Accordo storico per il calcio femminile del nostro territorio: nasce la Triestina San Marco
E’ stata una giornata che ha sancito un momento storico per il movimento calcistico femminile del nostro territorio. Nella sala stampa della sede societaria allo Stadio “Rocco”, è stato infatti siglato l’accordo di licenza tra U.S. Triestina Calcio e Polisportiva San Marco. Il documento è stato sottoscritto dall’amministratore unico alabardato Mauro Milanese e dal presidente della Polisportiva San Marco Andrea Bragat, ed è stato reso possibile grazie al fondamentale apporto dell’allenatrice del club giallorosso Francesca Ruzic, da Romina Milanese, da sempre impegnata per l’espansione del movimento femminile sia da calciatrice che da allenatrice e da Cristina Fumis, storica capitana delle rossoalabardate. L’accordo di licenza sancisce di fatto la fusione tra i due club, dando vita a un nuovo sodalizio che permetterà l’allestimento di una prima squadra competitiva per la stagione sportiva 2018/2019 (militante nel campionato Interregionale di Eccellenza, quella che fino allo scorso anno era la Serie C), oltre a dare nuova linfa al settore giovanile per un movimento in costante espansione e in un momento storico decisivo per il calcio femminile in Italia. Palpabile la soddisfazione da ambo le parti per un accordo che può essere a tutti gli effetti considerato una fusione tra i due club, come evidenziato dalle parole di Andrea Bragat: “Penso che si possa tranquillamente parlare di fusione, per questo accordo che rappresenta un passo molto importante per il nostro territorio, sia della provincia di Trieste sia di quella di Gorizia, abbracciando il nostro club anche l’area isontina. La Federazione quest’anno ha dato precisi input alle società professionistiche, è quindi un momento oltremodo significativo per dar vita a un progetto che rafforza la validità delle nostre prospettive in chiave futura, rendendoci estremamente contenti e convinti del percorso che andiamo a iniziare”.

Le parole di Andrea Bragat vengono poi ribadite dal pensiero di Mauro Milanese: “Anche per noi è un passo molto importante, un modo concreto di unire le forze e di rafforzare lo spirito di aggregazione per dare un segnale significativo a un movimento che spesso non ottiene le dovute attenzioni, se paragonato ai colleghi del calcio maschile. Per mia volontà – ha proseguito Milanese – ho allestito la formazione femminile quando eravamo in D e quando non era obbligatorio farlo, per dare giusta visibilità alle ragazze e dando l’opportunità alle nuove leve più giovani di poter coltivare la propria passione recitando un ruolo da protagoniste, passando attraverso attente selezioni e sentendosi parte di un progetto serio e strutturato a dovere, a partire dal settore giovanile. Il connubio con la Polisportiva San Marco è importantissimo per più motivi, a partire dalla grande tradizione del sodalizio giallorosso. Loro hanno una maggiore longevità e le strutture dove allenarsi, noi abbiamo l’indiscusso appeal del brand Triestina e la serietà dimostrata in questi anni nel voler portare avanti a dovere anche la sezione in rosa. Tutto questo unito all’automatica espansione nel territorio giuliano ed isontino fornirà competitività, prestigio ed aumenterà una sana concorrenza nei ocnfronti della parte settentrionale ed occidentale della nostra regione”.

Settore giovanile e strutture a disposizione per un progetto completo sotto tutti gli aspetti – Bacino d’utenza allargato di pari passo con il ‘parco giocatrici’, tutte risorse che rendono non più utopico l’allestimento di un settore giovanile completo, vista anche la massiccia adesione al recente open day: “Non si può prescindere dalla ricerca di allestire un settore giovanile. C’è grande entusiasmo da tutte le parti chiamate in causa – ha spiegato il presidente della San Marco Andrea Bragat – e con questi presupposti i risultati con il tempo non potranno che arrivare”. A Bragat fanno eco le parole di Mauro Milanese: “Non posso che sottoscrivere ogni parola del presidente, lo dico pensando alla serietà, all’impegno e all’entusiasmo delle nostre atlete, che si allenano la sera dopo aver lavorato mettendoci sempre grande voglia. Ancor più felici quindi di dar loro modo di avere una prospettiva più competitiva, più prestigiosa per la quale allenarsi. Questa fusione rappresenta la giusta miccia per guardare al futuro con rinnovata fiducia e maggiori ambizioni, un accordo che non può che far bene al calcio femminile del nostro territorio e a livello generale, partendo dalle categorie più giovani per arrivare fino alla prima squadra”.

Orgoglio ed entusiasmo evidenziati anche dal pensiero di Francesca Ruzic: “Per una come me che dall’età di sei anni ha vissuto il calcio, potersi sedere oggi qui e parlare di una progettualità fatta con determinati criteri che riguarda il calcio femminile, rappresenta il coronamento di obiettivi inseguiti per tanti anni. Tengo a sottolineare che se da un lato la prima squadra diventerà senza dubbio più competitiva, dall’altro l’obiettivo principale sarà rendere la Triestina San Marco il polo calcistico di tutto il territorio isontino e giuliano, partendo dalla creazione del settore giovanile,nostro fioreall’occhiello in passato(a partire dal 1997, ndr). La base del settore giovanile saranno le nostre strutture del Villaggio del Pescatore e con questi presupposti – ha proseguito Francesca Ruzic – crediamo fermamente di avere le carte in regola per offrire alle giovani giocatrici e alle rispettive famiglie un progetto scuola calcio femminile completo sotto tutti i punti di vista. L’open day andato recentemente in archivio ci aveva viste fin da subito ottimiste e a conti fatti è andato perfino oltre le nostre più rosee aspettative, con la partecipazione di oltre cinquanta giovani e giovanissime dai cinque ai quattordici anni di età. Questo è lo specchio di come il movimento calcistico femminile sia in crescita, a livello locale e non solo. Il blasone della Triestina è di per sè un richiamo, lo è anche la storicità della Polisportiva San Marco(società dalla quale è uscita dopo sei anni di militanza una certa Sara Gama, capitana dell’Italia e fresca di Scudetto con la Juventus Femminile ndr),l’epoca calcistica femminile sta poi vivendo un impulso concreto e fondamentale, per tutti questi motivi troviamo sia il momento ideale per dar vita a un progetto come questo”.

Aspetto sportivo unito al sociale, fattore ulteriore per partire di slancio – Prima delle firme all’accordo di licenza, la chiosa di Mauro Milanese: “C’è la concreta sensazione di qualcosa che non sia solo sportivo, ma che abbracci anche l’aspetto sociale. Oltre cinquanta ragazze ad un open day sono una quota che credo sia difficile raggiungere perfino a livello maschile, il fatto che ciò avvenga nel calcio femminile è un dato di fatto da evidenziare. Una cosa nuova, bella, che corona il desiderio di tante bimbe e ragazze che magari fino ad ora non avevano una squadra, una struttura, una società che desse loro la possibilità di coltivare la passione per il calcio. Questa fusione rappresenta una spinta fondamentale e soprattutto concreta per mettere in pratica tutto questo, con in più la garanzia data dalla presenza di persone competenti, entusiaste, vogliose di fare bene e di dare ognuna il proprio contributo. Con queste basi e con il pensiero che si debba essere sempre ambiziosi, il progetto Triestina San Marco non potrà che avere successo”.
Ufficio Stampa