RAVENNA – RENATE 1-0

RAVENNA (3-5-2): Venturi; Ronchi, Lelj, Capitanio; Magrini, Cenci (29’ st Piccoli), Papa, Selleri, Venturini; Broso, De Sena (43’ st Maistrello). A disposizione: Gallinetta, Portoghese, Severini, Ballardini A., Ierardi, Sabba. All. Antonioli
RENATE (4-3-3): Di Gregorio; Anghileri, Di Gennaro, Savi, Vannucci; Simonetti (27’ st Fietta), Pavan, Palma; Ungaro, Musto (1’ st Gomez), Finocchio. A disposizione: Cincilla, Malgrati, Mäkinen, Mattioli, De Micheli, Sofia. All. Cevoli
ARBITRO: Sig. Cudini di Fermo (Sig. Badoer – Sig. Tribelli di Castelfranco Veneto)
RETE: 13’ De Sena
NOTE: Giornata fredda con scrosci di pioggia nella prima frazione, terreno di gioco in cattive condizioni. Espulso Gomez (RE) al 22’ st per gioco violento, ammoniti Cenci, Venturi, Maistrello (RA). Calci d’angolo: 5-1 Renate. Recupero: 0’ pt + 4’ st. Spettatori: 1000 circa.

RAVENNA – Dopo undici risultati utili consecutivi, le pantere cadono per la seconda volta in campionato, la prima in assoluto lontano dal “Città di Meda”. Il Ravenna, bisognoso di punti-salvezza, gioca una partita di grande sostanza e cuore, sorprendendo un Renate che, per una volta, è apparso poco lucido e convinto. Su un campo molto pesante, i brianzoli non sono mai riusciti a far valere la propria superiorità tecnica, giocando gli ultimi 25’ in inferiorità numerica per il rosso diretto a Gomez.

A nulla è valso lo sforzo prodotto nell’ultimo quarto d’ora di gioco, il Renate finisce ko dopo due mesi e mezzo.
Per la delicata trasferta sul campo della matricola giallorossa, mister Cevoli deve ancora fare a meno di Teso, Antezza, Lunetta e Piscopo, mentre sono recuperati quasi al 100% Malgrati e Gomez, che partono però dalla panchina nell’abituale 4-3-3 che vede il ritorno di Ungaro in campionato dal 1′ dopo l’espulsione di Vicenza. Conferma per Savi nella linea difensiva e per Musto come punta centrale, nessuna variazione invece a centrocampo, dove anche Fietta, dopo la brutta botta all’occhio di mercoledì, è abile ed arruolato.
Avvio equilibrato al “Benelli”, con i nerazzurri in tranquillo controllo delle operazioni, in attesa di trovare le giocate giuste per bucare la retroguardia giallorossa. A sorpresa però, al 13’, su una punizione calciata a centro area dal mancino di Selleri, De Sena sbuca dal nulla e di testa inchioda un incolpevole Di Gregorio. Gara tutta in salita per il Renate, che non perde la calma ma gioca in modo troppo prevedibile,  con un giro-palla che permette agli uomini di Antonioli di sistemarsi senza troppo affanno. E’ Palma, quasi sempre, a provare ad estrarre una giocata dal cilindro, ma c’è troppo poco coinvolgimento del tridente offensivo. Come detto, la mezzala monzese si fa vedere prima alla mezzora con un destro che non inquadra lo specchio di porta, quindi al 36’ con un’altra soluzione dal limite che Venturi blocca in due tempi. In mezzo, c’è spazio anche per l’assolo di Broso, che costringe Di Gregorio alla respinta coi pugni. Prima di ritornare negli spogliatoi, c’è spazio anche per le proteste, al minuto 40. Sul traversone da destra di Anghileri, appare evidente la spinta ai danni di Musto, che era saltato per colpire di testa. Secondo Cudini, non ci sono gli estremi per il penalty. Ravenna avanti a metà gara.
Mister Cevoli si gioca subito la carta Gomez ad inizio ripresa, ma stavolta, per il nostro “Papu” non è proprio giornata. Ci si aspetta un avvio arrembante delle pantere, ed invece, è ancora il Ravenna a farsi preferire in avvio, con Broso che per poco non trova l’eurogol con una bellissima sforbiciata. Romagnoli aggressivi, molto spesso primi sulle seconde palle, determinati a non concedere nulla ad un Renate che ancora non riesce ad avere ampiezza nel proprio gioco e ad imbeccare gli esterni. Al 22’, è l’assistente arbitrale a richiamare l’attenzione del direttore di gara: espulsione diretta per Gomez, reo di aver colpito Capitanio con una gomitata. Da una gara complicata, ad un finale ancora più in salita. Finocchio va a fare la punta, Fietta entra per Simonetti con Pavan che avanza il raggio d’azione di qualche metro. In vista del rettilineo finale, è Palma a salire in cattedra e a dettare tutte le giocate nerazzurre. I pericoli però, nascono praticamente solo su palle inattive. Prima con la punizione di Ungaro al 31’ (palla di poco alta), quindi con quella di Palma al 36’ (sfera a lato). L’unico intervento di Venturi giunge ad un passo dal recupero, quando Di Gennaro impatta di testa il cross di Vannucci, senza però riuscire ad imprimere potenza e precisione. Nei 240’’ extra-time si gioca davvero poco: il Ravenna si frega le mani per tre punti importantissimi, il Renate vede crollare la propria striscia di risultati utili. Poco male, da martedì si torna subito “in pista”, per preparare nel migliore dei modi il match di sabato (ore 14,30) contro il Santarcangelo, altra compagine più che mai bisognosa di dare una scossa alla propria classifica.

Ufficio Stampa