DARIO HUBNER:“Nel calcio di prima si picchiava molto di più, oggi gli attaccanti sono tutelati. Ogni contatto è un fallo, sembra di giocare a basket”
“Balotelli fisicamente è il migliore, deve continuare con questa testa”.
In diretta a “4-4-2”, il programma trasmesso in live streaming sul sito www.sportmediaset.it tutti i giorni dal lunedì al venerdì, è intervenuto l’ex attaccante di Piacenza e Brescia Dario Hubner.
Hubner dichiara: “Convinto dalle convocazioni di ventura nel reparto d’attacco? Sì, in questo ultimo anno sono usciti fuori Immobile e Belotti. Un anno fa mancavano le punte, ora siamo messi molto meglio, dispiace per l’infortunio del Gallo ma in avanti siamo a posto. Balotelli meriterebbe la Nazionale? Io sono convinto che fisicamente è il più forte di tutti, deve ragionare con la testa in maniera giusta. Ultimamente le sta facendo, ha esperienza internazionale e deve continuare così come sta facendo al Nizza. Cairo ha detto che gli attaccanti come Belotti vanno tutelati? Gli attaccanti le hanno sempre prese. Ogni tanto guardo qualche gara degli anni ‘70 e ‘80 e lì si menava seriamente. Oggi ci sono le entrate, il gioco è più veloce ma ammoniscono di più e si rischia il rosso dopo due falli. In confronto a una volta gli attaccanti sono tutelati di più. Ogni contatto è un fallo, sembra di giocare a basket. Prima il calcio era più rude, un difensore centrale oggi non può sbagliare un’uscita o un anticipo che viene ammonito: è più difficile nel calcio moderno fare il difensore che l’attaccante. Il miglior centravanti della Serie A? Ci sono tanti grandi attaccanti in Serie A, basti vedere che moltissimi giocatori delle grandi sono andati con le loro nazionali. Mi piace Dzeko perché è migliorato tantissimo, con Di Francesco gioca di più con la squadra. Icardi se viene servito in maniera giusta non sbaglia mai. Immobile con Inzaghi sta facendo benissimo, mentre mi rivedo un po’ in Belotti perché il Torino gioca per lui, come il Piacenza giocava per me. Troppa differenza tra le grandi e le piccole squadre in Serie A? La verità sta nel mezzo. Io ho sempre giocato in squadre piccole e quando affrontavamo le grandi giocavamo tutti coperti, non ci sbilanciavamo mai, oggi giocano più a calcio. Quando giocavo io era impensabile andare a fare la partita a Milano, a Roma o a Torino, avresti preso 5 gol nel primo tempo. Un giudizio sul Napoli? Sta facendo qualcosa di spettacolare. Chi guarda il Napoli si diverte. Mi dispiace per l’infortunio di Milik perché i ‘titolarissimi’ avranno bisogno di riposare con il doppio impegno. Forse manca un po’ la panchina agli azzurri ma se continuano così sono infermabili”.

Ufficio Stampa