Nel 2019 l’Open d’Italia si disputerà sul percorso dell’Olgiata Golf Club a Roma.
Si giocherà tra un anno esatto: dal 10 al 13 ottobre. Il torneo, giunto alla 76esima edizione, verrà nuovamente inserito nelle Rolex Series dell’European Tour e metterà in palio 7 milioni di dollari, montepremi che conserverà fino al 2027. Attesi in campo i grandi protagonisti del panorama mondiale per un evento che, come consuetudine, abbinerà l’aspetto sportivo all’intrattenimento, coinvolgendo così anche i non golfisti. La scelta di disputare la massima manifestazione nazionale di golf a Roma rientra nell’ambito di un accordo fra la Federazione Italiana Golf e la Regione Lazio con l’obiettivo di valorizzare il territorio lungo il cammino verso la Ryder Cup 2022, che si disputerà fra quattro anni proprio a Roma, presso il Marco Simone Golf & Country Club.
L’Open d’Italia, punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2022, farà dunque tappa nel Lazio dopo quattro anni consecutivi in Lombardia. Si conferma così la volontà della Federazione Italiana Golf – in accordo con l’Official Advisor Infront – di coinvolgere tutta la nazione nel percorso di avvicinamento alla prestigiosa sfida Europa-USA, che Roma si prepara ad accogliere dopo aver ricevuto il testimone da Parigi.
La sesta edizione nel Lazio – Sarà la sesta volta che un Open d’Italia si gioca nel Lazio dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), l’edizione del 1994 al Marco Simone Golf & Country Club e l’edizione del 2002 disputata proprio all’Olgiata, quando la vittoria dell’inglese Ian Poulter diede inizio alla sua straordinaria carriera che lo ha portato a disputare sei Ryder Cup, tra le quali l’ultima conquistata a Parigi insieme a Francesco Molinari e al resto del Team Europe.
Nel tempo l’Olgiata è stato teatro di molti altri eventi di prestigio, quali due World Cup, una Coppa del Mondo dilettanti, una finale della Dunhill Cup, tre tornei del Ladies European Tour, alcune gare del Challenge Tour oltre a una lunghissima serie di campionati nazionali.
Il percorso di gara – Inaugurato nel 1961, il percorso di gara a 18 buche è stato disegnato dall’architetto inglese C. Kenneth Cotton ed è stato poi oggetto di un profondo restyling nel 2012 a cura dell’architetto americano Jim Fazio. Completa la struttura un secondo percorso a 9 buche, per un totale di 27 buche e un’ampia Club House ispirata ai Country Club americani e perfettamente armonizzata nello splendido contesto naturalistico che la circonda.
Ufficio Stampa