abitabili. In questi anni si discute molto di spopolamento e della possibilità dei nostri piccoli comuni di offrire delle opportunità positive, e quest’iniziativa molto bella va vista anche in quest’ottica. Rivolgo i miei complimenti all’amministrazione comunale di Zeddiani e alla Fitet Sardegna. In questi ultimi anni l’Unione dei Comuni ha dato luogo ad esperienze miranti a stringere legami con il territorio e in questo ambito, con tutti i colleghi dell’Unione, ci stiamo trovando molto d’accordo nella condivisione di certi progetti, come per esempio la rete territoriale dei parchi giochi per bambini inclusiva per la quale abbiamo assunto l’onere, abbastanza cospicuo, del finanziamento di tante strutture, comprese quelle che caratterizzano il parco. Non escludo che si possa sostenere anche una linea comune per l’adozione di un tavolo da ping pong in tutti i parchi, se ne può parlare e valutare tutti insieme”.
Il delegato provinciale del CONI Gabriele Schintu si è complimentato col presidente Carrucciu per l’iniziativa assunta dalla FITeT: “L’’idea, davvero bella, arricchisce ulteriormente un contesto dedicato allo sport. In Italia esistono strutture simili ma mai si era visto un tavolo da ping-pong di questo tipo. Sarà un motivo per potenziare la disciplina e sensibilizzare i ragazzi che d’ora in poi avranno un punto di riferimento. Anche noi, in via istituzionale, dovremo esser bravi a creare le situazioni per utilizzare al meglio il tavolo. I ragazzi di Zeddiani e tutti coloro che verranno qui possono disporre di una bella risorsa. Un bravo da parte del CONI lo merita anche l’amministrazione comunale di Zeddiani che è riuscita a realizzare questo progetto”.
Ufficio Stampa