Nonostante le difficoltà numeriche della We’Re che hanno costretto coach Salomone a tenere in campo per tutti i quaranta minuti Malfatti, Marchetti, Martelli e Martino (solo Crusca ha goduto di 7 minuti scarsi di riposo) la Goldengas torna da Ortona col referto giallo sprecando, nel secondo tempo, una ghiottissima occasione per sbloccarsi anche in trasferta.

Se nel primo tempo Senigallia aveva dato l’impressione di poter controllare il match mantenendo un vantaggio sempre attorno alla doppia cifra, anche con una certa tranquillità, al rientro dalla pausa lunga la partita si è completamente ribaltata. Numeri da incubo nei secondi venti minuti che hanno condannato i biancorossi: 34-18 di parziale subito, 7/22 da 2, 0/12 da 3, 4/12 ai liberi. Venti minuti che lasciano l’amaro in bocca e tanta delusione nell’ambiente senigalliese.
Deluso e molto critico,ma non potrebbe essere diversamente lo è anche coach Foglietti

“Ortona aveva problemi di roster con un paio di giocatori infortunati, noi gli abbiamo permesso di tenere in campo quattro giocatori per quaranta minuti e invece di andare dentro, fare cose di energia, magari prendere dei falli, abbiamo preferito ‘spadellare’ da tre punti. Abbiamo avuto anche una pessima percentuale ai tiri liberi. In settimana avevamo parlato dei tiratori di Ortona e volevamo fargli mettere la palla a terra piuttosto che farli tirare, invece abbiamo concessi tanti tiri puliti.

Partiamo sempre bene poi quando è ora di allungare, di decidere la partita, invece di fare qualcosa di importante a livello di squadra cominciamo con le forzature e facciamo cambiare l’inerzia alla partita per poi prendere dei parziali che a conti fatti decidono la partita.

Ci manca qualcosa dai giocatori importanti, però se non riusciamo a capire che quando l’altra squadra viene fuori dobbiamo stringere i denti e cercare di giocare insieme con la testa le partite avranno sempre lo stesso cliché”

Umore completamente diverso in casa We’Re Ortona dove a parlare è il mattatore della gara, Marchetti

“E’ stato un match intenso, bello da giocare e onesto. La partita è stata tesa, noi eravamo in cinque e dovevamo tenerci le energie per il finale e siamo stati bravi in questo nonostante un primo tempo nel quale eravamo molto contratti. Abbiamo portato a casa la partita aumentando l’intensità e nelle piccole cose. Una palla recuperata, una persa in meno, i dettagli alla fine hanno fatto la differenza.”