RENATE – PORDENONE 1-0

RENATE (4-3-3): Di Gregorio; Anghileri, Di Gennaro, Teso, Vannucci; Simonetti (34′ st De Micheli), Fietta (20′ st Palma), Pavan; Ungaro (39′ st Piscopo), Gomez, Finocchio (34′ st Mattioli). A disposizione: Cincilla, Savi, Malgrati, Musto. All. Cevoli

PORDENONE (4-3-2-1): Perilli; Formiconi (29′ st Pellegrini), Stefani, Bassoli, Nunzella; Danza (17′ st Ciurria), Burrai, Lulli; Berrettoni (29′ st Raffini), Sainz-Maza (37′ st Martignago); Magnaghi. A disposizione: Zommers, De Agostini, Parodi, Buratto, Visentin, Silvestro. All. Colucci

ARBITRO: Sig. Zanonato di Vicenza (Sig. Montanari di Ancona – Sig.na Di Monte di Chieti)
RETE: 48′ st Di Gennaro
NOTE: Giornata fredda e soleggiata, terreno di gioco in cattive condizioni. Ammoniti Fietta, Anghileri, (R), Danza, Sainz-Maza (P). Calci d’angolo: 4-4. Recupero: 1′ pt. + 4′ st. Spettatori: 200 circa.

MEDA – L’incornata di Matteo Di Gennaro regala una domenica da sogno alle pantere nerazzurre, che tornano al secondo posto in classifica e si portano nuovamente a -4 da Padova, battuto ieri allo stesso minuto dal Gubbio. Pazzesca iniezione di fiducia per la truppa di Roberto Cevoli, che non vinceva in campionato da 35 giorni. Nella prima di tre terrificanti sfide che chiuderanno il 2017, il Renate riceve a domicilio un Pordenone a dir poco galvanizzato dalla straordinaria esperienza in Tim Cup a San Siro contro l’Inter. Per l’occasione, mister Cevoli ha a disposizione l’intero organico, fatta eccezione per i lungodegenti Antezza e Lunetta. La formazione anti-Pordenone è per 10/11 la stessa vista a Fermo, con Anghileri che scala nella linea difensiva e Gomez che, dopo due turni di squalifica, torna al centro dell’attacco completato da Ungaro e Finocchio. Sul fronte nero-verde, mister Colucci in sostanza ripropone la stessa formazione vista quattro giorni fa a San Siro, con lo squalificato Misuraca rimpiazzato da Danza.
Grande partenza dei ragazzi di Cevoli, che al 5′ spaventano i ramarri: Ungaro da destra pesca intelligentemente Finocchio, colpo di testa che Perilli respinge in qualche modo, ma Gomez non ne approfitta. Risposta friulana al 16′: Danza per Berrettoni, filtrante di prima per Formiconi che ci mette la punta ma senza precisione. Partita vivace, piacevole, con i ramarri più manovrieri ma i brianzoli pronti a sfruttare le ripartenze. Come al minuto 24, quando da una volata solitaria di Gomez, la sfera carambola dalle parti di Pavan, che calcia di prima dai 25 metri, costringendo Perilli alla respinta laterale. Finocchio si avventa sul pallone, ma la sua posizione è di offside. Piace, eccome, la formazione di casa, che va vicinissima al vantaggio al 34′. Sublime il cambio gioco di Pavan per Ungaro, che aggancia, e cerca il secondo palo con il destro. Perilli però è attentissimo, e concede solo calcio d’angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina dello stesso Ungaro, Pavan stacca in solitaria, ma la sfera sorvola la traversa. Poco prima dell’intervallo c’è spazio anche per l’audace tentativo di capitan Stefani, direttamente su calcio di punizione da una trentina di metri. Di Gregorio abbranca a terra senza problemi, ed è tutto per un primo tempo che si chiude sullo 0-0, ma con un ottimo Renate.
Nessuna sostituzione all’intervallo, Renate-Pordenone riparte con gli stessi 22 protagonisti e con un’altra occasionissima per i nerazzurri. Gomez pesca Finocchio, doppio passo ed esterno destro che Perilli è costretto a deviare in angolo. Le premesse di inizio ripresa scemano con il passare dei minuti. Ecco che Colucci cambia l’assetto della sua squadra, inserendo Ciurria per Danza e passando al 4-2-3-1. La risposta di Cevoli arriva poco dopo, con Palma al posto di Fietta. Cambio speculare, Pavan torna in cabina di regia. Il Pordenone, proprio con Ciurria, si fa pericoloso per la prima volta al 22′: l’esterno di proprietà Spezia la mette forte e tesa da destra, Sainz-Maza di testa spedisce alto. Non è che un lampo in una frazione di gioco caratterizzata da tante imprecisioni e con due compagini che non riescono a prendere in mano l’inerzia del match. Pordenone che accusa la stanchezza per i 120′ giocati martedì a Milano, ma con un’esperienza tale da rischiare il minimo sindacale contro un Renate che non ha la stessa brillantezza dei primi 45′. Il gioco viene spezzettato dalle continue sostituzioni. Fino al 94′, quando su un cross di Vannucci da sinistra, Nunzella anticipa Mattioli e concede il quarto corner alle pantere. Perfetta l’esecuzione di Palma, strepitosa la torsione di Matteo Di Gennaro, che spedisce la sfera laddove Perilli proprio non può arrivare. Esplode il “Città di Meda”, tre punti di platino per il Renate, che venerdì (ore 18,30) sarà di scena proprio sul campo della capolista Padova.