IGLI TARE (DS LAZIO) OSPITE A SPORTITALIA: “INZAGHI RESTA ALLA LAZIO PER ALMENO ALTRE DUE STAGIONI”
“Milinkovic Savic? Rifiutate offerte, adesso nulla di concreto. De Vrij all’Inter? L’abbiamo scoperto per canali diversi, a certi livelli le cose si fanno in altro modo”
“Inzaghi è della Lazio per almeno altre due stagioni, prima che vada via passerà tanto tempo. Milinkovic Savic? L’estate scorsa abbiamo rifiutato offerte intorno ai 150 milioni di euro, oggi ci sono interessamenti ma nulla di concreto. De Vrij all’Inter? Non abbiamo ricevuto nessuna telefonata, l’abbiamo scoperto per canali diversi. I rapporti sono ottimi anche se a certi livelli le cose si fanno in altro modo”. Igli Tare ha parlato del presente e del futuro della Lazio ospite di Sportitalia (emittente visibile in chiaro sul canale 60 del digitale terrestre e al canale 225 della piattaforma satellitare Sky) nel corso della trasmissione Calcio€Mercato condotta da Michele Criscitiello con Alfredo Pedullà, durante la quale è stato premiato come miglior Direttore Sportivo del 2017.
Tare ha toccato tutti i principali temi riguardanti il club biancoceleste alla vigilia della volata finale della stagione. Ecco la sintesi delle sue risposte:

Sull’addio di De Vrij

De Vrij è dell’Inter? Non lo so. Mi auguro solo che fino alla fine della stagione dia il massimo per Lazio. Ci sono buone possibilità che vada all’Inter. Sostituto? C’è una regola della vita che morto un papa… Il sostituto ce l’abbiamo in casa ed è Luis Felipe. Rapporti con Milan e Inter? Con il Milan abbiamo un grande rapporto e lo abbiamo dimostrato con le operazioni fatte. Con l’Inter non abbiamo ricevuto nessuna telefonata per De Vrij e l’abbiamo saputo da canali diversi. Fa parte del gioco, i rapporti sono ottimi anche se a certi livelli le cose si fanno in altro modo

Sulla scelta e il futuro di Simone Inzaghi

Veniva da sette partite in Serie A, sapevamo che era un predestinato ma avevamo la paura che si bruciasse partendo da subito come allenatore della Lazio. Con lui avevamo parlato chiaramente, Bielsa sarebbe venuto solo per un anno e Inzaghi era certo che poi sarebbe diventato il nostro tecnico. Aveva anche altre possibilità di andare via ma era consapevole di voler fortemente restare. Quando è saltata la trattativa con Bielsa abbiamo parlato anche con altri allenatori, ma più parlavamo più eravamo consapevoli che Simone fosse quello giusto.

Futuro? E’ della Lazio per almeno altre due stagioni. Prima che vada via passerà tanto tempo perché è molto legato a questa società. Non temiamo di perderlo almeno fino alla fine del contratto e mi auguro che resti anche per vent’anni non solo per due. Se chiedesse di andare? Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. So per certo che è molto legato alla Lazio e può essere gratificante essere corteggiato. So che qualcuno ha pensato a lui ma è contento e legato alla Lazio.

Sul futuro di Milinkovic Savic

Quanto vale Milinkovic Savic? Non sono bravo a dare i numeri e le valutazioni. Abbiamo idee chiare su dove vogliamo arrivare ma non mi piace fare un certo tipo di discorso perché siamo in lotta per obiettivi importanti e ogni discorso va discusso al momento giusto. Se supera gli 80-90 milioni? Certo. Anche molto di più. Non è che la Lazio chiede su Milinkovic Savic. La Lazio non ha chiesto niente. Ci sono state offerte intorno ai 150 milioni anche la scorsa estate ma non le abbiamo prese in considerazione, oggi ci sono interessamenti da squadre importanti in Europa ma nulla di concreto. Il Real? Non abbiamo mai parlato. E’ un giocatore molto importante che non ha ancora raggiunto il suo massimo valore.

Sulla vicenda Sabatini e su un possibile futuro all’Inter

Tare all’Inter? Sto bene alla Lazio. Una delle cose che per me sono fondamentali è che non lavoro mai con i se o con i ma. La crescita nel percorso di qualsiasi persona fa bene, però in questo momento non ho avuto nessun contatto. Sono molto contento e fiero di lavorare per la Lazio. Sabatini via? Avrà i suoi buoni motivi ma quando non conosci bene una situazione da vicino è difficile giudicare.

Sui rapporti con Lotito e con la Lazio

All’esterno non c’è un’opinione positiva su Lotito, ma chi lo conosce come noi dirigenti o gli allenatori che sono passati sanno che è una persone che ti dà tutte le possibilità di esprimerti al meglio. Conosce i suoi lmiti e non va mai oltre, cerca di sostenerti con la sua saggezza ed è una maestro nelle trattative. Screzi? I battibecchi ci sono come in ogni famiglia e qualche volta anche accesi perché abbiamo i nostri caratteri ma non ho mai pensato di andare via per questo.

Non è facile lavorare in Italia, soprattutto in contesto molto difficile come Roma. Penso che questa società si è svegliata da un momento molto difficile e ci sono le premesse per fare bene. Resto con i piedi per terra perché non ci dobbiamo dimenticare da dove siamo venuti e dove siamo passati; non sono stati anni facili. Il calcio è un gioco dove le cose possono cambiare in ogni momento.

Sul rientro di vecchie glorie in società

Vecchie glorie in società come Mauri e Ledesma? Hanno dato alla Lazio nel corso degli anni, se ci sarà la possibilità di entrare per qualsiasi ruolo per me sono benvenuti. Mauri? Non è detto che non avrà un futuro nella Lazio. Ha fatto un suo percorso per studiare da direttore sportivo e non c’è difficoltà a farlo entrare. Era colpevole o innocente? Tutto ciò che è stato detto su di lui si è verificato sbagliato.

Sul Var

Non voglio creare nessun problema o polemica. In linea di massima manca uniformità nei giudizi, in molti casi una situazione viene valutata e in altri no. Sono stati fatti errori ed è umano essendo il primo anno. Gli arbitri hanno anche il dovere di sbagliare ma si devono rendere conto che questi errori possono decidere la stagione di una squadra. La Var è una grande scoperta che può fare bene al calcio, può togliere tante polemiche, ma il modo di interpretarla va migliorato tantissimo. Proposte? Come punto di riferimento va preso lo sport americano che è all’avanguardia e usa il Var da tanto tempo. Dovremmo usarlo allo stesso modo.

Sulle volate per scudetto e Champions League

Mi auguro vinca il Napoli. Champions League? Lazio e una delle altre. Non temo nessuno in questo momento, tutto può succedere. I numeri dicono che il Milan può rientrare e penso che il Milan possa essere un candidato serio fino alla fine. Voto a Mirabelli? Un sette. La Juve è la società più forte e brava d’Italia, noi abbiamo avuto problemi e modi diversi di pensare ma questo non cambia nulla di quello che la Juve rappresenta in Italia ed Europa.

Sull’ipotesi Gabbiadini alla Lazio

Mi piace molto. E’ un attaccante che ho cercato di portare alla Lazio anche qualche anno fa quando giocava al Cittadella. Lui è Immobile compatibili? Penso di sì. Può giocare in vari ruoli ma in questo momento non c’è nessuna possibilità.

Sulla Roma e su Monchi

Chi vorrei alla Lazio della Roma? Nessuno. Ho grande rispetto della Roma perché è un grande avversario ma non desidero nessun loro giocatore. Mi tengo stretto i miei. Monchi ha sbagliato gli acquisti estivi? Penso che la Roma abbia fatto un grande acquisto con Schick e sono convinto che farà il futuro della Roma. Ci sono giocatori che hanno problemi di ambientamento in una grande società, spetta alla società e all’ambiente stare vicini. Alla lunga uscirà fuori.

Sul rapporto tra Lazio e Salernitana

Ho una mia idea su come vengano trattati i giocatori che la Lazio manda a Salerno. Mandiamo giocatori secondo noi importanti e che lo possono diventare nel futuro, la piazza deve capire che sono giovani e hanno bisogno del sostegno nel momento di difficoltà. Salerno è una piazza molto esigente e a volte questo aiuto non c’è.

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